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OSTAGGI scritto e diretto da ANGELO LONGONI alla Sala Umberto

Viola Produzioni | Pragma Srl

MICHELA ANDREOZZI JONIS BASCIR

PIETRO GENUARDI GABRIELE PIGNOTTA


E con SILVANA BOSI


OSTAGGI

scritto e diretto da ANGELO LONGONI

Scene di Francesco Ghisu

Costumi di Margherita Longoni

OSTAGGI é un testo teatrale che denuncia già nel titolo la propria appartenenza ad un genere diventato ormai un classico nella letteratura e nel cinema.

Uomini assediati, che tengono imprigionati altri uomini e che trattano per la loro liberazione. Una formula in grado di dar vita ad una concentrazione di sentimenti estremi e a un’infinità di modalità interpretative, da quelle violente e drammatiche, dallo scavo psicologico, al paradosso comico.

In OSTAGGI si racconta una storia cruda e divertente, una metafora delle disuguaglianze sociali, economiche e razziali, un apologo sulla profonda crisi che ormai stiamo vivendo da anni.

Un uomo, che ha appena rapinato un modesto istituto bancario, tiene in ostaggio, in una panetteria, quattro persone dopo essere riuscito a fuggire a un inseguimento della polizia. L’uomo inizia una tormentata trattativa con le forze dell'ordine, in un progressivo batti e ribatti di proposte e controproposte.

La situazione è resa difficoltosa e comicamente bizzarra dalla tipologia degli ostaggi che casualmente si trovavano nel negozio al momento dell’irruzione.

Oltre al panettiere, proprietario del locale, sono presenti un'anziana pensionata dal precario stato di salute, una donna dai modi sbrigativi e anticonvenzionali che pratica il mestiere più antico del mondo e un extracomunitario.

All'interno di questa piccola comunità iniziano a sorgere contrasti, ostilità e una divertente lotta per la sopravvivenza. Il punto è rimanere in vita evitando sia un’irruzione della polizia, che le ritorsioni del loro carceriere. La storia procede attraverso colpi di scena, capovolgimenti di fronte e sorprese sia sull’identità del rapinatore, che sulla vera indole degli ostaggi. Lentamente emerge anche una straordinaria e quasi commovente solidarietà che metterà sullo stesso piano tutti quanti, sequestratore e prigionieri.

E' una commedia movimentata, con una costruzione drammaturgica caratterizzata da una comica adesione con la realtà sociale che caratterizza i tempi che viviamo. Un piccolo specchio in grado di riflettere l’anima di una comunità che, a dispetto della disgregazione che sta vivendo, ritrova un’umanità solidale e profonda.
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Dall’8 al 20 novembre 2016

SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50 Roma

Tel. 06 6794753

www.salaumberto.com

martedì, giovedì e venerdì ore 21, mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17

Prezzi da 32€ a 23€







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