DA LUNEDI’ 8 A DOMENICA 14 MAGGIO 2017
TEATRO LIBERO
VIA SAVONA, 10 - MILANO
RECORDARI
Per il Giorno della Memoria - Per il Giorno del Ricordo
Per il passato ed il presente da non dimenticare
Una drammaturgia in musica sul senso del ricordare dalla Shoah ad oggi
di e con Debora Mancini attrice
Simone Zanchini fisarmonica
Daniele Longo pianoforte
Installazioni di luce e regia audio-luci Andrea Pozzoli
Si ringrazia Francesco Frongia, per lo sguardo prezioso, l’amicizia e l’affetto sincero. Produzione: Associazione Realtà Debora Mancini
“La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace”, scrive ne I sommersi e i salvati, Primo Levi, di cui quest’anno ricorre il trentennale della morte.
Partendo da questa e da altre riflessioni: sui temi del ricordare e del memorare, sul significato delle giornate istituite dal Parlamento Italiano “della memoria – 27 gennaio ” (Gazzetta Ufficiale del 31 luglio 2000) e “del ricordo – 10 febbraio” (Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 2004), e sul valore di “recuperare la memoria” perché possano esistere un presente e un futuro diversi dal passato, Debora Mancini raccoglie documenti, testimonianze, racconti e poesie scritte da uomini e donne che hanno vissuto e, in alcuni casi, sono sopravvissuti, alla Shoah e alle stragi delle foibe.
Superato il XX secolo, detto “Il secolo dei genocidi”, il pensiero e la riflessione volgono immediatamente all’oggi, a ciò che sta ancora avvenendo, all’importanza del non–dimenticare ciò che è accaduto e che non vorremmo continui ad accadere. Una drammaturgia in musica nata per ricordare (dal lat. re-cordis) - ricondurre al cuore, alla memoria - perché come afferma Christa Wolf: “Si comprende solo ciò che si condivide”. E così, lo scambio tra parole e suoni diviene urlo musicale e riflessione intima e profonda, grazie a due musicisti straordinari che, con i loro strumenti, suonano, cantano, gridano, ridono, commuovono: Simone Zanchini alla fisarmonica, artista presente anche in molti lavori di Elena Bucci, e Daniele Longo al pianoforte dialogano con l’attrice Debora Mancini che, sincera e rispettosa, si fa voce dei testimoni, forte dell’importanza della poesia.
Perché, come si legge ne Il torto del soldato di Erri De Luca, “sono i poeti che porteranno la voce dei distrutti, oltre le mura, di là del recinto di filo spinato del tempo”. L’atto unico prende spunto da numerosi testi; di alcuni verranno letti o proiettati degli estratti: Diario di Anna Frank; Il canto del popolo yiddish messo a morte, Il torto del soldato di Erri De Luca; Auschwitz spiegato a mia figlia di Annette Wieviorka; L'erba non cresceva ad Auschwitz di Mimma Paulesu Quercioli; Le 100 Anne Frank di Roberto Malini; I sommersi e i salvati di Primo Levi; Esilio di Enzo Bettiza; Il lungo esodo: Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio di Raoul Pupo; Foibe di Gianni Oliva; leggi del Parlamento Italiano. La musica è di Daniele Longo e Simone Zanchini. Saranno eseguiti anche brani dal repertorio jazz, canzoni della tradizione popolare italiana e yiddish.
CITAZIONI e FONTI DI ISPIRAZIONE per lo spettacolo
Historia magistra vitae. Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, nuntia vetustatis. Cicerone “Conoscere il passato è un atto morale, nel senso che la stessa ignoranza è colpevole. Il fatto che fossimo giovani non ci giustifica dal non aver saputo”. Traudl Junge (che a 22 anni, nel 1942, era la segretaria di Hitler, finita la guerra, ignara di tutto, scoprirà che Sophie Scholl, una sua coetanea, ha dato la vita per diffondere la verità sullo sterminio.) Secondo l’ONU, si considerano genocidi, gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale e religioso. “I percorsi della storia, anche i più drammatici e tumultuosi, vanno prima individuati e compresi: è solo così che la conoscenza del passato si trasforma in coscienza del presente.” Giovanni Oliva da Foibe
DEBORA MANCINI
Attrice, diplomata in pianoforte e in musicologia. La sua intensa attività di autrice e ricercatrice, l'ha portata a collaborare con artisti di prestigio, poeti, compositori, scrittori, fotografi e musicisti di varia estrazione (classica, pop, rock, jazz) in reading, melologhi e spettacoli teatrali e musicali. Ha condotto le ultime quattro edizioni di Ad Alta Voce - Letture in libertà con Lella Costa, Alessandro Bergonzoni, ed ha intervistato Serena Dandini, Gianni Rigoni Stern, Vito Mancuso, Piergiorgio Odifreddi, Sergio Magrelli. Protagonista con Giorgio Albertazzi e il dj Alessio Bertallot nello spettacolo-evento “Spaesaggi” realizzato nelle Marche.
