Il video, tramite il linguaggio satirico, punta a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema disoccupazione.
È online il nuovo monologo di Massimo Sconci dal titolo “Io, Mangio Precario”, da lui scritto, diretto e interpretato. Il video è targato MU.SP.A.C. (Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea), una realtà che in Abruzzo è da sempre importante punto di riferimento per il sostegno di attività artistiche e creative che coinvolgono e favoriscono la collaborazione tra giovani.
“L’idea mi è venuta quel giorno in cui, preso dalla fame, nella mia condizione di attore precario avrei comunque mangiato solo scatolette di tonno per almeno due cene” spiega l'attore. “Ho pensato anche alla condizione comune dei miei coetanei. So bene come in molti siano assaliti da difficoltà economiche ben più gravi delle mie e come le vacanze estive divengano per loro un traguardo sempre più difficile da conquistare.”
Il progetto, attraverso il linguaggio della satira, propone di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulla sempre più grave mancanza di posti di lavoro per i giovani in Italia. Il video è anche un supporto ai ricercatori precari del Consiglio Nazionale delle ricerche (CNR). Quest'ultimi, uniti in un corteo funebre, hanno protestato lo scorso 17 Maggio contro i tagli ai fondi per chiedere “finanziamenti e stabilizzazione di tutto il personale degli enti di ricerca”.
Alle riprese c’è Giovanni Sfarra, regista appena diplomato in Reportage Audiovisivo presso il Centro Sperimentale di Cinematografia (sede Abruzzo). Mentre nella coda finale troviamo un piccolo cameo a sorpresa di Francois Ndayambaje, giovanissimo musicista aquilano.
“L’idea mi è venuta quel giorno in cui, preso dalla fame, nella mia condizione di attore precario avrei comunque mangiato solo scatolette di tonno per almeno due cene” spiega l'attore. “Ho pensato anche alla condizione comune dei miei coetanei. So bene come in molti siano assaliti da difficoltà economiche ben più gravi delle mie e come le vacanze estive divengano per loro un traguardo sempre più difficile da conquistare.”
Il progetto, attraverso il linguaggio della satira, propone di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulla sempre più grave mancanza di posti di lavoro per i giovani in Italia. Il video è anche un supporto ai ricercatori precari del Consiglio Nazionale delle ricerche (CNR). Quest'ultimi, uniti in un corteo funebre, hanno protestato lo scorso 17 Maggio contro i tagli ai fondi per chiedere “finanziamenti e stabilizzazione di tutto il personale degli enti di ricerca”.
Alle riprese c’è Giovanni Sfarra, regista appena diplomato in Reportage Audiovisivo presso il Centro Sperimentale di Cinematografia (sede Abruzzo). Mentre nella coda finale troviamo un piccolo cameo a sorpresa di Francois Ndayambaje, giovanissimo musicista aquilano.
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