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Una donna sola - In memoria di Franca Rame

Una donna sola

In memoria di Franca Rame




Quello che vorrei continuare a dire alle donne, anche dopo la mia morte, è di non perdere mai il rispetto di se stesse, di avere dignità. Sempre
(Franca Rame)

Dal 21 al 24 aprile, a partire dalle ore 21 e domenica 24 alle ore 17 e alle 21, il Teatro Kopó presenta Una donna sola di Franca Rame, con in scena Francesca Epifani, per la regia di Simona Epifani, disegno luci Paolo Filipponi, Produzioni Teatro Kopó (PTK).
Al centro della scena c’è Maria, una donna sola la cui esistenza si svolge all’interno di una casa dalle pareti azzurre, gialle e rosa, quegli stessi colori tenui e rilassati utilizzati nelle pubblicità di prodotti domestici. La vita della protagonista, interpretata magistralmente da Francesca Epifani, assomiglia infatti ad una reclame della casalinga perfetta, circondata dai migliori elettrodomestici. 

A regalarglieli è il marito, Alfredo, un uomo che “non le fa mancare nulla”. Grazie alle chiacchiere con una vicina, la donna riesce a raccontare il suo profondo disagio e la prostrazione in cui proprio quella situazione familiare, apparentemente perfetta, l’hanno fatta precipitare. Gli elettrodomestici all’ultima moda sono soltanto oggetti che la rendono oggetto, adoperata tutte le sere da un marito dispotico e incurante di darle piacere. Quella casa da bambola è in realtà una prigione e lei non può far altro che destreggiarsi con fatica tra le faccende domestiche, la cura dei figli, le telefonate di controllo del coniuge geloso e quelle di uno stalker anonimo, le attenzione del cognato invalido ed erotomane. Maria ha cercato una via di fuga, prima in una relazione extraconiugale con un giovane che si rivelerà un uomo come gli altri, deludendola, e poi in un tragico tentativo di suicidio sventato in extremis proprio da Alfredo. Per lei non sembra esserci dunque scampo ed è in un crescendo di allegra disperazione che la donna deciderà di compiere un ultimo gesto estremo di rivolta contro il suo carceriere. Lo spettacolo corre via come il vento, non vi è mai il tempo di respirare e l’azzurro, il rosa e il giallino lasciano spazio ad altri colori ... fino al Buio. Sono trascorsi quasi quarant’anni da quando Dario Fo e Franca Rame scrissero Una donna sola, eppure la pièce è ancora attualissima. Anche se oggi molte più donne studiano e lavorano, la strada da percorrere verso la piena parità di genere è ancora lunga, come ci raccontano i dati sul femminicidio, quelli sulle diseguaglianze e sulla disoccupazione, la persistenza di stereotipi sessisti nella pubblicità. Uno tra i meriti più importanti della rilettura proposta dalla PTK è rendere attuale e fruibile un testo divertente e amaro sulle donne, sugli uomini e sulla famiglia.

Francesca Epifani, attrice e direttore artistico del Kopó, è salita sul palcoscenico che aveva tre anni e da quel momento non ne è più scesa. Nel 2005, a soli 18 anni, è già vincitrice della borsa di studio Gianni Agus del Premio Hystrio alla Vocazione. Dopo due anni si diploma alla scuola di Enzo Garinei “Le Ribalte”. Nel frattempo si laurea alla Sapienza in “Arti e Scienze dello Spettacolo” e consegue un Master in “Teatro nel sociale e Drammaterapia”. Da sempre è appassionata ai meccanismi che legano il pubblico alla platea.

Simona Epifani, regista, si dedica al teatro fin da piccola. Unisce alla sua grande passione lo studio della tecnica recitativa nella Scuola Di Musical "Fabbrica di Stelle" di Brindisi con Jenny Ribezzo e con il Mº Rino Cassano. In questi anni studia anche canto, dizione e danza. Diplomata all’'Accademia Internazionale di Teatro, ha approfondito i suoi studi con Silvia Marcotullio, Fiammetta Bianconi, Marco Paciotti, Patrizia La Fonte, Emmanuel Gallot Lavalée e Daniele Nuccetelli.


Teatro Kopó

Via Vestricio Spurinna, 47/49

00175 Roma

Metro A Numidio Quadrato

Tel.: (06) 45650052



Website: www.teatrokopo.it

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