TEATRO LIBERO
Dall'8 al 14 giugno 2016
TEMPORANEAMENTE TUA
un progetto di e con Greta Zamparini
regia Greta Zamparini e Federica Bognetti
coreografie Lara Guidetti
disegno luci Claudine Castay
tecnico luci e audio Monica Gorla
costumi Sasha Niova
con testi di Concita De Gregorio tratti da "Malamore" (edizioni Mondadori)
produzione Compagnia Veranda Rabbit
in collaborazione con Segnavia – Fondazione Somaschi
Temporaneamente Tua è un viaggio nella sessualità e in particolare nel mondo della prostituzione.
Perché si vende il proprio corpo? Per povertà, per costrizione? A volte per scelta? E se è per scelta, quali sono le spinte che la muovono? Forse il bisogno di sapere in numeri quanto si vale? O perché il sapersi desiderati dà una sensazione di potere? E quanto la nostra società influisce nel farci vivere il corpo come uno strumento da sfruttare piuttosto che come parte integrante del nostro essere? Siamo proprio sicuri che il “prostituirsi” sia qualcosa di così lontano da noi? Partendo da due testi di Concita De Gregorio, passando per una escort americana che fornisce le sue testimonianze attraverso un blog, e tramite contatti reali con donne vittime della tratta, uno spettacolo per riflettere sul corpo, sull'anima, sul sesso e sui rapporti. “Io faccio la puttana, non sono una puttana”.
IL PROGETTO
Temporaneamente Tua è un pretesto per riflettere sulla nostra società e per capire che cosa significa oggi vendersi e cosa se ne ricava: uno status quo, un'omologazione, un riscatto sociale, un potere in quanto donna o in quanto essere umano? Perciò siamo andate all'archetipo della dinamica do ut des: la prostituzione, come metafora di un atteggiamento culturale e sociale. Ne abbiamo quindi affrontato i 2 aspetti, quello coatto e quello di libera scelta.
La spina dorsale del testo è la fiaba “scarpette rosse”. Una fiaba nera di presa di coscienza e di consapevolezza che affiora al pensiero come un mantra, come un presentimento, come un ammonimento. Una fiaba nera che narra di dorate scorciatoie, promettenti felicità, con il tranello di abissi in agguato.
Arricchiscono il il viaggio i testi di Concita De Gregorio: due monologhi presenti nel suo libro Malamore edito da Mondadori che prendono il titolo dalle proprie protagoniste: CRISTINA e DALIA, due personaggi all'antitesi, tra scelta e costrizione. Ho poi attinto da vari blog di escort e in particolare da una escort americana per creare il personaggio della escort che viene intervistato. Il resto dei personaggi (tre) sono stati creati dalle suggestioni e dalle testimonianze da me raccolte negli incontri in strada con le donne che lavorano sul marciapiede, grazie al mio percorso di volontariato con il progetto "Segnavia" della Fondazione Somaschi, che si occupa di donne vittime della tratta.
Temporaneamente Tua parla del rapporto con l'intimità, la nostra, delle bugie che ci diciamo pur di ottenere ciò che desideriamo, delle bugie che ci dicono pur di possedere ciò che vogliono attraverso di noi. Corpi mezzi, corpi merci, persone valutate, prezzate, deprezzate, vendute, in saldo, barattate, usate, in una società “ancora convinta che la ricchezza sia il principale segno di successo”.
“Per accaparrarsi il potere basta far funzionare il corpo secondo un determinato regime di segni, ed è da vedere se il registro dei segni diffuso dalle nostre società sia meno crudele delle torture dei primitivi”. (Umberto Galimberti)
Greta Zamparini
NOTE DI REGIA
Siamo partite da una favola, sia per parlare di donne-madri, creatrici, responsabili di se stesse e della loro creatività nel mondo, sia di figli e dei fardelli che l'essere figli comporta. Quindi: “c'era una volta....” in scena una grande culla bianca, con dentro un neonato che ascolta ninne nanne e che si addormenta dopo poche battute della favola, narrata da una figura madre-balia-donna al bimbo e a se stessa. Il bambino dorme e questa coscienza sopita entrerà attraverso la protagonista/narratrice in scarpette rosse acquistate, non fatte a mano, non proprie, scorciatoia presa per fame (fisica e dell'anima) e che ci condurrà attraverso le storie delle nostre donne...
