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I PRIMI 40 ANNI DEL ROTARY CLUB ROMA SUD-EST



Il neopresidente Federico Capoluongo: «Impegno vitale nel sociale.
Il progetto Polioplus per debellare la poliomelite nel mondo,
ippoterapia per i malati di Sla, attività sanitaria in Guatemala»

Presso l’Hotel Bernini Bristol della capitale, per la prima volta, sono stati presentati alla stampa i progetti in programmazione del Rotary Club Roma Sud-Est che festeggia i quaranta anni di attività.
Un’occasione per raccontare al mondo esterno i valori in cui il Club crede fermamente e che muovono le azioni dei soci che lo compongono. Infatti le attività che svolge il Rotary sono principalmente di volontariato e riguardano sia il territorio che le missioni all’estero in paesi in via di sviluppo.


Sottolinea il nuovo Presidente dell’Anno 2018/2019, Federico Capoluongo: “Per me è un onore, essere stato chiamato e ricoprire il ruolo di 37° presidente del club, per portare avanti, verso un futuro che continuerà a vederci protagonisti e portatori di valori e sentimenti, la nostra amicizia, il nostro spirito di servizio, il nostro modo di cercare di migliorare il mondo che ci circonda e noi stessi, ogni giorno”.

Tra le attività menzionate vi è la campagna Polioplus volta a debellare la poliomielite nel mondo - su cui il Rotary ha investito costituendo un apposito fondo del valore di circa 97 milioni di dollari - e ancora le iniziative portate avanti con la collaborazione dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù sia a Takeo in Cambogia (seguite dal Dott. Niccolò Di Raimondo), sia la creazione dello stimolatore elettrico transcranico, elaborata dal Dott. Maurizio Petrarca del laboratorio di analisi del movimento e robotica.

Nel corso della conferenza stampa Simona Manzoni, Presidente della Commissione Progetti Anno 2018/2019, ha presentato i molteplici partner delle iniziative a scopo benefico. Tra questi Carmelina Corea (Vice Presidente del C.R.E. Centro Riabilitazione Equestre “Girolamo De Marco”) che ha spiegato l’importanza dell’ippoterapia che sostiene a livello neurologico, psichico e motorio i ragazzi con handicap e i malati di Sla.

La terapia a mezzo cavallo, oltre ad avere il sostegno di istituzioni quali Esercito Italiano e Polizia di Stato (che mettono a disposizione le proprie strutture e quadrupedi) ha il sostegno del Rotary con cui si propone, per il 2019, l’acquisto di un sollevatore.
In sala anche Elisa Michetti, responsabile Foundrasing dell’organizzazione non governativa VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, che è partner della Missione Petén che prevede il miglioramento della clinica di San Benito nell’omonimo dipartimento in Guatemala (avviato da Don Gianpiero De Nardi). Ha affermato Michetti: “Rispondiamo al bisogno di aiuto delle popolazioni più disagiate introducendo l’alfabetizzazione e l’istruzione. È fondamentale essere uniti per creare un mondo migliore”.

Gonzalo Castro Cedeno, rappresentante dell’Area Sanitaria della Caritas di Roma, ha detto: “All’art. 32 della Costituzione Italiana si specifica che tutti i cittadini hanno diritto alla salute; la Caritas nasce con questo intento e grazie al grande sostegno avuto dal Rotary continua la propria attività. È stato, ad esempio, acquistato anche un defibrillatore tramite il Club”.

A parlare poi Maria Grazia Passeri, Presidente dell’Associazione Salvamamme: “Mi piace il Rotary perché c’è tanta concretezza; attraverso il sostegno del club, aiutiamo i più bisognosi, il 25% della popolazione italiana richiede assistenza”.
Tra i progetti portati avanti c’è anche quello – come spiegato da Simonetta Bertusi De Introna – di riqualificazione urbana dell’Agro Veientano. “Gli obiettivi principali – dice – sono recuperare i resti di un’antica villa romana con impianto termale e creare un orto botanico in cui, tra l’altro, coltivare piante che abbiano effetti benefici sulla salute”.

Infine Viviana Franca Paliotta, Presidente della Commissione Area Salute dell’Anno 2018/2019, ha illustrato il progetto del cosiddetto ambulatorio rotariano, che permette ai pazienti di svolgere, a prezzi simbolici, esami medici e visite specialistiche. “Inoltre attraverso il Rotary – spiega Paliotta – andremo in Birmania, in luoghi difficili da raggiungere, privi di strade di collegamento, per renderli accessibili con l’augurio di riuscire a farli riconoscere come patrimonio dell’Unesco”.

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