UNA PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER VIOLA PRODUZIONI - TEATRO BRANCACCIO
COMMEDIA MUSICALE DI GARINEI E GIOVANNINI
SCRITTA CON JAJA FIASTRI
LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
MUSICHE DI ARMANDO TROVAJOLI
GIANLUCA GUIDI - Don Silvestro
EMY BERGAMO - Consolazione
MARCO SIMEOLI - Sindaco Crispino
BEATRICE ARNERA - Clementina
PIERO DI BLASIO - Toto
FRANCESCA NUNZI - Ortensia
SCENOGRAFIE - PROGETTO ORIGINALE DI GIULIO COLTELLACCI
ADATTAMENTO SCENOGRAFICO DI GABRIELE MORESCHI
COSTUMI - DISEGNI ORIGINALI DI GIULIO COLTELLACCI
ADATTAMENTO DI FRANCESCA GROSSI
DISEGNO LUCI DI UMILE VAINIERI
DISEGNO FONICO DI EMANUELE CARLUCCI
COREOGRAFIE DI GINO LANDI
REGIA ORIGINALE DI PIETRO GARINEI E SANDRO GIOVANNINI
RIPRESA TEATRALE DI GIANLUCA GUIDI
DIREZIONE MUSICALE MAURIZIO ABENI
“LA VOCE DI LASSÚ” È DI ENZO GARINEI
ENSEMBLE
GRETA ARDITI ANTONIO BALSAMO BEATRICE EUGENIA BERDINI
VINCENZA BRINI FRANCESCO CARAMIA SILVIA CONTENTI
NICOLAS ESPOSTO MARTA GIAMPAOLINO GIAMPIERO GIARRI
SIMONE GIOVANNINI MATTEO GUMA FRANCESCA IANNÌ
FRANCESCO LAPPANO GIANLUCA PILLA ARIANNA PROIETTI
ANNAMARIA RUSSO ALESSANDRO SCHIESARO
CON ORCHESTRA DAL VIVO
12 OTTOBRE – 26 NOVEMBRE 2017
Alessandro Longobardi celebra gli 80 anni del teatro Brancaccio riportando sulle scene in tutto il suo splendore una delle più amate commedie musicali italiane AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un'epoca leggendaria per il teatro italiano.
Le musiche, composte dal grande Armando Trovajoli, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, hanno incantato intere generazioni.
Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia.
La nuova edizione, prodotta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni, debutterà in anteprima il prossimo 12 ottobre al teatro Brancaccio di Roma. La prima nazionale è fissata per il 17 ottobre.
Gianluca Guidi, già protagonista dell'edizione 2009/2010 nel ruolo di Don Silvestro, cura la messa in scena di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo, composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, che dirige l'orchestra dal vivo; dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole e la grande arca e dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, sempre di Coltellacci.
Il disegno luci è di Umile Vainieri, il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio che fu il costruttore nella prima edizione, da Antonio Dari per la parte meccanica e i costumi dalla Sartoria Brancaccio.
Il cast artistico conferma nel ruolo di Don Silvestro Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli, già protagonista della prima edizione. Enzo Garinei dopo ben 500 repliche nel ruolo del sindaco Crispino, questa volta è “La voce di Lassù”; Emy Bergamo è Consolazione segnando, dopo l’interpretazione di Rosetta in Rugantino e Adelina in Se il tempo fosse un gambero, il record di prima attrice ad aver interpretato tre ruoli da protagonista femminile del repertorio di Garinei e Giovannini. Crispino è Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Dopo la lunga selezione durante gli affollati provini, per il ruolo di Clementina è stata scelta la giovanissima Beatrice Arnera, voce fresca e incisiva, un'autentica rivelazione. Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi.
L’ensemble è composto da 17 artisti, cantanti, ballerini.
La commedia musicale è prodotta da Viola Produzioni, dopo il successo ottenuto con i musical Rapunzel (2014) regia di Maurizio Colombi, Sister act (2015) regia di Saverio Marconi, Peter Pan (2016) regia di Maurizio Colombi, L’ultima strega (2016) regia di Andrea palotto, E…Se il tempo fosse un gambero (2016) regia di Saverio Marconi, La Regina di ghiaccio il musical (2017) regia di Maurizio Colombi. Viola Produzioni insieme al Teatro Brancaccio, esempio importante di teatro di produzione della capitale, conferma l'efficienza del polo produttivo composto da un eccellente staff diretto da Carlo Buttò.NOTE DI REGIA
SCRITTA CON JAJA FIASTRI
LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
MUSICHE DI ARMANDO TROVAJOLI
GIANLUCA GUIDI - Don Silvestro
EMY BERGAMO - Consolazione
MARCO SIMEOLI - Sindaco Crispino
BEATRICE ARNERA - Clementina
PIERO DI BLASIO - Toto
FRANCESCA NUNZI - Ortensia
SCENOGRAFIE - PROGETTO ORIGINALE DI GIULIO COLTELLACCI
ADATTAMENTO SCENOGRAFICO DI GABRIELE MORESCHI
COSTUMI - DISEGNI ORIGINALI DI GIULIO COLTELLACCI
ADATTAMENTO DI FRANCESCA GROSSI
DISEGNO LUCI DI UMILE VAINIERI
DISEGNO FONICO DI EMANUELE CARLUCCI
COREOGRAFIE DI GINO LANDI
REGIA ORIGINALE DI PIETRO GARINEI E SANDRO GIOVANNINI
RIPRESA TEATRALE DI GIANLUCA GUIDI
DIREZIONE MUSICALE MAURIZIO ABENI
“LA VOCE DI LASSÚ” È DI ENZO GARINEI
ENSEMBLE
GRETA ARDITI ANTONIO BALSAMO BEATRICE EUGENIA BERDINI
VINCENZA BRINI FRANCESCO CARAMIA SILVIA CONTENTI
NICOLAS ESPOSTO MARTA GIAMPAOLINO GIAMPIERO GIARRI
SIMONE GIOVANNINI MATTEO GUMA FRANCESCA IANNÌ
FRANCESCO LAPPANO GIANLUCA PILLA ARIANNA PROIETTI
ANNAMARIA RUSSO ALESSANDRO SCHIESARO
CON ORCHESTRA DAL VIVO
12 OTTOBRE – 26 NOVEMBRE 2017
Alessandro Longobardi celebra gli 80 anni del teatro Brancaccio riportando sulle scene in tutto il suo splendore una delle più amate commedie musicali italiane AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un'epoca leggendaria per il teatro italiano.
Le musiche, composte dal grande Armando Trovajoli, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, hanno incantato intere generazioni.
Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia.
La nuova edizione, prodotta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni, debutterà in anteprima il prossimo 12 ottobre al teatro Brancaccio di Roma. La prima nazionale è fissata per il 17 ottobre.
Gianluca Guidi, già protagonista dell'edizione 2009/2010 nel ruolo di Don Silvestro, cura la messa in scena di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo, composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, che dirige l'orchestra dal vivo; dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole e la grande arca e dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, sempre di Coltellacci.
