Spazio del Racconto rassegna di drammaturgia contemporanea
2018/2019 IV edizione
Teatro Brancaccino - Roma
dal 7 al 17 Febbraio 2019
DEBUTTO NAZIONALE
Altra Scena & I Due della Città del Sole
presentano
Giorgio Colangeli
ne
L’uomo, la bestia e la virtù
di Luigi Pirandello
con Filippo Gili – Valentina Perrella
e con Cristina Todaro – Alessandro Giova
Diego Rifici – Alessandro Solombrino
e Francesco Petit-Bon
Regia Giancarlo Nicoletti
EDIZIONE DEL CENTENARIO
1919 - 2019
Co-protagonista al fianco del pluripremiato attore, un vulcanico Filippo Gili interpreta il Capitano Perella; al loro fianco Valentina Perrella, pronta a calarsi nelle vesti della “virtuosa” signora Perella. E ancora, Cristina Todaro, Alessandro Giova, Diego Rifici, Alessandro Solombrino e il giovane Francesco Petit-Bon, a completare il validissimo cast di una rilettura fortemente contemporanea e concreta dell’universo pirandelliano, fuori dal "pirandellismo" di maniera, nel tentativo di riportare la poetica dell’autore Premio Nobel a un universo essenziale, umano, comico e tragico al tempo stesso. E nuovamente attuale.
SINOSSI - Il “trasparente” signor Paolino, professore privato, ha una doppia vita: è l'amante della signora Perella, moglie trascurata di un capitano di mare che torna raramente a casa, ha un'altra donna a Napoli ed evita di avere rapporti fisici con la moglie, usando ogni pretesto. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professore. Paolino è costretto dunque ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito, studiando tutti i possibili espedienti. Il caso è drammatico, perché il Capitano Perella si fermerà in casa una sola notte e poi resterà lontano almeno altri due mesi. Paolino dovrà allora ingegnarsi per salvare la propria dignità e quella della signora Perella, a qualsiasi costo, per obbligarne il marito ai doveri coniugali e far passare suo figlio per figlio legittimo del Capitano Perella e della moglie.
NOTE DI REGIA - C'è una terza via per risolvere il sistema Pirandello/Teatro, che non sia la routine del repertorio tradizionale o i rigurgiti della sperimentazione espressiva? Non ci sono dei territori scomodi, meno rassicuranti, inesplorati, fuori dal pregiudizio – od orticaria - che l’idea di “pirandellismo” teatrale ha generato? C’era, sentivo che doveva esserci; ché il buon Pirandello era uomo sovversivo e di scandalo. E quindi da scandalo e sovversione bisognava ripartire. Con la complicità – quasi la connivenza – di un cast di protagonisti virtuoso e coraggioso, siamo approdati a un approccio analitico, scevro dalla contaminazione ed esegesi accademica avvitata a volte in sé, ripartendo da quello-che-realmente-è e non da quello-che-dovrebbe-essere. Senza la paura di sporcarsi le mani col cinismo, la ferocia, la comicità sbordante e la drammaticità cruda di Pirandello. Fra la Magna Grecia siciliana e Bunuel, fra la borghesia novecentesca e Lars Von Trier.
Un approccio contemporaneo, dannatamente concreto. Archiviate la sperimentazione astratto/metaforica e le increspature del teatro di parola, rimangono il sangue, il sesso, il cibo, la merda e l’odore di umanità. Nella volontà di fare, con questo "L’uomo, la bestia e la virtù", uno spettacolo vivo, spietato, esilarante e maledetto.
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L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’
SINOSSI - Il “trasparente” signor Paolino, professore privato, ha una doppia vita: è l'amante della signora Perella, moglie trascurata di un capitano di mare che torna raramente a casa, ha un'altra donna a Napoli ed evita di avere rapporti fisici con la moglie, usando ogni pretesto. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professore. Paolino è costretto dunque ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito, studiando tutti i possibili espedienti. Il caso è drammatico, perché il Capitano Perella si fermerà in casa una sola notte e poi resterà lontano almeno altri due mesi. Paolino dovrà allora ingegnarsi per salvare la propria dignità e quella della signora Perella, a qualsiasi costo, per obbligarne il marito ai doveri coniugali e far passare suo figlio per figlio legittimo del Capitano Perella e della moglie.
