La premiazione di Manila Flamini e Giorgio Minisini, la coppia azzurra delle Fiamme Oro, vincitrice dell’oro nel nuoto sincronizzato ai recenti mondiali di Budapest con la coreografia “Lampedusa”, da parte del ministro dell'interno Marco Minniti che ha consegnato il premio “Messaggeri di Umanità” del CIR, ha chiuso nel modo più significativo la prima edizione de "La Sfida", due giorni di sport e solidarietà voluti dal Consiglio Italiano per i Rifugiati, presieduto da Roberto Zaccaria, a sostegno delle attività in favore dei soggetti vulnerabili, vittime di tratta e di torture. Ha condotto l’evento Tiberio Timperi.
Un evento benefico che ha visto decine di campioni dello sport e personaggi del mondo dello spettacolo e della comunicazione sfidarsi sui campi da tennis del prestigioso Circolo Canottieri Aniene di Roma, raccogliendo fondi per l'attività del CIR. Divisi in due squadre, capitanate da Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, sono scesi in campo, tra gli altri, Giovanni Malagò, Monica Guerritore, Neri Marcorè, Paolo Bonolis, Sandro Veronesi, Margherita Buy, Luca Lucini, Giovanni Veronesi, Nicola Giuliano, Francesco Patierno, Domenico Procacci, Massimo Wertmuller, Ninni Bruschetta. I giornalisti, Valentina Bendicenti, Andrea Vianello, Donato Bendicenti, Stefano Ziantoni, Antonello Valentini e Leonardo Metalli.
Dopo una quarantina di match, in finale si è imposta la formazione di Pietrangeli grazie all'ex Davis man Vincenzo Santopadre che in coppia con la vincitrice del Roland Garros di doppio Mara Santangelo ha battuto la coppia Panatta-Valentina Bendicenti.
Il Consiglio Italiano per i Rifugiati è un’organizzazione umanitaria indipendente costituitasi nel 1990 su iniziativa delle Nazioni Unite. Il CIR lavora per favorire l’accesso alla protezione delle persone che fuggono da guerre e persecuzioni e per contribuire a costruire condizioni di accoglienza e integrazione dignitose, nel pieno rispetto dei diritti umani. È una Onlus, con una struttura leggera di operatori legali, sociali, mediatori culturali, medici e psicologi. In più di 25 anni il CIR ha assistito oltre 120 mila persone, ha contribuito a riabilitare circa 4 mila vittime di tortura e si è battuto per il riconoscimento dei loro diritti.
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