Il disegno luci è di Umile Vainieri, il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio che fu il costruttore nella prima edizione, da Antonio Dari per la parte meccanica e i costumi dalla Sartoria Brancaccio.
Il cast artistico conferma nel ruolo di Don Silvestro Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli, già protagonista della prima edizione. Enzo Garinei dopo ben 500 repliche nel ruolo del sindaco Crispino, questa volta è “La voce di Lassù”; Emy Bergamo è Consolazione segnando, dopo l’interpretazione di Rosetta in Rugantino e Adelina in Se il tempo fosse un gambero, il record di prima attrice ad aver interpretato tre ruoli da protagonista femminile del repertorio di Garinei e Giovannini. Crispino è Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Dopo la lunga selezione durante gli affollati provini, per il ruolo di Clementina è stata scelta la giovanissima Beatrice Arnera, voce fresca e incisiva, un'autentica rivelazione. Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi.
L’ensemble è composto da 17 artisti, cantanti, ballerini.
La commedia musicale è prodotta da Viola Produzioni, dopo il successo ottenuto con i musical Rapunzel (2014) regia di Maurizio Colombi, Sister act (2015) regia di Saverio Marconi, Peter Pan (2016) regia di Maurizio Colombi, L’ultima strega (2016) regia di Andrea palotto, E…Se il tempo fosse un gambero (2016) regia di Saverio Marconi, La Regina di ghiaccio il musical (2017) regia di Maurizio Colombi. Viola Produzioni insieme al Teatro Brancaccio, esempio importante di teatro di produzione della capitale, conferma l'efficienza del polo produttivo composto da un eccellente staff diretto da Carlo Buttò.NOTE DI REGIA
Aggiungi un Posto a Tavola!
Rimettere in scena Aggiungi un Posto a Tavola!
Quando Alessandro Longobardi mi ha chiesto di tentare questa impresa, devo dire, l’entusiasmo è salito subito alle stelle; poi (un po’ come Don Silvestro che col martello, guardando l’arca spalle al pubblico, dice “… va bene farò da solo… da solo” per poi crollare su sé stesso) il senso della realtà ha avuto la meglio.
Il Teatro di Garinei & Giovannini non è mai stato facile da riproporre, paradossalmente, nemmeno per loro stessi. La genesi di numerosi spettacoli concepiti dalla celeberrima coppia era sempre un perfetto mix di idee autoriali, costruzione registica collaudata, team creativo d’eccellenza, e, non ultimo, l’apporto interpretativo di veri e propri mostri sacri del palcoscenico, testimoni ultimi di una generazione attoriale e di una professione, ormai in via d’estinzione.
Nel caso poi dello spettacolo in “oggetto”, stiamo parlando di un successo planetario, allestito in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato statunitense. Una Babele di linguaggi, attitudini attoriali, suoni, costumi e luci… il tutto sotto le mura di un’arca pronta a rifondare il mondo.
Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974 in cui si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia… che dura da ben 43 anni.
Come fare per non tradirla?
Intanto il dovere di un regista dovrebbe essere quello di non tradire gli autori… soprattutto (visto il vantaggio che comporta) in casi ove la materia è consolidata e soprattutto di comprovato successo.
Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e perché no? Anche di fede… minuscola per la scrittura ma assolutamente maiuscola se intesa come fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro.
Devo ringraziare Alessandro Longobardi per molteplici ragioni.
La prima, sorprendente: ha saputo creare una “famiglia” teatrale, diretta dal sempre presente e disponibile Carlo Buttò, che non ha pari nel mondo teatrale italiano se non nell’ambito di acclamati Teatri Pubblici. Il livello di professionalità altissimo che ho trovato nel Teatro Brancaccio mi ha profondamente stupito e lasciato incredulo.
La seconda: l’investimento profuso per questo spettacolo è gigantesco. Immagino difficile da sostenere non fosse altro che psicologicamente.
Eppure a questa edizione di Aggiungi non manca nulla, anzi vi è più di quanto un comune mortale teatrante come me potesse immaginare. E senza aver fatto richieste particolari: ho trovato tutto sul piatto servito e apparecchiato come in un grande ristorante prelibato.
La terza: l’assoluta libertà di scelta di cast che mi ha lasciato, a volte chiedendo spiegazioni, a volte chiedendomi se fossi sicuro delle scelte fatte, a volte dicendomi che non era profondamente d’accordo con me… ma mai, e ripeto, MAI, una pressione nei miei confronti o ingerenze di qualsiasi natura.
Ad affiancarlo in questa grande “famiglia”
Ritrovo con piacere Gino Landi. Ultimo artista e creatore capace di creare coreografie che raccontino la storia con gli autori. Un caro amico che mi ha conosciuto nel 1974. E che, a tutti i costi, ho pregato di fare parte di questo nuovo viaggio dell’arca insieme alla sua preziosissima e meravigliosa amica e assistente Cristina Arrò, anch’ella solista di una passata edizione dello spettacolo.
Mi manca l’espressione, durante le prove, di Armando Trovajoli. Il mondo conosce le sue musiche, le sue colonne sonore, i suoi persistenti manuali di armonia in ogni misura musicale che ha scritto ; io ho avuto la fortuna, in passato, di poterne conoscere il senso dell’umorismo, l’eleganza persistente e profonda in ogni singola nota che ha scritto. I suoi sguardi di approvazione o di rimprovero. Ci ha lasciati però nelle mani di un ottimo musicista: Maurizio Abeni. Suo ultimo assistente… straordinario direttore musicale di questa edizione con una meravigliosa orchestra dal vivo di sedici elementi; da lui diretta e arrangiata. Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo.
Jaja Fiastri, amica da molti anni. Una donna con un senso dell’umorismo senza pari applicato alla vita. Sono felice di aver ricondiviso con lei questa avventura di sua creazione.
Le scene di Giulio Coltellacci ricreate e ricostruite su un progetto pieno di tranelli e difficoltà. In modo mirabile da Lele Moreschi.
I costumi di Francesca Grossi sono filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e pieni di vita anche appesi alle stampelle.
Il mio amico Umile Vainieri, compagno di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti.
I nostri tecnici capitanati dal bravo Matteo Garofalo, deliziosi e capaci… alcuni di loro (come me) facenti parti del “Sindacato Figli d’Arte”… a partire proprio da Matteo.
Enzo Garinei (un grande amico), Emy Bergamo, Marco Simeoli , Beatrice Arnera , Piero di Blasio e Francesca Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita ai personaggi.
Un grazie alla “mia” Manuela Scravaglieri, nel corpo di ballo della precedente edizione da me recitata, diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione…
Il mio lavoro lo giudicherà chi vedrà lo spettacolo. Ma sono fiero e orgoglioso di quello che sto facendo. Ai posteri l’opinione su di esso.
Con Rispetto e Stima dedicata a Pietro e Sandro con i quali non ho mai avuto il piacere di lavorare.
