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DISGRACED - Anteprima Nazionale per La Milanesiana



Milano 8 Luglio – La Milanesiana - Spazio Teatro NO’HMA 

PRIMA NAZIONALE

Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse / Teatro di Roma-Teatro Nazionale

DISGRACED

di Ayad Akhtar

traduzione e regia di Jacopo Gassmann

con Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana, Marouane Zotti

luci Gianni Staropoli

scene Nicolas Bovey

costumi Daniela De Blasio

assistente scenografa Nathalie Deana

coproduzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Teatro di Roma – Teatro Nazionale



Joseph Jefferson Award nel 2012 come miglior Nuovo testo

Premio Pulitzer 2013 per il Teatro

Obie Award 2013 per la Drammaturgia


L’8 luglio allo Spazio Teatro NO’HMA di Milano, nella prestigiosa cornice de La Milanesiana 2017 ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, sarà rappresentato per la prima volta in Italia Disgraced, testo di Ayad Akhtar, autore americano di origini pakistane, vincitore del Pulitzer 2013 per il teatro, tra i maggiori successi drammaturgici degli ultimi anni. La traduzione e la regia sono di Jacopo Gassmann. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro della Tosse di Genova e dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale.

Disgraced sarà in scena a Milano l’8 luglio e poi al Teatro della Tosse di Genova dal 10 al 22 ottobre 2017 mentre a Roma sul palco del Teatro India dal 6 al 18 marzo 2018.

Disgraced è una moderna tragedia greca, ambientata in una Manhattan ricca, colta e liberale. Il testo ruota intorno a temi di fortissima attualità quali le potenziali tensioni fra le fedi religiose e il mondo odierno, la difficile e pur necessaria convivenza fra le diverse identità etniche, esplorando sia le possibili aperture ma anche le ipocrisie e i pregiudizi che spesso ne conseguono e che, come è stato sottolineato dalla critica,“tuttora segretamente persistono anche nelle cerchie culturali più progressiste”. Un testo tutto contemporaneo tra i più complessi di Ayad Akhtar, autore nato in America, ma di origini pakistane, scritto tra il 2011 e il 2013, e vincitore del Pulitzer per il teatro (2013).

Amir Kapoor, avvocato finanziario, educato e cresciuto in America ma di origini pakistane, sta velocemente scalando i gradini del successo allontanandosi, però, dalle sue radici culturali. Quando lui e sua moglie Emily , una pittrice newyorchese che sta portando avanti una ricerca su temi islamici, decidono di invitare a cena il noto curatore d'arte Isaac con sua moglie Jory, quella che comincia come un'amichevole conversazione velocemente si trasforma in un acceso confronto su alcune delle più complesse questioni del dibattito politico e religioso contemporaneo. In un perfetto meccanismo drammaturgico, i rapporti umani fra i protagonisti ne verranno profondamente modificati.

Traduzione e regia sono di Jacopo Gassmann, che ha deciso di affidare i ruoli dei protagonisti a Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana e Marouane Zotti.
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Spazio Teatro NO’HMA Teresa Pomodoro

Via Andrea Orcagna, 2 - 20131 Milano

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Si consiglia di prenotare telefonando allo 02.45485085/02.26688369 oppure con mail a: nohma@nohma.it


Foto di Donato Aquaro
NOTE

Jacopo Gassmann

"Disgraced" è un testo di chiara matrice americana, soprattutto nella misura in cui ognuno dei personaggi, a suo modo, sente fortemente sia il desiderio che la pressione di doversi allineare a un certo modo di essere dettato dalle narrazioni dominanti, che spesso costringono le minoranze ad interiorizzare un senso di oppressione: “la doppia coscienza”, come diceva Du Bois, “questa particolare sensazione di guardarsi sempre attraverso gli occhi degli altri”. Ed è all'interno di questo orizzonte, così fortemente esacerbato in seguito agli eventi dell'11 Settembre, che l'autore esplora quanto profonde possano essere le contraddizioni e le difficoltà di rappresentazione di sé per chi proviene da altri retaggi culturali e sta oggi cercando una sua identità nel nuovo paese d'adozione, come Amir Kapoor, moderna figura shakespeariana.