Cristina, una ragazza di 30 anni come tante, laureata in Antropologia, educata, preparata, che decide di condurre una doppia vita e comincia a prostituirsi in casa e oggi, per la prima volta, si racconta ad un giornalista. Una donna che ha scelto coscientemente la professione, che guadagna 10.000 euro al mese, che ostenta sicurezza, felicità, potere e che attraverso il suo segreto lavoro sente di curare il marcio della società, incarnato negli uomini che comprano i suoi servizi.
Le ragazze di strada, le donne della tratta, per lo più straniere, che offrono pillole delle loro vite, frammenti, sedie su cui vorrebbero almeno sedersi e che i vecchietti rubano per far sì che quelle donnacce non possano sostare comodamente sulla strada di casa “loro”. La spazzatura, loro compagna di statali trafficate e fredde; brevi racconti, grandi bugie per resistere.
La escort affascinante, intrigante, esperta, che coscientemente usa il buono e il cattivo di questa società a proprio vantaggio avendo appreso e spiegando l'arte della seduzione.
E Dalia, la genesi della tratta, la bambina che è a casa sua, al caldo degli affetti, nonostante la povertà in cui riversa la famiglia, e che dalla nonna, per necessità, viene venduta ai migliori offerenti: una coperta a fiori tanto calda che sbiadirà irrimediabilmente ai suoi dodici anni e che riuscirà a rivedere solo per effetto di una violenta e ferrea volontà di cambiare le cose.
"Solo il distacco volontario dalle scarpette rosse, infatti, può aprire la strada al cambiamento."
Temporaneamente Tua è un viaggio nella sessualità e in particolare nel mondo della prostituzione.
Perché si vende il proprio corpo? Per povertà, per costrizione? A volte per scelta? E se è per scelta, quali sono le spinte che la muovono? Forse il bisogno di sapere in numeri quanto si vale? O perché il sapersi desiderati dà una sensazione di potere? E quanto la nostra società influisce nel farci vivere il corpo come uno strumento da sfruttare piuttosto che come parte integrante del nostro essere? Siamo proprio sicuri che il “prostituirsi” sia qualcosa di così lontano da noi? Partendo da due testi di Concita De Gregorio, passando per una escort americana che fornisce le sue testimonianze attraverso un blog, e tramite contatti reali con donne vittime della tratta, uno spettacolo per riflettere sul corpo, sull'anima, sul sesso e sui rapporti. “Io faccio la puttana, non sono una puttana”.
IL PROGETTO
Temporaneamente Tua è un pretesto per riflettere sulla nostra società e per capire che cosa significa oggi vendersi e cosa se ne ricava: uno status quo, un'omologazione, un riscatto sociale, un potere in quanto donna o in quanto essere umano? Perciò siamo andate all'archetipo della dinamica do ut des: la prostituzione, come metafora di un atteggiamento culturale e sociale. Ne abbiamo quindi affrontato i 2 aspetti, quello coatto e quello di libera scelta.
La spina dorsale del testo è la fiaba “scarpette rosse”. Una fiaba nera di presa di coscienza e di consapevolezza che affiora al pensiero come un mantra, come un presentimento, come un ammonimento. Una fiaba nera che narra di dorate scorciatoie, promettenti felicità, con il tranello di abissi in agguato.
Arricchiscono il il viaggio i testi di Concita De Gregorio: due monologhi presenti nel suo libro Malamore edito da Mondadori che prendono il titolo dalle proprie protagoniste: CRISTINA e DALIA, due personaggi all'antitesi, tra scelta e costrizione. Ho poi attinto da vari blog di escort e in particolare da una escort americana per creare il personaggio della escort che viene intervistato. Il resto dei personaggi (tre) sono stati creati dalle suggestioni e dalle testimonianze da me raccolte negli incontri in strada con le donne che lavorano sul marciapiede, grazie al mio percorso di volontariato con il progetto "Segnavia" della Fondazione Somaschi, che si occupa di donne vittime della tratta.