Grazie
Gianluca Guidi
Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e perché no? Anche di fede… minuscola per la scrittura ma assolutamente maiuscola se intesa come fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro.
Devo ringraziare Alessandro Longobardi per molteplici ragioni.
La prima, sorprendente: ha saputo creare una “famiglia” teatrale, diretta dal sempre presente e disponibile Carlo Buttò, che non ha pari nel mondo teatrale italiano se non nell’ambito di acclamati Teatri Pubblici. Il livello di professionalità altissimo che ho trovato nel Teatro Brancaccio mi ha profondamente stupito e lasciato incredulo.
La seconda: l’investimento profuso per questo spettacolo è gigantesco. Immagino difficile da sostenere non fosse altro che psicologicamente.
Eppure a questa edizione di Aggiungi non manca nulla, anzi vi è più di quanto un comune mortale teatrante come me potesse immaginare. E senza aver fatto richieste particolari: ho trovato tutto sul piatto servito e apparecchiato come in un grande ristorante prelibato.
La terza: l’assoluta libertà di scelta di cast che mi ha lasciato, a volte chiedendo spiegazioni, a volte chiedendomi se fossi sicuro delle scelte fatte, a volte dicendomi che non era profondamente d’accordo con me… ma mai, e ripeto, MAI, una pressione nei miei confronti o ingerenze di qualsiasi natura.
Ad affiancarlo in questa grande “famiglia”
Ritrovo con piacere Gino Landi. Ultimo artista e creatore capace di creare coreografie che raccontino la storia con gli autori. Un caro amico che mi ha conosciuto nel 1974. E che, a tutti i costi, ho pregato di fare parte di questo nuovo viaggio dell’arca insieme alla sua preziosissima e meravigliosa amica e assistente Cristina Arrò, anch’ella solista di una passata edizione dello spettacolo.
Mi manca l’espressione, durante le prove, di Armando Trovajoli. Il mondo conosce le sue musiche, le sue colonne sonore, i suoi persistenti manuali di armonia in ogni misura musicale che ha scritto ; io ho avuto la fortuna, in passato, di poterne conoscere il senso dell’umorismo, l’eleganza persistente e profonda in ogni singola nota che ha scritto. I suoi sguardi di approvazione o di rimprovero. Ci ha lasciati però nelle mani di un ottimo musicista: Maurizio Abeni. Suo ultimo assistente… straordinario direttore musicale di questa edizione con una meravigliosa orchestra dal vivo di sedici elementi; da lui diretta e arrangiata. Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo.
Jaja Fiastri, amica da molti anni. Una donna con un senso dell’umorismo senza pari applicato alla vita. Sono felice di aver ricondiviso con lei questa avventura di sua creazione.
Le scene di Giulio Coltellacci ricreate e ricostruite su un progetto pieno di tranelli e difficoltà. In modo mirabile da Lele Moreschi.
I costumi di Francesca Grossi sono filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e pieni di vita anche appesi alle stampelle.
Il mio amico Umile Vainieri, compagno di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti.
I nostri tecnici capitanati dal bravo Matteo Garofalo, deliziosi e capaci… alcuni di loro (come me) facenti parti del “Sindacato Figli d’Arte”… a partire proprio da Matteo.
Enzo Garinei (un grande amico), Emy Bergamo, Marco Simeoli , Beatrice Arnera , Piero di Blasio e Francesca Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita ai personaggi.
Un grazie alla “mia” Manuela Scravaglieri, nel corpo di ballo della precedente edizione da me recitata, diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione…
Il mio lavoro lo giudicherà chi vedrà lo spettacolo. Ma sono fiero e orgoglioso di quello che sto facendo. Ai posteri l’opinione su di esso.
Con Rispetto e Stima dedicata a Pietro e Sandro con i quali non ho mai avuto il piacere di lavorare.
Grazie
Gianluca Guidi
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LA TRAMA
La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un giorno un’inaspettata telefonata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per salvare se stesso e tutto il suo paese dall’imminente secondo diluvio universale. Il giovane parroco, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese, ma che si innamorerà di Toto e accetterà di sposarlo.
Giunto il momento di salire sull’arca, un cardinale inviato da Roma convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro, accusandolo di pazzia, cosicché sull'arca, sotto il diluvio, si ritrovano solo lui e Clementina, la giovane figlia del sindaco da sempre perdutamente innamorata di lui. Il giovane curato decide però di non abbandonare il suo paese e i suoi amici e Dio, vedendo fallire il suo progetto, fa smettere il diluvio.Per Brindare al lieto fine Don Silvestro aggiunge un posto a tavola per… Lui!
LA STORIA DI AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA RACCONTATA DA ALESSANDRO CARIA
Siamo nel cuore degli Anni Settanta e si sente. In un clima di recessione economica prende il largo la violenza criminale e politica, si diffonde quel crescendo di incertezza strisciante; sono gli anni degli assassini politici in strada, delle gambizzazioni e dei rapimenti firmati Brigate Rosse.
In questo contesto sociale, in questo clima prende forma Aggiungi un posto a tavola, nato da una felice intuizione di Jaja Fiastri (storica collaboratrice di G&G) che sempre in cerca di uno spunto per un nuovo spettacolo, trovò un libro in una bancarella ambulante della stazione Termini con una copertina che la colpì: c’era un giovane prete con i capelli biondi e lunghi, con una faccia simpatica. Si intitolava Dopo di me il diluvio, scritto da David Forrest (pseudonimo scelto da due scrittori inglesi: David Eliades e Forrest Webb). Era una storia di fantapolitica… ma quello che le accese la lampadina era l’idea che Dio telefonasse ad un prete per organizzare un secondo diluvio universale!
La Fiastri ne parlò con entusiasmo a Garinei e Giovannini e insieme coinvolsero, non senza qualche difficoltà, il Maestro Trovajoli. Garinei e Giovannini erano ad un bivio: forse questo spettacolo del loro trentennio potrà essere l’ultimo. Cosa fare? Uno spettacolo spartano ispirato ai tempi difficili, oppure ci si dimentica dei tempi che si stanno vivendo e ci si mette dentro tutto come ai vecchi tempi? Hanno scelto la seconda soluzione, non senza paura, grazie anche al decisivo contributo di Mario Croce, noto industriale delle calzature, che da allora ha coprodotto tutti gli spettacoli della ditta G&G. Croce, staccando un sostanzioso assegno per coprire gran parte delle spese di allestimento, fece persuasi G&G che solo con la possibilità di andare a vedere un grosso spettacolo le famiglie sarebbero uscite di casa la sera superando incertezze dell’austerity e la paura per quel clima di tensione sociale. Allo spettacolo, però, mancava ancora il titolo...
Come sempre c’erano alcuni titoli di “lavoro”, questa volta in lizza c’erano Concerto per prete e campane, Aggiungi un posto a tavola e La bis bisarca. Giovannini parteggiava sfacciatamente per il primo e Garinei per il secondo. Per risolvere in fretta la questione, G&G organizzarono un referendum che vide la vittoria di Aggiungi un posto a tavola.
