Il 15 Giugno del 2020 per il mondo del teatro sarà una data da ricordare. È la data della riapertura, dello sblocco dopo quasi quattro mesi di emergenza sanitaria, quattro mesi di silenzio. Un momento emozionante, gonfio di speranze, che non può essere trascurato o camuffato da polemiche o cautele politiche, economiche o depressive. Il teatro non si fa con tutto questo, ma si fa, facendo teatro. Ci sarà tempo per le lotte, per gli aggiustamenti, per il buon senso. Ora no! Ora è il tempo di esserci anche con 100, 10, 1 spettatore, non importa, davvero non importa. Chi fa questo lavoro sa benissimo che è destinato all’eternità finché ci sarà qualcuno che abbia voglia di raccontare una storia e qualcun altro che abbia voglia di ascoltarla. Dobbiamo riprendere la narrazione dei teatri come luoghi sicuri, accoglienti, sani per la mente e per il corpo, come luoghi necessari alla crescita e all’incontro tra le persone e le generazioni.
Dal palcoscenico a dietro le quinte