Temporaneamente Tua parla del rapporto con l'intimità, la nostra, delle bugie che ci diciamo pur di ottenere ciò che desideriamo, delle bugie che ci dicono pur di possedere ciò che vogliono attraverso di noi. Corpi mezzi, corpi merci, persone valutate, prezzate, deprezzate, vendute, in saldo, barattate, usate, in una società “ancora convinta che la ricchezza sia il principale segno di successo”.
“Per accaparrarsi il potere basta far funzionare il corpo secondo un determinato regime di segni, ed è da vedere se il registro dei segni diffuso dalle nostre società sia meno crudele delle torture dei primitivi”. (Umberto Galimberti)
Greta Zamparini
NOTE DI REGIA
Siamo partite da una favola, sia per parlare di donne-madri, creatrici, responsabili di se stesse e della loro creatività nel mondo, sia di figli e dei fardelli che l'essere figli comporta. Quindi: “c'era una volta....” in scena una grande culla bianca, con dentro un neonato che ascolta ninne nanne e che si addormenta dopo poche battute della favola, narrata da una figura madre-balia-donna al bimbo e a se stessa. Il bambino dorme e questa coscienza sopita entrerà attraverso la protagonista/narratrice in scarpette rosse acquistate, non fatte a mano, non proprie, scorciatoia presa per fame (fisica e dell'anima) e che ci condurrà attraverso le storie delle nostre donne...
Cristina, una ragazza di 30 anni come tante, laureata in Antropologia, educata, preparata, che decide di condurre una doppia vita e comincia a prostituirsi in casa e oggi, per la prima volta, si racconta ad un giornalista. Una donna che ha scelto coscientemente la professione, che guadagna 10.000 euro al mese, che ostenta sicurezza, felicità, potere e che attraverso il suo segreto lavoro sente di curare il marcio della società, incarnato negli uomini che comprano i suoi servizi.
Le ragazze di strada, le donne della tratta, per lo più straniere, che offrono pillole delle loro vite, frammenti, sedie su cui vorrebbero almeno sedersi e che i vecchietti rubano per far sì che quelle donnacce non possano sostare comodamente sulla strada di casa “loro”. La spazzatura, loro compagna di statali trafficate e fredde; brevi racconti, grandi bugie per resistere.
La escort affascinante, intrigante, esperta, che coscientemente usa il buono e il cattivo di questa società a proprio vantaggio avendo appreso e spiegando l'arte della seduzione.
E Dalia, la genesi della tratta, la bambina che è a casa sua, al caldo degli affetti, nonostante la povertà in cui riversa la famiglia, e che dalla nonna, per necessità, viene venduta ai migliori offerenti: una coperta a fiori tanto calda che sbiadirà irrimediabilmente ai suoi dodici anni e che riuscirà a rivedere solo per effetto di una violenta e ferrea volontà di cambiare le cose.
"Solo il distacco volontario dalle scarpette rosse, infatti, può aprire la strada al cambiamento."
Greta Zamparini
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Teatro Libero
Via Savona, 10 – Milano
BIGLIETTERIA
PREZZI BIGLIETTI
Intero € 21,00
Ridotto under26 e over60 € 15,00
Studenti universitari con tesserino € 10,00
Prevendita € 1,50
Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10,00
(prime rappresentazioni € 3,00)
ORARIO SPETTACOLI
Da lunedì a sabato ore 21.00
Domenica ore 16.00
ORARI BIGLIETTERIA
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:
Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato dalle 19.00 alle 21.30
Domenica dalle 14.00 alle 16.30
CONTATTI
02 8323126
biglietteria@teatrolibero.it
ACQUISTI ONLINE
www.teatrolibero.it
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Teatro Libero
Via Savona, 10 – Milano
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PREZZI BIGLIETTI
Intero € 21,00
Ridotto under26 e over60 € 15,00
Studenti universitari con tesserino € 10,00
Prevendita € 1,50
Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10,00
(prime rappresentazioni € 3,00)
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Da lunedì a sabato ore 21.00
Domenica ore 16.00
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Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
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Sabato dalle 19.00 alle 21.30
Domenica dalle 14.00 alle 16.30
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