Domenica 8 dicembre del 1974, ore 21:15. Il Teatro Sistina di Roma è esaurito in ogni ordine di posti. Dopo ben 76 giorni di prove il sipario si alza per la World Premiere (è davvero il caso di dirlo!) di Aggiungi un Posto a Tavola.
L'impatto che Aggiungi un Posto a Tavola ha su pubblico e critica è senza precedenti. Il pubblico si innamora da subito dell'umanità del pretino di montagna (Johnny Dorelli), delle prodezze comiche della mondana redenta (Bice Valori), dello stile teso e di effetto sicuro del sindaco (Paolo Panelli), della freschezza e incisività della teen-ager innamorata del parroco (Daniela Goggi) e della goffaggine del contadinotto che ritrova la virilità (Ugo Maria Morosi). Sulle pagine dei giornali, tutti i critici accolgono la nuova commedia musicale di G&G con recensioni che esaltano ogni aspetto della rappresentazione teatrale con elogi ed apprezzamenti straordinari, dal copione ricco di divertente fantasia narrativa, che esprime allo stesso tempo semplicità e ironia alle musiche orecchiabili e piene di estro di Armando Trovajoli (la canzone che dà il titolo allo spettacolo diventerà un evergreen clamoroso), dalle ben calibrate coreografie di Gino Landi alle maestose scene di Giulio Coltellacci fino alla esperta e collaudata regia di Garinei e Giovannini.
Fin da subito il pubblico si mette paziente in coda al botteghino per trovare i biglietti dello spettacolo e a volte deve intervenire la forza pubblica per disciplinare la fila.
L'allestimento costa la cifra record di 270 milioni di lire. La prima annata (1974-’75) si svolge interamente a Roma, con il Sistina sempre esaurito fino al 2 giugno 1975, per un totale di 6 mesi con 188 repliche, l'incasso è di circa un miliardo e 300 milioni, mentre gli spettatori superano le 250 mila unità: Aggiungi un Posto a Tavola stabilisce il record di tenuta assoluto per uno spettacolo italiano nello stesso Teatro.
Come sempre c’erano alcuni titoli di “lavoro”, questa volta in lizza c’erano Concerto per prete e campane, Aggiungi un posto a tavola e La bis bisarca. Giovannini parteggiava sfacciatamente per il primo e Garinei per il secondo. Per risolvere in fretta la questione, G&G organizzarono un referendum che vide la vittoria di Aggiungi un posto a tavola.
Domenica 8 dicembre del 1974, ore 21:15. Il Teatro Sistina di Roma è esaurito in ogni ordine di posti. Dopo ben 76 giorni di prove il sipario si alza per la World Premiere (è davvero il caso di dirlo!) di Aggiungi un Posto a Tavola.
L'impatto che Aggiungi un Posto a Tavola ha su pubblico e critica è senza precedenti. Il pubblico si innamora da subito dell'umanità del pretino di montagna (Johnny Dorelli), delle prodezze comiche della mondana redenta (Bice Valori), dello stile teso e di effetto sicuro del sindaco (Paolo Panelli), della freschezza e incisività della teen-ager innamorata del parroco (Daniela Goggi) e della goffaggine del contadinotto che ritrova la virilità (Ugo Maria Morosi). Sulle pagine dei giornali, tutti i critici accolgono la nuova commedia musicale di G&G con recensioni che esaltano ogni aspetto della rappresentazione teatrale con elogi ed apprezzamenti straordinari, dal copione ricco di divertente fantasia narrativa, che esprime allo stesso tempo semplicità e ironia alle musiche orecchiabili e piene di estro di Armando Trovajoli (la canzone che dà il titolo allo spettacolo diventerà un evergreen clamoroso), dalle ben calibrate coreografie di Gino Landi alle maestose scene di Giulio Coltellacci fino alla esperta e collaudata regia di Garinei e Giovannini.
Fin da subito il pubblico si mette paziente in coda al botteghino per trovare i biglietti dello spettacolo e a volte deve intervenire la forza pubblica per disciplinare la fila.
L'allestimento costa la cifra record di 270 milioni di lire. La prima annata (1974-’75) si svolge interamente a Roma, con il Sistina sempre esaurito fino al 2 giugno 1975, per un totale di 6 mesi con 188 repliche, l'incasso è di circa un miliardo e 300 milioni, mentre gli spettatori superano le 250 mila unità: Aggiungi un Posto a Tavola stabilisce il record di tenuta assoluto per uno spettacolo italiano nello stesso Teatro.
Nella stagione a seguire (1975-’76) la compagnia di Aggiungi un Posto a Tavola compie una lunga tournée (otto mesi con spettacoli quasi giornalieri) attraverso le maggiori città italiane: Milano, Verona, Torino, Genova, Bologna, Firenze e Napoli sono le sole città che possono ospitare un allestimento del genere; ogni spostamento costa 25 milioni di lire. Nei mesi seguenti Aggiungi un Posto a Tavola arriva
in Spagna, debutto a Madrid con il titolo El Diluvio que Viene (la prima si ebbe l’11 marzo 1977 al Teatro Monumental), la commedia musicale è accolta in modo a dir poco trionfale andranno avanti per oltre 3 anni (con due spettacoli al giorno!) fino al luglio del 1980 totalizzando 2124 repliche.
Con il titolo di Himmel Arche und Wolkenbruch debutta a Lubecca il 9 giugno 1977 e tiene il cartellone per circa 6 mesi di repliche.
Aggiungi un Posto a Tavola torna così in Italia a grande richiesta. Al Teatro Sistina di Roma, la seconda edizione prende il via ancora una volta in clima natalizio il 6 dicembre 1977, con la novità di Jenny Tamburi al posto di Daniela Goggi: inizialmente erano in programma repliche per due mesi, ma si andò avanti con successo fino a cinque mesi, sempre a teatro esaurito fino al 23 aprile 1978. Lo spettacolo a questa data ha avuto in Italia 642 repliche ed è stato visto da circa un milione di spettatori! Nel marzo del 1978, con il titolo El Diluvio que Viene lo spettacolo ha attraversa l’Atlantico per approdare a Città del Messico, dove rimane in cartellone per circa 1.800 repliche.
Il 9 novembre 1978, con il titolo Beyond the Rainbow, arriva a Londra con il debutto nel prestigioso West End all’Adelphi Theatre; questa edizione rimane in scena - pur con un'accoglienza da parte della stampa non trionfale - per ben 238 repliche, circa 8 mesi. Johnny Dorelli è anche in questa edizione Don Silvestro. Le liriche dello spettacolo furono tradotte da Leslie Bricusse, vincitore di due Oscar e un Grammy Award. Lo spettacolo prosegue a mietere successi con l’edizione argentina, sempre come El Diluvio que Viene, che debutta il 19 aprile 1979 a Buenos Aires e che proseguirà per oltre 3 anni (prima al Teatro Nacional poi al Teatro Cómico).
