Passa ai contenuti principali

MICHELANGELO E IL PUPAZZO DI NEVE



8 – 11 febbraio 2018
dal giovedì al sabato ore 20.00; domenica ore 18.45
nell’ambito di Spazio del Racconto
rassegna di drammaturgia contemporanea 2017/2018 - III edizione

Florian Metateatro - Centro di produzione teatrale

MICHELANGELO E IL PUPAZZO DI NEVE

di e con Carlo Vanoni
regia Gian Marco Montesano
collaborazione artistica e cura Giulia Basel
assistente in scena Edoardo De Piccoli
musiche originali Alex Carlà
trombone Lorenzo Passerini
voci fuori campo Giulia Basel, Umberto Marchesani, Massimo Vellaccio, Alessio Tessitore
video mapping Stefano Di Buduo
elementi scenografici Elisabetta Gabbioneta
luci Renato Barattucci
foto di scena Federica Palmarin
produzione Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale - Pescara
residenza Festival Quartieri dell’Arte Vitorchiano- Viterbo

Lo spettacolo riporta Michelangelo Buonarroti “sulla terra”, togliendolo dalla dimensione mitologica e libresca che troppo spesso accompagna i grandi artisti del passato. Tra capolavori, aneddoti e fragilità, viene raccontato Michelangelo uomo e non solo l’artista che ha fatto grande la Firenze dei Medici e la Roma del secondo Cinquecento.

Michelangelo dal carattere duro come il marmo e Michelangelo che si commuove, Michelangelo artista che combatte come un pugile sul ring anche quando le circostanze sembrano avverse. E non si arrende. Mai. Nemmeno quando s’innamora.

In scena Carlo Vanoni, attore performatico che entra ed esce dal personaggio, che si accompagna con la chitarra elettrica e proietta immagini avvalendosi di tecnologie video, tenendo saldo il filo di una narrazione in grado di sovvertire i luoghi comuni e di stupire. Tutto questo per restituirci ciò che Michelangelo era: il più grande professionista al servizio del potere, in un’epoca in cui il potere non poteva fare a meno dell’arte.

Michelangelo mi ha sempre fatto paura. Perché i miti fanno paura. Poi, un giorno, ho letto un libro che parlava di soldi, i soldi che Michelangelo aveva guadagnato. Mi sono detto: che strano, credevo che il danaro fosse cosa da comuni mortali. E invece Michelangelo guadagnava molto, e con una parte di quei soldi comprava case, un’altra la custodiva dentro un baule, un’altra ancora la mandava a casa dai parenti. Come fanno i comuni mortali. A quel libro ne è seguito un altro che raccontava Michelangelo sessantenne innamorato di Tomaso Cavalieri, età 23 anni; e poi un altro ancora, dove il tema era il rapporto con il potere, vale a dire con in papi. “Un uomo”, mi sono detto. Michelangelo, prima di essere un artista, era un uomo. E mi è venuta voglia di raccontarlo. Ma raccontare non significa mostrare le opere e nemmeno elencare gli avvenimenti. Raccontare significa far capire. E per capire Michelangelo, bisogna attualizzarlo. Per questo, il mio Michelangelo, è un pugile. Perché lo sport, oggi, è molto più seguito dell’arte.

Perché oggi, l’arte, non ha più il ruolo che aveva nel Cinquecento. “Michelangelo è vissuto in un’epoca dove l’arte faceva mondo, dove l’arte era il mondo, e lui, in quel mondo, era il più grande di tutti”. Come un campione di oggi. Come un pugile che al posto di un altro pugile, di fronte a sé, ha un blocco di marmo. Un campione che combatte tutta la vita, e non solo contro il marmo, ma anche contro il potere e, soprattutto, contro se stesso. Un uomo. Che s’indigna e si ribella. Un uomo. Che s’arrabbia e si commuove.

Un uomo. Ma anche il più grande artista di tutti i tempi. Carlo Vanoni

Note di Regia


Michelangelo? Un grande nome, una garanzia! Così sembrerebbe ma, l’evidenza fin troppo facile, può trarre in inganno. Infatti, ad annunciare in “locandina” Michelangelo, si corre il rischio di indurre il potenziale pubblico ad evocare i fantasmi della pedanteria pedagogica, la scena trasformata in aula scolastica, il momento poetico, il Teatro ridotto a conferenza, a “spiegazione” di un capitolo della Storia dell’Arte. Al contrario, qui, parlando di Michelangelo si è cercato il Teatro, cioè la drammaturgia già contenuta nel personaggio Michelangelo, così come l’opera dello scultore è già contenuta nel marmo.