Tra le esperienze televisive figurano la conduzione di Caffè Teatro Cabaret; Love Bugs; Quasi Tg con Rocco Tanica; Scherzi a parte, Striscia la notizia. Per Radio Monte Carlo, comica nel programma quotidiano Beauty Farm.
Voce per i programmi Lampi e Notturni su Radio Lifegate
DANIELE LONGO
Pianista – tastierista diplomato in Organo Elettronico con F. Premici presso il CDMI di Ascoli Piceno, ha studiato piano jazz e composizione contemporanea con O. Wright, P. Schmeling, R. Fassi, A. Impullitti, G. Burk, R. Zegna, M. Fumo, H. Aisemberg, R. Scivales, S. Zenni e L. Bragalini.
Fra le collaborazioni musicali: Anna Oxa, Simone Zanchini, Mario Marzi, Fabrizio Consoli, Le Sorelle Marinetti, Alessandro De Gasperi, Roberto Zanisi, Adalberto Ferrari, Valerio Scrignoli, Carlo Nicita, Nelson Rodriguez Sotolongo, Kal Dos Santos. Ha inciso il cd “Brainstorm” con Blue Cacao&Vissia Trovato, e vari singoli.
Compone musica di scena per spettacoli teatrali e cortometraggi e svolge dal 1998 un’intensa attività teatrale-musicale con l’attrice Debora Mancini; ha inoltre collaborato con Pablo Scarpelli, Gabriele Cirilli e altri comici (AreaZeligCabaret) e con varie associazioni di Improvvisazione Teatrale italiane, come musicista improvvisatore e didatta.
E’ stato dimostratore dei pianoforti digitali, tastiere e synth per Yamaha Musica Europe – Italy Branch dal 2004 al 2015. E' insegnante AIGAM, e direttore musicale dell'Associazione Realtà Debora Mancini, con cui ha anche realizzato per INAF OA-Brera, il progetto “Martina Tremenda in Musica”.
SIMONE ZANCHINI, fisarmonica
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte, sfociando in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato in numerosi festival e rassegne in Italia (Clusone Jazz, Umbria Jazz, Tivoli Jazz, Time in Jazz -Berchidda, Sant’Anna Arresi, Barga Jazz, Mara Jazz, Jazz in’it -Vignola, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Siena Jazz, Rumori Mediterranei - Roccella Jonica) e nei più importanti festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Croazia, Macedonia, Spagna, Inghilterra, Norvegia, Russia, Tunisia, Libano, India, Venezuela, Giappone). Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Krunoslav Levacic, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black. Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournee in ogni parte del mondo. All'attività concertistica e di ricerca, Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull'improvvisazione. Nel Maggio 2012 viene pubblicato My Accordion's Concept (Silta Records), l'ultimo lavoro di Zanchini, un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live electronics, tentativo coraggioso di Zanchini di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosidetta riconoscibile.
TEATRO LIBERO
Orari dello spettacolo da lunedì a sabato ore 21.00 domenica ore 16.00 biglietti: da 10 a 16 euro
MARTEDI’ 9 maggio, speciale SERATA ALLIEVI. Dopo lo spettacolo gli artisti si fermeranno a parlare col pubblico. Ingresso 8 Euro per allievi scuole di teatro e 10 per gli accompagnatori.
Prima di ogni replica sono previsti interventi come riflessioni o testimonianze di Davide Romano, Pia Jarach, Fabio Lopes Nunez, Daniel Fishman. INFO: biglietteria@teatrolibero.it telefono: 02.8323126 www.teatrolibero.it Per acquisto online: https://www.teatrolibero.it/recordari
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