L’edizione in lingua spagnola è stata messa in scena con grande successo anche in Perù, Cile e Venezuela.
ANNI OTTANTA
Nella seconda metà del 1980, El Diluvio que Viene parte per una tournée nelle maggiori città spagnole concludendo le repliche con un ritorno al Teatro Monumental di Madrid tra maggio e luglio 1983. Il 5 giugno 1981 prende il via anche l’edizione brasiliana a San Paolo (Teatro Cardoso), in lingua portoghese, con il titolo Aí Vem o Dilúvio, le repliche andranno avanti fino al 30 gennaio 1983, con una edizione a Rio de Janeiro (Teatro Zacaro) nel 1982.
A settembre del 1981 il sipario si alza a Lisbona in Portogallo per la prima di Aí Vem o Dilúvio.
La seconda edizione argentina debutta l'8 gennaio 1985 al Teatro Astral dove lo spettacolo tiene il cartellone fino al 27 ottobre dello stesso anno, proseguendo la stagione estiva presso il Teatro Opera di Mar del Plata; in seguito El Diluvio è andato in tournée toccando importanti città come Rosario, San Juan e Cordoba, per concludere le repliche il 4 ottobre 1987 al Teatro Colonial di la Plata. Lo spettacolo di G&G è ormai replicato e tradotto, spesso mantenendo l’allestimento originale, in più città del mondo, a volte contemporaneamente.
Nella seconda metà degli Anni Ottanta arrivano anche le edizioni dell’Est Europa con la produzione ungherese che debutta a Budapest nel dicembre 1987 con il titolo Mennybol a Telefon e poi in Cecoslovacchia, per giungere a quella russa, con arrangiamenti dalle sfumature rock, andata in scena a Mosca, come Konetz Svieta, il 10 aprile 1989.
ANNI NOVANTA
Viste le continue richieste al botteghino da parte del pubblico, Pietro Garinei decide di riprendere Aggiungi un Posto a Tavola che torna al Teatro Sistina di Roma il 9 marzo 1990, ancora con Johnny Dorelli che - nonostante avesse dichiarato di sentirsi un po' fuori parte a sedici anni dal debutto - indossa di nuovo la tonaca e calza le scarpe da tennis per 73 serate da 'tutto esaurito', seguite l'anno successivo dalle sole (per l'indisponibilità di Dorelli a proseguire) 11 repliche milanesi, letteralmente prese d'assalto al Teatro Carcano. Accanto a Dorelli ci sono Tanja Piattella (Clementina), Alida Chelli (Consolazione), Adriano Pappalardo (Toto), Carlo Croccolo (Crispino) e Christi (Ortensia).
Nel settembre 1992 va in scena il terzo revival in Argentina al Teatro Lola Membrives per una breve stagione e l’anno successivo la seconda ripresa a Città del Messico (ancora al Teatro San Rafael), seguito dalla seconda edizione in Spagna nel 1995 (Madrid, Teatro Calderon).
DUEMILA
Nel luglio del 2000 va in scena in Brasile la seconda edizione Aí Vem o Dilúvio (San Paolo, Teatro Ópera). Il 17 dicembre 2002 (Milano) il pubblico italiano assiste alla quarta ripresa di Aggiungi un Posto a Tavola, l'ultima edizione diretta da Pietro Garinei; questa volta ad indossare la tonaca di Don Silvestro è Giulio Scarpati, ottimo attore di prosa e popolare volto TV. Completano il Cast la giovanissima Martina Stella (Clementina), Chiara Noschese (Consolazione), Max Giusti (Toto), Enzo Garinei (Crispino) e Christi (Ortensia). Dopo aver collezionato 87.000 spettatori al Nazionale di Milano in due mesi di repliche e 18 esauriti consecutivi all'Augusteo di Napoli, lo spettacolo trionfa al Sistina per altri due mesi; visto il successo, Scarpati e compagni torneranno a Roma per un altro mese la stagione successiva, nel mezzo di una lunga tournée che alla fine collezionerà quasi 250 repliche in due anni.
Prima la Spagna (nel 2004) e poi il Messico (nel 2007) mettono in scena la terza edizione de El Diluvio que Viene nei loro Paesi, con 10 mesi di tenuta nelle rispettive capitali.
L’intramontabile successo di Aggiungi un Posto a Tavola si conferma in Italia con la sua quinta ripresa (debutto al Sistina di Roma il 2 dicembre 2009). Il quotidiano Il Messaggero celebra con un inserto speciale i 35 anni della commedia musicale e il passaggio del testimone (o meglio, della tonaca) da Johnny Dorelli a suo figlio Gianluca Guidi. Dorelli collabora come consulente alla messa in scena insieme a Gino Landi (la regia è sempre quella tradizionale di Garinei e Giovannini). Con Guidi vanno in scena Valentina Cenni (Clementina), Marisa Laurito (Consolazione), Marco Simeoli (Toto), ancora Enzo Garinei (Crispino) e Titta Graziano (Ortensia). Lo spettacolo sbanca per l’ennesima volta il botteghino (le prime 82 repliche furono viste da 112.600 spettatori) confrontandosi con blockbuster come Cats, We Will Rock You e Beauty and tht Beast della Disney. Questa edizione viene applaudita da più di 300.000 spettatori in un totale di 239 repliche in tutta la penisola. Nel gennaio del 2011 debutta a Mar Del Plata la quarta edizione argentina de El Diluvio que Viene con la regia di Manuel González Gil e le coreografie di Ruben Cuello. Visto il grande esito lo spettacolo approda l'anno successivo a Buenos Aires prima al Teatro El Nacional e successivamente al Teatro Lola Membrives.
Nella primavera del 2013 (debutto a Lanciano) arriva la sesta edizione italiana di Aggiungi un Posto a Tavola proposta dalla Compagnia dell’Alba, un’edizione fedele all’originale degli anni Settanta nella regia e nelle coreografie (riprodotte da Fabrizio Angelini) ma ridimensionata nella costruzione scenica per permettere allo spettacolo di raggiungere anche quei teatri di provincia che non potevano ospitare l'edizione "kolossal". Il Cast comprende Gabriele De Guglielmo (Don Silvestro), Arianna e Carolina Ciampoli si alternano come Clementina, e poi Jacqueline Ferry (Consolazione), Gaetano Cespa (Toto), Tommaso Bernabeo (Crispino), Brunella Platania (Ortensia). Visto il successo, la compagnia abruzzese colleziona quasi 150 repliche andando in scena anche nelle maggiori città della penisola e festeggia i 40 anni dello spettacolo all'Auditorium Conciliazione di Roma.
Nel gennaio 2016 c’è una ennesima ripresa in Argentina al Teatro Ópera Allianz di Buenos Aires.
