TEATRO EUROPAUDITORIUM
da VENERDÌ 19 a DOMENICA 21 GENNAIO 2018venerdì e sabato ore 21.00 - domenica ore 16.30
Alessandro Longobardi per Viola Produzioni - Teatro Brancaccio presenta
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
COMMEDIA MUSICALE DI GARINEI E GIOVANNINI
SCRITTA CON JAJA FIASTRI
LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
MUSICHE ARMANDO TROVAJOLI
con GIANLUCA GUIDI - Don Silvestro, EMY BERGAMO - Consolazione, MARCO SIMEOLI - Sindaco Crispino, BEATRICE ARNERA - Clementina, PIERO DI BLASIO – Toto
e FRANCESCA NUNZI - Ortensia
SCENOGRAFIE - PROGETTO ORIGINALE GIULIO COLTELLACCI
ADATTAMENTO SCENOGRAFICO GABRIELE MORESCHI
COSTUMI dall’idea di GIULIO COLTELLACCI
ADATTATI DA FRANCESCA GROSSI
DISEGNO LUCI UMILE VAINIERI
DISEGNO FONICO EMANUELE CARLUCCI
COREOGRAFIE GINO LANDI
REGIA ORIGINALE PIETRO GARINEI E SANDRO GIOVANNINI
RIPRESA TEATRALE GIANLUCA GUIDI
DIREZIONE MUSICALE MAURIZIO ABENI
“LA VOCE DI LASSÚ” È DI ENZO GARINEI
SI RACCONTA IN UN’ESPOSIZIONE
aperta prima delle messe in scena del musical
venerdì e sabato dalle ore 20.00 e domenica dalle ore 15.30
curatore dell’esposizione: Alessandro Caria
In occasione delle repliche di Aggiungi un posto a tavola, in scena al Teatro EuropAuditorium il 19, 20 e 21 gennaio (venerdì e sabato alle ore 21.00 e domenica alle ore 16.30), il pubblico dello spettacolo avrà l’opportunità di ripercorrere i passi della famosa commedia musicale attraverso l’esposizione visitabile nel foyer della struttura.
A partire da un’ora prima dell’inizio di ogni replica dello spettacolo (venerdì e sabato dalle ore 20.00 e domenica dalle ore 15.30) sarà possibile visitare nel foyer del Teatro EuropAuditorium un’esposizione che, curata da Alessandro Caria, omaggia la storia della celebre commedia musicale con la quale Pietro Garinei e Sandro Giovannini suggellarono nel 1974 un sodalizio artistico e di amicizia che dura da 30 anni. A Bologna sarà una festa per Aggiungi un posto a tavola, a concludersi sarà infatti la prima stagione della sua 7° edizione fortemente voluta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni, nella quale si celebrano inoltre tre importanti traguardi: - il raggiungimento delle 1.450 repliche in Italia a partire dal debutto di 44 anni fa al Sistina di Roma; - il ritorno al Teatro EuropAuditorium del musical che vide come protagonista nel ’76 Johnny Dorelli, primo spettacolo in assoluto ad andare in scena con il quale, grazie all’intervento dei fratelli Alberto e Sergio Vernassa, la sala Europa del Palazzo dei Congressi divenne anche uno spazio teatrale; - il raggiungimento nelle repliche bolognesi da parte del figlio di Johnny Dorelli, Gianluca Guidi, delle sue 300 repliche nel ruolo di Don Silvestro.
Quest’esposizione vuole essere un percorso volto a ritrarre tutte le tappe più importanti della vita di Aggiungi un posto a tavola, nonché la celebrazione di uno spettacolo divenuto fenomeno sociale radicato nella cultura e nella storia del nostro paese grazie a quella straordinaria affinità elettiva che Garinei e Giovannini avevano con il pubblico; e vuole anche essere un omaggio a chi ha partecipato alla creazione di questo spettacolo, nato grazie ad una felice intuizione di Jaia Fiastri, reso immortale dalle magnifiche musiche del Maestro Armando Trovajoli ed entrato nell’immaginario collettivo grazie anche al fantastico estro creativo di Giulio Coltellacci e di Gino Landi.
In quest’esposizione i principali protagonisti, insieme ad Aggiungi un posto a tavola, saranno gli spettatori che hanno applaudito questa favola in oltre 40 anni. Ogni cimelio, ogni foto, ogni oggetto rappresenta un attimo, un momento, un’emozione di ciascun spettatore. Percorrendo l’esposizione si resterà avvolti da quella poesia che solo il Teatro può dare: per chi ne è stato protagonista significa nostalgia, ricordi, amicizie, per chi ne è stato spettatore significa emozione, risate e qualche lacrima di commozione.