E' l'autore stesso a fornirci un viatico al testo:“Vedo l'esperienza Americana come un qualcosa che è definito dal paradigma di rottura e rinnovamento, tipico del migrante: la rottura con il vecchio mondo, le vecchie abitudini, e il rinnovamento del sé in un luminoso ma difficile Nuovo Mondo... Noi celebriamo il rinnovamento ma non riusciamo ad elaborare la rottura. Questo fallimento indica la grande solitudine della vita americana.”

In uno scacchiere politico in perenne mutazione, sempre più soggetto a cicliche eruzioni di rabbia e irrazionalità, le identità conflittuali così palpabili in questo testo ci dimostrano quanto forte sia il disorientamento e quanto fragile possa essere la natura della tolleranza.

L'elemento che però, in ultima analisi, rende questa opera particolarmente viva (e toccante, a mio avviso) è la capacità dell'autore di porsi in ascolto di ciascuno dei suoi personaggi, avvicinandoli a noi nelle loro imperfezioni e vulnerabilità, nelle loro paure e contraddizioni. In questo modo non si può non arrivare a comprenderli, anche quando le differenze ideologiche sembrano mettere in scacco sia il loro che il nostro punto di vista.

Ayad Akhtar è un vero autore proprio nella misura in cui il suo teatro, nel chiamarci a una complessa verifica del nostro presente, non smette mai di rivelarci qualcosa di noi stessi.
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BIOGRAFIA

Jacopo Gassmann

Jacopo Gassmann è nato a Roma nel 1980. Si laurea (Bachelor of Arts) in regia cinematografica alla New York University e, in seguito, consegue un Master of the Arts in regia teatrale alla Royal Academy of dramatic arts di Londra. Durante la permanenza negli stati Uniti ha frequentato corsi di regia teatrale e cinematografica in diverse università americane (Harvard, UCLA) e ha realizzato diversi lavori (corti, video-arte) tra cui il mediometraggio About the house (2004, da un’opera di Julio Cortazar, “competizione video cineasti del presente” al Festival del film Locarno). E’ autore di documentari tra cui: La Voce a te dovuta, presentato ai festival di Locarno, Montpellier, Istanbul, Montreal, Brasilia; Il più bel gioco del mondo, presentato in Campidoglio a Roma e al Genova film festival. Nel 2005 ha curato insieme a Luca Sossella e firmato la regia teatrale dello spettacolo Il minore ovvero preferirei di no con Roberto Herlitzka, sulla vita e l'opera di Ennio Flaiano (in scena all’Auditorium Parco della musica di Roma e ripreso nel 2008). Negli anni successivi è stato responsabile delle selezioni artistiche del Festival di Palazzo Venezia (documentari sull’arte e sulla musica) e del Sole e Luna Doc Fest a Palermo (documentari sul Mediterraneo e sull’Islam), ha tradotto e adattato numerosi testi teatrali dall'inglese all'italiano ed ha collaborato come docente con il Centro Sperimentale di Regia di Milano. Tra il 2010 e il 2012 vive a Londra, dove dirige lo spettacolo Nocturnal di Juan Mayorga (presso il John Gielgud Theatre RADA di Londra) e lavora presso il dipartimento di drammaturgia del Soho Theatre. Nel 2013 firma la regia teatrale de La Pace Perpetua di Juan Mayorga (con Danilo Nigrelli, Davide Lorino, Giampiero Judica, Pippo Cangiano ed Enzo Curcurù) al Teatro Belli di Roma. Lo spettacolo è stato successivamente ripreso nel 2014 per una tournée italiana ( circuito AMAT Marche, Teatro Verdi di Padova, Elfo Puccini di Milano). Nel 2015 inaugura la rassegna Trend Nuove Frontiere della Scena Britannica, firmando la traduzione e la regia di Confirmation di Chris Thorpe con Nicola Pannelli. Lo spettacolo è stato successivamente messo in scena in diverse città italiane. Nel 2016 traduce Bull di Mike Bartlett per il Teatro Franco Parenti e cura la traduzione e regia di There has possibly been an incident di Chris Thorpe (con Francesco Bonomo, Enrico Roccaforte e Cinzia Spanò) per Trend XV . Nel 2017 dirigerà Disgraced di Ayad Akhtar, vincitore del premio Pulitzer 2013, per una coproduzione tra Teatro della Tosse e Teatro di Roma. Lo spettacolo debutterà in estate alla Milanesiana. Nell'autunno 2017 porterà in tournée una trilogia di testi di Chris Thorpe.

Jacopo Gassmann è curatore della collana di teatro contemporaneo Green Room per Luca Sossella Editore


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