IL CAST ARTISTICO
GIANLUCA GUIDI – Don Silvestro
Inizia la carriera come cantante, partecipando al Festival di Sanremo 1989 con il brano Amore è, scritta da Alberto Testa per le parole e da Augusto Martelli per la musica. L'anno successivo ritorna al Festival di Sanremo (condotto in quell'edizione da suo padre Johnny Dorelli) con Secondo te, sempre su musica di Martelli ma con il testo scritto da Giorgio Calabrese, classificandosi al 3º posto nella sezione "Novità"; sempre nel 1990 pubblica il suo album di debutto, “Eddy and me”.
Nel 2010 pubblica il suo album di standards jazz “I’m old fashion” con gli arrangiamenti di Riccardo Biseo.
Esordisce in teatro nel 1992 nella commedia musicale Parole d'amore parole con Nino Manfredi. In Gigi è Gaston de Lachailles, accanto ad Ernesto Calindri. A Roma è in scena in un one-man show, “Chiacchierata informale”, con la regia di Ennio Coltorti e la produzione di Gigi Proietti. Nel 1998 è produttore musicale della versione italiana del musical My fair lady di Lerner e Loews. Dal 1998 al 2000 è Vernon Gersch in Stanno suonando la nostra canzone, regia di Gigi Proietti, raggiungendo le 280 repliche.Nel 2000 fonda la Salieri Entertainment, società di produzione; co-produce con Gigi Proietti Taxi a due piazze, commedia di Ray Cooney, diretta dallo stesso Proietti e in cui Guidi interpreta il protagonista. Nel 2001 cura la regia e produce Serial killer per signora di Douglas J. Cohen; per questo musical riceve il premio IMTA per miglior regia e miglior produzione di musical. Dal 2002 al 2004 produce Promesse promesse, la commedia di Neil Simon e Burt Bacharach, di cui cura la regia con il padre. Guidi ne interpreta anche il protagonista C.C. Baxter.
Nel 2003 collabora alla produzione di Lennon & John di Giancarlo Lucariello, prodotto dal fratello Gabriele Guidi e con la regia di Massimo Natale, con Giampiero Ingrassia e Giuseppe Cederna. Nel 2004 interpreta Paul Bratter nella commedia di Neil Simon A piedi nudi nel parco, recitando a fianco di Anna Falchi, commedia di cui è produttore e regista e per cui ha composto anche le musiche.
Nell'estate 2005 al Globe Theatre di Roma interpreta Joseph Surface nell'opera di R. B. Sheridan Gossip – A scuola di maldicenza per la regia di Toni Bertorelli. Suoi recenti grandi successi sono gli spettacoli teatrali The Producers (versione italiana del famoso musical di Mel Brooks) insieme ad Enzo Iacchetti con la regia di Saverio Marconi e la produzione della Compagnia della Rancia, e E sottolineo se, ovvero la resistibile ascesa di Gianluca G.. Nel 2008 inizia a portare nei teatri la commedia Facciamo l'amore di Norman Krasna, della quale è regista e protagonista, a fianco di Lorenza Mario ed Enzo Garinei.
Nel 2009 dirige Chat a due piazze di Ray Cooney, sequel di Taxi a due piazze, con Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti e Lorenza Mario.
Dal dicembre 2009 è protagonista della quinta edizione di Aggiungi un posto a tavola in cui Guidi interpreta Don Silvestro, ruolo che fu reso famoso dal padre che lo interpretò nelle prime 3 edizioni. Il successo di questa edizione (secondo soltanto alla prima edizione del 1974) ha fatto sì che la tournée fosse replicata anche per la stagione 2010/2011.
Nel 2010 è con Giampiero Ingrassia protagonista al Globe Theatre di Roma ne: I due gentiluomini di Verona di W.Shakespeare, con la regia di Francesco Sala. Nella stagione 2011 - 2012 cura due messe in scena firmando la regia di Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa interpretata da Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu e di Stanno suonando la nostra Canzone di Neil Simon con Giampiero Ingrassia e Simona Samarelli.
Nel 2011, riceve il riconoscimento speciale Leggio d'oro "Alberto Sordi".
Nel 2012 interpreta Bernardo in Boeing Boeing diretto da Matthew Warchus.
Nel 2013, diretto da Massimo Popolizio interpreta Oscar Wild in OSCAR di Masolino D’Amico con le musiche di Germano Mazzocchetti.
Riprende nel 2014 Taxi a due Piazze questa volta con Giampiero Ingrassia in tour in tutta Italia per tre anni. Nel 2015 celebra il centenario della nascita di Frank Sinastra con uno spettacolo That’s life! Gianluca sings Sinatra accompagnato da un trio jazz.
Nel 2017 riallestisce curandone la regia e interpretando il ruolo di Kit Gill in Serial Killer per Signora con Giampiero Ingrassia. Nell’estate del 2017 cura la regia de La vedova scaltra di Carlo Goldoni con Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno per la produzione di Gianluca Ramazzotti. Da ottobre 2017 è di nuovo protagonista, curandone anche la regia, di Aggiungi un posto a tavola.
Per la televisione dal 1997 al 2000 è l'Ispettore Giuliani nella fortunata serie televisiva Linda e il brigadiere accanto a Nino Manfredi e Claudia Koll, interpreta Padre Amatucci in The Young Pope, serie televisiva del 2016 creata e diretta da Paolo Sorrentino.
Nel 2017 è interprete nel film Due un po’ così per la regia di Daniele Chiariello.
Partecipa assiduamente, nelle vesti di ospite, al programma radiofonico “Viva Radio 2”, condotto da Rosario Fiorello e Marco Baldini, dove si è distinto per l'interpretazione di varie canzoni (soprattutto in lingua inglese) e per la trascinante risata che punteggia i vari personaggi interpretati da Fiorello e gli interventi degli ospiti. Nella puntata del 10 novembre 2006, che ha avuto come ospite Laura Pausini, ha avuto l'occasione di sostituire Marco Baldini accanto a Fiorello. Conduce su RadioUno “Gianvarietà”, uno show di mezz'ora in onda da lunedì a venerdì alle 13.30, con Claudio Pallottini e Massimiliano Giovanetti, Il programma ha avuto un discreto successo tanto da essere replicato per ben tre stagioni.
ENZO GARINEI – La voce di lassù
Fratello del noto commediografo e regista teatrale Pietro Garinei e padre di Andrea, anche lui attore, è un prolifico attore teatrale, televisivo e cinematografico, nonché uno dei principali caratteristi del panorama italiano. Esordisce al cinema nel 1949, in Totò le Mokò, e nel corso di quattro decenni partecipa, in ruoli secondari, a numerose commedie musicali e cinematografiche.