Qual è il motivo per il quale Aggiungi un posto a tavola, uscito dalla “bottega” di due artigiani del teatro musicale - come amavano definirsi Garinei e Giovannini - è divenuto qualcosa che supera l’essere un mero successo mondiale? Il mercato globale non può essere una spiegazione sufficiente, la buona riuscita di degli spettacoli ha delle ragioni precise: in Cats, ad esempio, le osservazioni di T.S. Elliot riguardo al comportamento dei gatti che sono comprensibili in qualsiasi lingua e ne Les Miserables di Victor Hugo si ritrova l’eterna lotta fra Bene e Male. L’anima di Aggiungi un posto a tavola è la sua umanità, qualcosa che non ha nulla a che vedere con il celibato dei preti ma che riguarda la natura dell’uomo. Oggi come negli anno ’70, il suo messaggio resta sempre attuale; Garinei e Giovannini dissero riguardo allo spettacolo: “...parla di un diluvio mentre siamo dentro un ciclone; mostra un barlume di luce mentre siamo nel buio di un tunnel, e finisce su una nota di speranza e di solidarietà. Sono cose che contano, in tempi di egoismo e ostilità feroci. Una cosa è certa: la gente esce dallo spettacolo contenta, sollevata. Sembra che ciascuno si porti via un poco di gioia, di fiducia”.
L’accesso all’esposizione è gratuito e riservato agli spettatori del musical delle tre repliche.
Enzo Garinei (interprete di Aggiungi un posto a tavola nel ruolo del Sindaco Crispino per circa 500 repliche e nell’attuale edizione nella Voce di Lassù):
«Sono contento di una mostra che ricordi la storia e la bellezza di Aggiungi un posto a tavola, uno spettacolo a cui sono legato in maniera particolare e che ciò avvenga proprio a Bologna, una città bellissima e sempre culturalmente molto vivace. Io sono felice di tornare all’EuropAuditorium e sempre emozionato come fosse la prima volta. Sarà bellissimo festeggiare insieme al pubblico bolognese questa meravigliosa commedia musicale e – anche se con un po’ di anticipo – i mie 92 anni!».
Giancarlo Bottone (storico light designer delle commedie musicali di Garinei e Giovannini):
«Per me è stato un onore aver partecipato alla creazione di uno spettacolo come Aggiungi un posto a tavola e aver contribuito alla nascita, allo sviluppo della Sala Europa in spazio teatrale e a maggior ragione ha valore una mostra che testimoni e ricordi alle nuove generazioni la qualità e la bellezza di quanto fatto in passato. Oggi, come 44 anni fa, viviamo tempi difficili e se assistiamo alla chiusura di alcuni teatri, all’epoca si faceva in modo di aprirne di nuovi, ma questo perché c’era una grande offerta, diversificata e di qualità, cosa che forse oggi viene un po’ meno».
Alessandro Longobardi celebra gli 80 anni del Teatro Brancaccio riportando sulle scene, al Teatro EuropAuditorium dal 19 al 21 gennaio, una delle più amate commedie musicali italiane Aggiungi un posto a tavola di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un'epoca leggendaria per il teatro italiano. Le musiche, composte dal grande Armando Trovajoli, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, hanno incantato intere generazioni.
NOTE DI REGIA DI GIANLUCA GUIDI
Aggiungi un Posto a Tavola! Rimettere in scena Aggiungi un Posto a Tavola! Quando Alessandro Longobardi mi ha chiesto di tentare questa impresa, devo dire, l’entusiasmo è salito subito alle stelle; poi (un po’ come Don Silvestro che col martello, guardando l’arca spalle al pubblico, dice “…va bene farò da solo… da solo” per poi crollare su sé stesso) il senso della realtà ha avuto la meglio. Il Teatro di Garinei & Giovannini non è mai stato facile da riproporre, paradossalmente, nemmeno per loro stessi.
La genesi di numerosi spettacoli concepiti dalla celeberrima coppia era sempre un perfetto mix di idee autoriali, costruzione registica collaudata, team creativo d’eccellenza, e, non ultimo, l’apporto interpretativo di veri e propri mostri sacri del palcoscenico, testimoni ultimi di una generazione attoriale e di una professione, ormai in via d’estinzione. Nel caso poi dello spettacolo in “oggetto”, stiamo parlando di un successo planetario, allestito in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato statunitense. Una Babele di linguaggi, attitudini attoriali, suoni, costumi e luci… il tutto sotto le mura di un’arca pronta a rifondare il mondo.
Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974 in cui si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia… che dura da ben 43 anni. Come fare per non tradirla?
