Ancora campioni sul palco del Martinitt. Un Antonio Cornacchione perfetto nei panni di un Don Chischotte squattrinato e sventurato, porta in scena una fotografia dei nostri giorni incerti. Dalla penna pungente degli autori di Maurizio Crozza e dello stesso Cornacchione, un rapimento che si fa convivenza forzata, accorcia le distanze, smonta i ruoli e ribalta il finale in nome di una comune solitudine. In fondo, non siamo tutti abbandonati a noi stessi? In scena dall’8 al 25 novembre.
Dal palcoscenico a dietro le quinte