Nel teatro leggero ha partecipato spesso agli spettacoli di Garinei e Giovannini; le sue più recenti performance lo vedono tra i protagonisti di Facciamo l'amore, a fianco di Gianluca Guidi e Lorenza Mario e in Aggiungi un posto a tavola, per due trionfali stagioni al fianco di Gianluca Guidi e Marisa Laurito (a partire dal 2009), poi nelle repliche celebrative dei 40 anni di questa commedia musicale presso l'Auditorium Conciliazione di Roma (dicembre 2014) insieme alla Compagnia dell'Alba. È stato anche, pur se saltuariamente, doppiatore televisivo: il personaggio più noto da lui doppiato è probabilmente quello di George Jefferson (interpretato da Sherman Hemsley) della sitcom "I Jefferson" (1975-1985) e nella fine degli anni Ottanta doppiò tutte le comiche mute di Stanlio e Ollio per conto della Rai, assieme a Giorgio Ariani. La direzione era di Giancarlo Governi e ciascuna comica veniva "sonorizzata" con la lettura delle didascalie, accompagnate dalle musiche di Piero Montanari. Nel luglio 2009 ha vinto il riconoscimento speciale Leggio d'oro "Alberto Sordi".
Protagonista del cinema italiano per tutta la sua carriera dal 1949 al 2014, ha recitato in Signorinella, Adamo ed Eva, I cadetti di Guascogna, Il vedovo allegro, Arrivano i nostri, Totò terzo uomo, Accidenti alle tasse!!!, Cinque poveri in automobile, Il più comico spettacolo del mondo, Due notti con Cleopatra, Il medico dei pazzi, Le diciottenni, regia di Mario Mattoli, Le sei mogli di Barbablù, Totò le Mokò e Totò cerca moglie, regia di Carlo Ludovico Bragaglia, Totò e Carolina, regia di Mario Monicelli, Le signorine dello 04, regia di Gianni Franciolini, Ragazze d’oggi, regia di Luigi Zampa, Totò all’inferno, Domenica è sempre domenica, regia di Camillo Mastrocinque.
Ha partecipato a varie sit-com e serie tv come Rimini Rimini - Un anno dopo, Casa dolce casa, Io e la mamma, Non ho l'età, 100 metri dal paradiso, e un episodio di Don Matteo 9.
Tra i suoi doppiaggi si ricorda Ian Abercrombie in Garfield 2, Henry Gibson in 2 single a nozze - Wedding Crashers, João César Monteiro in La commedia di Dio, Derek Deadman in Harry Potter e la pietra filosofale, Sherman Hemsley in I Jefferson, Don Adams in Il supermercato più pazzo del mondo, Spugna in Le avventure di Peter Pan (ridoppiaggio) e Ritorno all'Isola che non c'è, Preston Whitmore in Atlantis - L'impero perduto e in Atlantis - Il ritorno di Milo.
EMY BERGAMO – Consolazione
Emy nasce a Roma nel 1985 e nel suo percorso di formazione frequenta il corso di dizione e di recitazione diretto da Oreste Lionello, approfondisce il metodo Belting in uno stage diretto da Elisa Turlà, segue un corso diretto da Giorgio Albertazzi in merito a “L'attore e la consapevolezza del suo corpo sul palcoscenico” e l’Action Lab diretto da Sergio Rubini.
Nel cinema è in Taglia corto, regia di PierFrancesco Campanella, L'allenatore nel pallone 2, regia di Sergio Martino, Punti di vista, regia di PierLuigi Di Lallo, Sei mai stata sulla luna? regia di Paolo Genovese, Già fatto?, regia PierLuigi Di Lallo.
In tv è primadonna e co-conduttrice di Vieni avanti cretino (2007) regia di PierFrancesco Pingitore e partecipa alle fiction Vita da paparazzo, Un ciclone in famiglia 4 e Un posto al sole.
Tra le principali esperienze teatrali: nel 2006 Roma-regia di Oreste Lionello, nel 2008 Poveri ma belli - regia di Massimo Ranieri e coreografie di Franco Miseria, nel 2010 Rugantino regia originale di G&G messa in scena da Enrico Brignano e coreografie di Gino Landi, nel 2011 Addio al nubilato regia di Francesco Apolloni, nel 2012 Puccini regia Giovanni De Feudis, Vite private regia Giovanni De Feudis (Vince il premio del pubblico al Festival di Borgio Verezzi come migliore attrice non protagonista) e Nemici di casa regia di Pino Ammendola, nel 2014 Più vera del vero regia Fabio Ferrari (Vince il premio Vincenzo Cerami come migliore attrice protagonista), nel 2015 A Natale divento gay regia di Pino Ammendola, Il Conte Tacchia regia e coreografie di Gino Landi e Separati regia di Alessandro Capone, nel 2016 E… Se il tempo fosse un gambero? regia di Saverio Marconi e coreografie di Rita Pivano.
MARCO SIMEOLI – Sindaco Crispino
Attore, regista e autore si è diplomato al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Gigi Proietti dopo aver seguito vari seminari di recitazione tra cui quello su “L’uomo e l’attore” tenuto da Orazio Costa, lo stage internazionale di “Commedia dell’Arte” tenuto da Antonio Fava, su “L’attore che canta il musical” tenuto da Penny Fuller e ancora con Ennio Coltorti, Alvaro Piccardi, Elisabetta Pozzi, Yves Lebreton ed i fratelli Colombaioni.
Ha seguito corsi di doppiaggio presso la Fonoroma, di musica con Germano Mazzocchetti e canto con Donatella Pandimiglio. Cofondatore del gruppo “I Picari” col quale ha realizzato una ventina di spettacoli, una sit-com e ha ricevuto nel 2006 il Premio Petrolini, ha lavorato in teatro, in cinema ed in televisione con Gigi Proietti, Bruno Corbucci, Luigi Squarzina, Carlo Lizzani, Valter Lupo, Sergio Japino, Francesco Tavassi, Rosario Galli, Attilio Corsini, Stefano Messina, Johnny Dorelli, Giancarlo Sammartano, Riccardo Cavallo, Renato Greco, Tommaso Paolucci, Gino Landi, Armando Trovajoli, Nicola Piovani, Giorgio Albertazzi, Daniele Salvo, Gianluca Ramazzotti, Pier Francesco Pingitore, Massimo Natale, Elena Sbardella, Marco Mattolini, Alessandro Capone, Vittorio Sindoni, Luca e Paolo, Luca Manfredi, Lodovico Gasparini, Giorgio Capitani, Stefano Reali, Pino Quartullo, Ammendola&Pistoia, Raffaele Verzillo.
Tra le sue ultime regie Italian Musical Awards (Canale 5), Quando la musica racconta (Festival dei due mondi Spoleto), Operazione Balena, Francesco De Paula L’opera, Oscar italiani del musical (Teatro Brancaccio), Ti amo sei perfetto, ora cambia, Cercasi Viola-Violetta, San Pietro il musical, Gli uomini preferiscono le tonte, Canterville, Roma I gemelli leggendari, Il caso Majorana show, Uomini sull’orlo di una crisi di nervi 2, Sweeney Todd il musical, Il viaggio di Felicia. Le sue ultime apparizioni televisive sono state nello show del sabato sera su Rai Uno Cavalli di battaglia al fianco di Gigi Proietti e nelle fiction Angeli (Canale 5) Don Matteo 8 (Rai Uno), I delitti del cuoco (Canale 5), Butta la luna (Rai Uno), Camera Cafè (Italia 1), Distretto di polizia 7 e 8 (Can.5), Piloti (Rai Due), Mai storie d’amore in cucina (Canale 5). Sarà nel cast di Provaci ancora prof 7 nella prossima stagione. Al cinema nei film Notte prima degli esami oggi e EX di Fausto Brizzi, Un’estate al mare di Carlo Vanzina e Gente di Roma di Ettore Scola. Tiene vari seminari e stage di recitazione in tutta Italia, nel 2006 è uscito per la Dino Audino editore un suo libro dal titolo Mettere in scena uno spettacolo e dal 2008 è autore regista e interprete dello spettacolo Napoli è ‘na parola che propone in vari teatri e città.
