Passa ai contenuti principali

LOVE’S KAMIKAZE - regia di Claudio Boccaccini


   LOVE’S KAMIKAZE
di Mario Moretti
regia Claudio Boccaccini
con Marco Rossetti e Giulia Fiume
scene Eleonora Scarponi
 costumi Antonella Balsamo
luci Marco Macrini
 musiche originali Antonio Di Pofi - foto Tommaso Le Pera

Produzione Golden Show srl – Impresa Sociale di Alessandro Gilleri

TEATRO MARCONI
dal 7 al 17 febbraio
dal giovedì al sabato ore 21.00
domenica ore 17.30

Dopo il debutto al Teatro Torlonia, torna in scena dal 7 al 17 febbraio al Teatro Marconi, LOVE’S KAMIKAZE, scritto da Mario Moretti per la regia di Claudio Boccaccini. Sul palco due attori – Marco Rossetti e Giulia Fiume – raccontano un tema tanto sofferto quanto attuale, quello del conflitto israeliano-palestinese. Con una tensione teatrale di grande efficacia il testo riflette sulla contemporaneità e sulle motivazioni di due giovani innamorati, lui palestinese, lei ebrea, ciascuno inevitabile rappresentante involontario del proprio popolo.


In una scena spoglia, in cui spiccano soltanto un materasso, un tavolo con delle stoviglie e qualche scaffale, si svolge il racconto di un amore spontaneo, energico, ma avversato dalla Storia; quello fra Naomi, ebrea, e Abdel, palestinese, che nel sottosuolo dell’Hotel Hilton di Tel Aviv si amano cercando di dimenticare la guerra che divide i loro popoli. Nell’intimità di quel luogo essenziale si confrontano, discutono, si scambiano idee a proposito del proprio posto nel mondo, riflettendo sulle diverse motivazioni che animano le due parti di cui sono involontari rappresentanti, fino ad arrivare ad una conclusione tanto inaspettata quando tragicamente reale. Fra le pieghe di una quotidianità soltanto apparente, tra il rito del caffè e quello dell’amore, si insinua il desiderio di un impegno civile che salvi i due protagonisti dal ruolo di passivi spettatori di morte in cui si sentono precipitati. «Qualcosa deve cambiare!» grida disperata Naomi rivolta alla platea. Sulle loro spalle grava il fardello di una colpa il cui principio si perde nel tempo, ma rimane tragicamente presente nelle vite di coloro che devono farsi carico delle sue conseguenze.

«Due ragazzi liberi da idee preconcette, alieni da qualsiasi fondamentalismo religioso e da ogni distruttivo nazionalismo, lontani dai calcoli bizantini della politica dei vari paesi – tutti – che sono, in un modo o nell’altro, implicati nella questione arabo- israeliana: due ragazzi che, malgrado le differenze di religione, di classe, di storia, sono e si sentono ancora fratelli e figli della stessa terra, sono costretti alla fine a cadere nel baratro che separa due famiglie nemiche – sottolinea l’autore Mario Moretti – È la rinnovata tragedia, se si vuole, di Giulietta e di Romeo, è la vicenda della cecità umana che si fa stupidità storica e che si infrappone come un muro, sì, ancora un muro, fra i sentimenti puri e maturi di due giovani vite. Ecco: il teatro non racconta solo favole, vuole anche essere carne, viscere, sangue della nostra faticosa, assurda, impietosa esistenza. E, soprattutto, vuole portare un granello di sabbia, una pietra, un mattone, alla costruzione dell’edificio della pace. Un discorso utopistico? Senza dubbio. 


Ma le utopie dei deboli sono le paure dei forti. Perché l’utopia è l’anticipazione di una ricerca che deve solo superare le strettoie del presente». «Quando 10 anni fa portammo in scena per la prima volta “Love’s Kamikaze”, pensammo che quello fosse il periodo più giusto per raccontare una storia d’amore che avesse come scenario il conflitto arabo-israeliano – commenta il regista Claudio Boccaccini – A dieci anni di distanza la questione arabo-israeliana è purtroppo ancora al centro delle tragedie mondiali e, anzi, lontana dal mostrare anche solo lievi segni di pacificazione – complice probabilmente una miope e sciagurata politica internazionale che ha portato ulteriore destabilizzazione in un contesto estremamente critico – si tinge quotidianamente di nuovi inquietanti sviluppi. “Love’s kamikaze”, continua quindi a mostrare la sua tragica attualità e rappresenta oggi, da parte nostra, la disperata volontà di continuare a contrapporci alle barbarie e alle ingiustizie con le uniche armi a nostra disposizione: il teatro e la poesia».


INFO:
Teatro Marconi
viale Guglielmo Marconi 698 e
dal 7 al 17 febbraio
tel 065943554 -info@teatromarconi.it
dal giovedì al sabato ore 21.00
domenica ore 17.30
biglietti Intero 24€ ridotto 20€


Commenti

Post popolari in questo blog

Torna a Milano la Baltic Sea Youth Philharmonic

Torna a Milano la Baltic Sea Youth Philharmonic, l'orchestra che unisce le diverse tradizioni musicali dei paesi che circondano il Mar Baltico, nella convinzione che la musica non conosca né confini né limiti, sia di natura geografica che di genere. Il tour, realizzato grazie al sostegno di Saipem, debutterà il 10 settembre a Heiden, in Germania, e toccherà, in dieci giorni, nove differenti città in Svizzera, Italia, Danimarca e Polonia. In Italia la Baltic Sea Youth Philharmonic sarà a Milano il 14 settembre nel suggestivo contesto della Basilica di Santa Maria delle Grazie, ospite dell’Associazione Musicale ArteViva, e a Verona il 15 settembre al Teatro Filarmonico per il festival “Settembre dell’Accademia” dove si esibirà per il secondo anno consecutivo. Il pubblico milanese avrà il piacere di applaudire i giovani artisti della Baltic Sea Youth Philharmonic per la quarta volta. L’orchestra, fondata nel 2008 da Kristjan Järvi (affiancato da un prestigioso consiglio di consulent

COPPÉLIA - balletto in tre atti

Martedì 11 Aprile 2017 ore 20,45 - Teatro Manzoni NUOVO BALLETTO CLASSICO direzione artistica Cosi - Stefanescu in COPPÉLIA balletto in tre atti musica di Léo Delibes Coreografia di Marinel Stefanescu Maitre du ballet Liliana Cosi Scene di Hristofenia Cazacu Costumi di Marinel Stefanescu

Tratto dal film cult di Lloyd Kaufman "The Toxic Avenger"

THE TOXIC AVENGER   scritto da Joe Di Pietro,   musiche e testi di David Bryan   Traduzione e Adattamento testi e versi italiani: Michelangelo Nari e Nicholas Musicco   con Michelangelo Nari, Angela Pascucci, Eleonora Segaluscio, Matteo Di Lillo, Federico Della Sala direzione musicale Fulvio Epifani