Dopo aver firmato alcuni dei brani più belli del panorama musicale italiano
e aver collaborato con i più importanti artisti del nostro Paese
VINCENZO INCENZO
PRESENTA IL SUO PROGETTO DA CANTAUTORE
PRODOTTO DA RENATO ZERO
DA OGGI IN RADIO IL SINGOLO
“JE SUIS”
Anticipa “CREDO”
il disco di inediti in uscita il 19 ottobre
“Oggi niente si ricorda oggi non c’è ambientazione
il legame lascia il passo in nome della connessione
Tutto veramente falso, tutto falsamente vero
il sapere collettivo non prevede il corso del pensiero”
Oggi, venerdì 28 settembre, esce in streaming e in tutti i digital store (https://tatticasrl.lnk.to/ jesuis), “JE SUIS”, brano con cui VINCENZO INCENZO si presenta al pubblico come cantautore, dopo aver firmato, negli anni, alcuni dei pezzi più belli del panorama musicale italiano. Il singolo, da oggi in rotazione radiofonica, è prodotto da RENATO ZERO e anticipa il primo album di Vincenzo Incenzo, “CREDO”, in uscita il 19 ottobre e disponibile in pre-order su iTunes dal 12 ottobre.
“JE SUIS”. Io sono. Uno slogan, un manifesto all’esserci, alla partecipazione, sull’onda di una tragedia o di un’ingiustizia; slogan che però troppo spesso finisce per diventare solo il riflesso di uno sterile narcisismo fatto di like, di hashtag e di selfie, piuttosto che di reale e sincero interesse verso la causa. Così, mentre ci illudiamo di metterci in pace con il mondo, ci allontaniamo anni luce dalla realtà in cui viviamo, perché “si muore di dolore anche dentro un condominio / ma l’immagine virale è il salvataggio del pinguino”.
«Vicinanza, empatia, solidarietà, adesione, difesa della libertà d’espressione, indignazione, resistenza… - racconta VINCENZO INCENZO in merito al suo nuovo singolo - “Je suis” è diventato lo slogan abusato della “partecipazione”; una partecipazione troppo spesso passiva, simulata, illusoria, ipocrita. Il grido per la tragedia del momento, le alzate di scudi per gli scandali sotto qualunque latitudine, lo schierarsi accanto agli ultimi come ai primi, adesivi, hashtag, like, pollice verso, pollice contro, tutto si riduce troppo spesso a queste due paroline magiche, che ci mettono in pace la coscienza ma che intellettualmente pesano quanto il claim di Catherine Deneuve per quella famosa automobile.
La piazza non è un gruppo social e i nostri cellulari non sono bandiere e baionette. Siamo in realtà in un bel cocktail: i 15 minuti di celebrità di Warhol shakerati con i 2 minuti d’odio di Orwell; per un attimo crediamo di emergere dal gregge e di proiettarci pugni al cielo al centro dell’arena; siamo invece sganciati, catapultati nel silenzio e nel narcisismo, come nei nostri selfie; abbiamo ormai girato la fotocamera verso noi stessi; e il mondo è scomparso».
«È ora di riconsiderare il grande apporto dei cantautori alla musica italiana – commenta RENATO ZERO in merito a “JE SUIS” – Ed è perciò che ho accettato di condividere la sfida di Vincenzo Incenzo che finalmente dopo anni di militanza tra partiture musicali, rappresentazioni teatrali di vario genere e pubblicazioni letterarie, oggi affronterà il giudizio dei critici e del pubblico con un primo singolo da lui composto e interpretato: “Je suis”».
VINCENZO INCENZO nasce a Roma da famiglia di musicisti.
Dopo la laurea al Dams inizia il suo percorso di autore, arrivando a scrivere e a collaborare con alcuni dei più grandi artisti del panorama musicale italiano: Renato Zero, Armando Trovajoli, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Sergio Endrigo, Premiata Forneria Marconi, Michele Zarrillo, Franco Califano, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Al Bano, Tosca e tanti altri. Nel corso degli anni, molte anche le sue presenze come autore al Festival di Sanremo: tra le altre “Cinque Giorni” (Michele Zarrillo), “Che sarà di me” (Massimo Di Cataldo), “L’elefante e la farfalla” (Michele Zarrillo), “L’acrobata” (Michele Zarrillo), “Il passo silenzioso della neve” (Valentina Giovagnini), “Un altro amore no” (Lorella Cuccarini), “L’alfabeto degli amanti” (Michele Zarrillo) e “Nel perdono” (Al Bano).
Per il teatro scrive i testi dello spettacolo musicale “Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo”, versione italiana dell’opera di Gérard Presgurvic, prodotta da David Zard, e collabora con Renato Zero alla scrittura e alla regia di “Zerovskij, solo per amore”, presentato anche in versione cinematografica. Scrive e dirige i musical “Diana & Lady D” e “Rosso Napoletano”; scrive il libretto e le liriche di “Dracula Opera Rock” su musiche della PFM, prodotto da David Zard. Cura la versione italiana delle canzoni di Cole Porter in “Vacanze romane”, riconosciuta come versione ufficiale dalla Cole Porter Society. Scrive canzoni per lo spettacolo di Alessandro Siani e Christian De Sica “Il principe abusivo”. Nel 2014, è direttore artistico della mostra “ZERO” dedicata a Renato Zero.
Vincenzo Incenzo è anche autore di libri: “La partitura infernale, eventi sonori nelle bolge dantesche” (Fonopoli), “Il Sorriso d’avorio d’una ragazza d’ebano” (LietoColle), “Cinema mundi” (LietoColle), “La canzone in cui viviamo” (No Reply), “Valentina Giovagnini tra vita e sogno” (Zona), “#Romeo&Giulietta nel Duemilaniente” (No Reply), “ZERO” (Tattica). Tra i vari riconoscimenti riceve due volte il Premio Lunezia, il Premio SIAE Autori, il Premio Giffoni Film Festival e il Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto.
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