BEATRICE ARNERA – Clementina
Beatrice Arnera nasce in Piemonte il 31 luglio del 1995 e dopo pochi anni si trasferisce a Roma, dove è immersa nel mondo del canto e del teatro per via della professione della madre. Già da piccola inzia a lavorare nel doppiaggio (diretta da Monica Ward e Giorgio Borghetti) e nel mondo della fiction. Figlia di una cantante lirica, affina la tecnica vocale e si esibisce in vari concerti di arie d'opera, anche come solista, consolidando quindi un repertorio da soprano leggero. Studia per sei anni danza classica e moderna, coltivando la sua passione per la musica, si impegna negli studi di pianoforte e chitarra classica da autodidatta. Il mondo dell'opera e del musical la appassionano da sempre e nel 2013 debutta al Teatro Brancaccio in Roma nel Musical Karol Wojitila - La vera storia (regia di Duccio Forzano), l'anno seguente calca il palco dello storico Teatro Sistina nel ruolo di Liesl, la figlia maggiore della famiglia Von Trapp, nel musical Tutti Insieme Appassionatamente (regia di Massimo Romeo Piparo), con una lunga tournée in tutta Italia. Nello stesso anno è Zerlina, in una rivisitazione dell'opera lirica Don Giovanni di Mozart al teatro Quirino, Don Juan Club (regia di Francesco Bonomo). Prende parte a diverse fiction per la televisione italiana tra cui Solo Per Amore e Il Paradiso delle Signore. Continuando a studiare canto (con la madre, Silvia Gavarotti e con il mezzo soprano Daniela Ciliberti) e recitazione, approda anche nel mondo del cinema, con il film della Disney Tini - La nuova vita di Violetta (regia di Juan Pablo Buscarini) nell'autunno del 2015. Attualmente in uscita al cinema altre tre produzioni cinematografiche la vedono protagonista: Addio Fottuti Verdi dei The Jackal, prodotto da Cattleya; Non C'è Campo di Federico Moccia e Matrimonio Italiano prodotto da Colorado Film, con la regia di Alessandro Genovesi.
PIERO DI BLASIO – Toto
Cantante, attore e doppiatore. Nasce a Pescara. Studia canto privatamente con A. Matarazzo e successivamente, dopo il trasferimento a Roma nel 2001, all'Accademia Corrado Pani di Claudio e Pino Insegno. Membro dei SAT&B di M. Fontana dal 2001 al 2003. Socio fondatore della compagnia “Attori Animati” e, dal 2016, della A.M.O srls, produzione professionale di commedie musicali per compagnie ridotte (fino a un massimo di 6 attori).
Tra i suoi lavori per il teatro: Insegnami a sognare, Un po’ prima della prima, Buonasera buonasera, Cannibali – il musical (di cui è anche autore delle musiche aggiunte), Joseph e la strabiliante tunica dei sogni e La fila (tutte con la regia di C.Insegno - Roma e Tour italiano). Ha partecipato all’ensemble in Alta società, è stato Fusco ne La febbre del sabato sera, Mr Pinky in Hairspray – grasso è bello (secondo anno Corny Colins), Lionell nel musical Cenerentola (tutti con la regia di M. R. Piparo – Roma e Tour Italiano). Hannas in Jesus Christ Superstar (regia M. Mazzei), Don Stanislao nel musical Non abbiate paura – Giovanni Paolo II il Grande (regia G. Ferrato e A. Palotto); Nitto Minasola in Salvatore Giuliano – Il musical di Dino Scuderi, regia G. Cicciò; Poeta Pulci nell’opera del M.o Riz Ortolani Il principe della gioventù (regia G. Peparini), Lord Farquaad in Shrek il musical (tour italiano) – regia C. Insegno e Ned Grujic; Bobby Franchetti in Taxi a due piazze – regia G. Guidi; Vezio ne Il cappello di paglia di Firenze – regia S. Querci; Ti amo, sei perfetto ora cambia (con il quale vince il premio “miglior musical off 2015” all’ Oscar Italiano del musical) – regia di Marco Simeoli (attore e adattatore del musical Off Broadway); Sy Spector in Bodyguard – Guardia del corpo Il musical, regia F. Bellone (Teatro Nazionale Milano 2017).
In TV, invece: Vieni avanti, cretino (Rete 4) - regia P. Pingitore, Uno di Noi (RaiUno), Telethon 2002 (RaiUno), Premiata Teleditta 3 e 4 (Canale 5). Ha doppiato Tim nella serie tv Dance Academy, Matusalemme l’albero nella serie animata Mini cuccioli; Philmour nel cartoon Scaredy Squirrel, Kon in Gorjband e vari in Pucca, American Dad, Cleveland Show, oltre serie e film.
Ha lavorato nella regia di Questi 5 anni (versione ufficiale italiana di The Last Five Years); Appuntamento al buio – il musical (versione ufficiale italiana di First Date a Broadway Musical, anche traduttore); La signorina Papillon di S. Benni; Giuro! Tutta la verità… (anche autore); Ciao Amore, Ciao – Tenco e Dalida, tra musica e amore (anche autore), spettacolo vincitore dell’Italian Musical Award sezione Off.
FRANCESCA NUNZI - Ortensia
Diplomata al laboratorio di arti sceniche diretto da Gigi Proietti inizia il suo percorso proprio con lui in spettacoli come Leggero Leggero, A me gli occhi bis.
Con il gruppo dei Picari, formatosi durante il laboratorio, affronta la strada del varietà e della scrittura autoriale facendo spettacoli comici, senza scenografie, ma di grande impatto sul pubblico.
Nel frattempo fa anche spettacoli, fiction e film da sola (con Vanzina, Pompucci, Scarchilli, Pingitore ecc). Il gruppo lo abbandona nel 2000 per sposarsi e prolificare, ma continua a lavorare nel teatro, nel cinema e molta televisione. Amando la scrittura, molti dei testi teatrali che porta in scena sono suoi e uno in particolare Signorine in trans vince anche un premio. Molto amata a Roma per essersi fatta conoscere con spettacoli di successo a lunga tenitura, per i suoi divertenti e graffianti monologhi e per la sua passione per la romanità e il canto. Ha sfiorato due volte le commedie di Garinei e Giovannini e finalmente è arrivato anche questo bel regalo. Speriamo ne arrivino altri perché Francesca... se li merita!
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