Come per la scultura che procede per sottrazioni ed eliminazione, abbiamo sottratto quanta più erudizione scolastica fosse possibile sottrarre, aggiungendo però -come in certe sculture- un elemento di equilibrio : il Pupazzo di neve. Elemento strano, curioso e … sorprendente ma, come si vedrà, non incongruo. Cercare il Teatro, soprattutto trattando argomenti come questo, significa mutare il Sapere in Sapore.

Parlare d’arte per mezzo di un linguaggio artistico: il Teatro.
Gian Marco Montesano
------------------------

BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it

Biglietto: 14,00 € + 1,50 € d. p.

card open 5 ingressi: 55 €

Prevendita su Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali

BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO

Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Torna a Milano la Baltic Sea Youth Philharmonic

Torna a Milano la Baltic Sea Youth Philharmonic, l'orchestra che unisce le diverse tradizioni musicali dei paesi che circondano il Mar Baltico, nella convinzione che la musica non conosca né confini né limiti, sia di natura geografica che di genere. Il tour, realizzato grazie al sostegno di Saipem, debutterà il 10 settembre a Heiden, in Germania, e toccherà, in dieci giorni, nove differenti città in Svizzera, Italia, Danimarca e Polonia. In Italia la Baltic Sea Youth Philharmonic sarà a Milano il 14 settembre nel suggestivo contesto della Basilica di Santa Maria delle Grazie, ospite dell’Associazione Musicale ArteViva, e a Verona il 15 settembre al Teatro Filarmonico per il festival “Settembre dell’Accademia” dove si esibirà per il secondo anno consecutivo. Il pubblico milanese avrà il piacere di applaudire i giovani artisti della Baltic Sea Youth Philharmonic per la quarta volta. L’orchestra, fondata nel 2008 da Kristjan Järvi (affiancato da un prestigioso consiglio di consulent

Audizione per i corsi di Perfezionamento TAM e per l’AVVIAMENTO al Perfezionamento del Teatro degli Arcimboldi di Milano

Tam Teatro Arcimboldi Milano in collaborazione con Accademia Ucraina di Balletto “Perfezionamento TAM” si fa in due: Perfezionamento artistico nelle arti coreutiche e nell’apprendimento delle maestranze teatrali e Avviamento al “Perfezionamento TAM” Nuova data di audizione: 7 settembre Al Tam Teatro Arcimboldi Milano Tam Teatro Arcimboldi Milano, in collaborazione con Accademia Ucraina di Balletto, lancia per i giovani ballerini neodiplomati, un programma di TRANSIZIONE dalle Accademie alla professione  nelle compagnie teatrali. Il 7 settembre si svolgerà l’audizione sia per i corsi di Perfezionamento TAM  che per l’AVVIAMENTO al Perfezionamento del Teatro degli Arcimboldi di Milano. Il corso di PERFEZIONAMENTO TAM consiste in un programma di TRANSIZIONE dalle Accademie alla professione nelle compagnie teatrali. Il progetto colma il divario tra formazione e pratica professionale e offre, ai giovani ballerini di talento in possesso di un diploma come ballerino professionista, l’opportun

Spring Awakening - 18 e 19 maggio al Teatro Guanella di Milano

                                             DOPO I DUE SOLD OUT A BUCINE E FIRENZE IL 18 E 19 MAGGIO ARRIVA A MILANO IL PLURIPREMIATO ROCK MUSICAL SPRING   AWAKENING   UN NUOVO ALLESTIMENTO REALIZZATO DAL REGISTA E PRODUTTORE   DENNY LANZA   L’EMOZIONANTE  SCHOOL EDITION  DEL CONTROVERSO MUSICAL SULL’ADOLESCENZA, VEDE PROTAGONISTI GLI ALLIEVI DI MTA – MUSICAL TIMES ACADEMY , L’ACCADEMIA DI MUSICAL PIÙ IMPORTANTE DELLA TOSCANA   Tratto dall’opera di Frank Wedekind Libretto e Testi Steven Sater Musiche Duncan Sheik   Regia Denny Lanza Coreografie Denny Lanza e Giovanni Ceniccola Direzione Musicale Armando Polito Traduzione e adattamento Maria Chiara Chiti Aiuto regia: Rocco Di Donato Questa produzione è presentata grazie a un accordo con Music Theatre International   Musical Times, realtà di formazione e produzione diretta da Denny Lanza, porta in scena il nuovo allestimento italiano di Spring Awakening, il controverso rock musical vincitore di numerosi Tony Awards, basato sull’opera di