NOTE DI REGIA - C'è una terza via per risolvere il sistema Pirandello/Teatro, che non sia la routine del repertorio tradizionale o i rigurgiti della sperimentazione espressiva? Non ci sono dei territori scomodi, meno rassicuranti, inesplorati, fuori dal pregiudizio – od orticaria - che l’idea di “pirandellismo” teatrale ha generato? C’era, sentivo che doveva esserci; ché il buon Pirandello era uomo sovversivo e di scandalo. E quindi da scandalo e sovversione bisognava ripartire. Con la complicità – quasi la connivenza – di un cast di protagonisti virtuoso e coraggioso, siamo approdati a un approccio analitico, scevro dalla contaminazione ed esegesi accademica avvitata a volte in sé, ripartendo da quello-che-realmente-è e non da quello-che-dovrebbe-essere. Senza la paura di sporcarsi le mani col cinismo, la ferocia, la comicità sbordante e la drammaticità cruda di Pirandello. Fra la Magna Grecia siciliana e Bunuel, fra la borghesia novecentesca e Lars Von Trier.
Un approccio contemporaneo, dannatamente concreto. Archiviate la sperimentazione astratto/metaforica e le increspature del teatro di parola, rimangono il sangue, il sesso, il cibo, la merda e l’odore di umanità. Nella volontà di fare, con questo "L’uomo, la bestia e la virtù", uno spettacolo vivo, spietato, esilarante e maledetto.
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L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’
di Luigi Pirandello
con Giorgio Colangeli – Filippo Gili – Valentina Perrella
Cristina Todaro – Alessandro Giova – Diego Rifici – Alessandro Solombrino
e con Francesco Petit-Bon
FOTO Luana Belli
Cristina Todaro – Alessandro Giova – Diego Rifici – Alessandro Solombrino
e con Francesco Petit-Bon
FOTO Luana Belli
GRAFICA Ruggero Pane per Overalls Adv
VIDEO David Melani
UFFICIO STAMPA Rocchina Ceglia
UFFICIO STAMPA Rocchina Ceglia
DIRETTORE DI PRODUZIONE Diego Rifici
DISTRIBUZIONE Ornella Vannetti
DISTRIBUZIONE Ornella Vannetti
ORGANIZZAZIONE Laura Cuomo - Cinzia Storari
SCENE Giancarlo Nicoletti – Umberto Pischedda
SCENE Giancarlo Nicoletti – Umberto Pischedda
COSTUMI Sofia Grottoli – Anna Tschabold
DISEGNO LUCI Daniele Manenti
DISEGNO LUCI Daniele Manenti
AIUTO REGIA Alessandro Solombrino
UNA PRODUZIONE Altra Scena & I Due della Città del Sole
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali
REGIA Giancarlo Nicoletti
Teatro Brancaccino– Via Mecenate, 2 – Roma
www.teatrobrancaccio.it
dal 7 al 17 Febbraio 2019dal Giovedì al Sabato h 20 / Domenica h 18.45
Info & Prenotazioni 06 80687231 /391 1835890
Biglietti: Intero 18.00 €; Ridotto 12.50 €
Prevendita:
Botteghino del Teatro Brancaccio, via Merulana, 244 – Roma
Botteghino del Teatro Sala Umberto, via della Mercede, 50 – Roma
Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali
UNA PRODUZIONE Altra Scena & I Due della Città del Sole
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali
REGIA Giancarlo Nicoletti
Teatro Brancaccino– Via Mecenate, 2 – Roma
www.teatrobrancaccio.it
dal 7 al 17 Febbraio 2019dal Giovedì al Sabato h 20 / Domenica h 18.45
Info & Prenotazioni 06 80687231 /391 1835890
Biglietti: Intero 18.00 €; Ridotto 12.50 €
Prevendita:
Botteghino del Teatro Brancaccio, via Merulana, 244 – Roma
Botteghino del Teatro Sala Umberto, via della Mercede, 50 – Roma
Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali
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