Intanto il dovere di un regista dovrebbe essere quello di non tradire gli autori… soprattutto (visto il vantaggio che comporta) in casi ove la materia è consolidata e soprattutto di comprovato successo. Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e perché no? Anche di fede… minuscola per la scrittura ma assolutamente maiuscola se intesa come fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro.
Devo ringraziare Alessandro Longobardi per molteplici ragioni. La prima, sorprendente: ha saputo creare una “famiglia” teatrale, diretta dal sempre presente e disponibile Carlo Buttò, che non ha pari nel mondo teatrale italiano se non nell’ambito di acclamati Teatri Pubblici. Il livello di professionalità altissimo che ho trovato nel Teatro Brancaccio mi ha profondamente stupito e lasciato incredulo. La seconda: l’investimento profuso per questo spettacolo è gigantesco. Immagino difficile da sostenere non fosse altro che psicologicamente. Eppure a questa edizione di Aggiungi non manca nulla, anzi vi è più di quanto un comune mortale teatrante come me potesse immaginare. E senza aver fatto richieste particolari: ho trovato tutto sul piatto servito e apparecchiato come in un grande ristorante prelibato. La terza: l’assoluta libertà di scelta di cast che mi ha lasciato, a volte chiedendo spiegazioni, a volte chiedendomi se fossi sicuro delle scelte fatte, a volte dicendomi che non era profondamente d’accordo con me… ma mai, e ripeto, MAI, una pressione nei miei confronti o ingerenze di qualsiasi natura. Ad affiancarlo in questa grande “famiglia”.
Ritrovo con piacere Gino Landi. Ultimo artista e creatore capace di creare coreografie che raccontino la storia con gli autori. Un caro amico che mi ha conosciuto nel 1974. E che, a tutti i costi, ho pregato di fare parte di questo nuovo viaggio dell’arca insieme alla sua preziosissima e meravigliosa amica e assistente Cristina Arrò, anch’ella solista di una passata edizione dello spettacolo. Mi manca l’espressione, durante le prove, di Armando Trovajoli. Il mondo conosce le sue musiche, le sue colonne sonore, i suoi persistenti manuali di armonia in ogni misura musicale che ha scritto; io ho avuto la fortuna, in passato, di poterne conoscere il senso dell’umorismo, l’eleganza persistente e profonda in ogni singola nota che ha scritto. I suoi sguardi di approvazione o di rimprovero. Ci ha lasciati però nelle mani di un ottimo musicista: Maurizio Abeni. Suo ultimo assistente, straordinario direttore musicale di questa edizione con una meravigliosa orchestra dal vivo di sedici elementi; da lui diretta e arrangiata.
Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo. Jaja Fiastri, amica da molti anni. Una donna con un senso dell’umorismo senza pari applicato alla vita. Sono felice di aver ricondiviso con lei questa avventura di sua creazione. Le scene di Giulio Coltellacci ricreate e ricostruite su un progetto pieno di tranelli e difficoltà. In modo mirabile da Lele Moreschi. I costumi di Francesca Grossi sono filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e pieni di vita anche appesi alle stampelle. Il mio amico Umile Vainieri, compagno di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti. I nostri tecnici capitanati dal bravo Matteo Garofalo, deliziosi e capaci… alcuni di loro (come me) facenti parti del “Sindacato Figli d’Arte”… a partire proprio da Matteo. Enzo Garinei (un grande amico), Emy Bergamo, Marco Simeoli , Beatrice Arnera , Piero di Blasio e Francesca Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita ai personaggi. Un grazie alla “mia” Manuela Scravaglieri, nel corpo di ballo della precedente edizione da me recitata, diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione… Il mio lavoro lo giudicherà chi vedrà lo spettacolo.
Ma sono fiero e orgoglioso di quello che sto facendo. Ai posteri l’opinione su di esso. Con Rispetto e Stima dedicata a Pietro e Sandro con i quali non ho mai avuto il piacere di lavorare. Grazie.
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PREZZI (comprensivi di prevendita): platea intero 35,00 € - platea ridotto 30,00 € - platea abbonato 27,50 € - platea bambino 25,00 € - balconata intero 25,00 € - balconata ridotto 21,50 € - balconata abbonato 18,50 € - balconata bambino 15,00 €.
PREVENDITE acquistabili presso la biglietteria del TEATRO EUROPAUDITORIUM (Piazza Costituzione, 4, Bologna) aperta dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00, presso la biglietteria del TEATRO IL CELEBRAZIONI (Via Saragozza, 234, Bologna), aperta dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00, attraverso il circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d'ascolto delle IperCoop e il circuito TICKETONE, oltre alle prevendite abituali di Bologna e provincia e attraverso il sito www.teatroeuropa.it.
Per informazioni: 051.372540 – 051.6375199 – info@teatroeuropa.it
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