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AMMAZZA CHE...COPPIA! - Al Teatro L'Aura

Giulio Neglia presenta
una produzione SALENZIA
con la collaborazione di: DUEL Associazione Culturale e Andromeda Film
AMMAZZA CHE...COPPIA!

TEATRO L'AURA

Regia: Giulio Cancelli

Con Giulio Neglia, Giulio Cancelli e Danila Stalteri


DAL 4 AL 14 FEBBRAIO
(dal giovedì alla domenica)


Ammazza che.. coppia! È questo il titolo del prossimo spettacolo in scena dal 4 al 14 febbraio al Teatro L'Aura di Roma. Giulio Cancelli, che dirige lo spettacolo, è in scena con Giulio Neglia e Danila Stalteri.

Una camera d’albergo, una donna sposata, un dentista eccentrico e seduttore, il marito della donna alquanto annoiata dal suo matrimonio sono gli ingredienti di questa esilarante commedia.

Lei decide di liberarsi di suo marito e, con la complicità del suo amante, attira l’uomo con un inganno nella stanza d’albergo. Dopo aver rivelato la loro relazione e proposto senza successo il divorzio, decide di ucciderlo. L'unico problema è che non sa da dove cominciare. Sarà la stessa “vittima” a dover dare una mano ai “carnefici” perché portino a compimento il loro progetto.
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AMMAZZA CHE.. COPPIA!

Con Giulio Neglia, Giulio Cancelli e Danila Stalteri

regia: Giulio Cancelli

Organizzazione: Federico Di Gioia

Direttore Di Scena: Marzia Meddi

Assistente Alla Regia:Marco Patania

Luci:Claudio Kulja

Sonorizzazzione: Nino Vergari

Scena: Alessio Donno

Realizzazione Grafica: Livia Di Gioia

Foto E Riprese Di Scena:Lorenzo Manisco

Teatro L'aura

vicolo di Pietra Papa, 64

dal 4 al 14 febbraio

(solo dal giovedì alla domenica)

dal giovedì al sabato alle ore 21.00 domenica alle ore 18.00

Biglietti Intero 13.00 + 2.00 (tessera associativa)

Ridotto 10.00 + 2.00 (tessera associativa)

Info e prenotazioni 0683777148 oppure nuovoteatrolaura@gmail.com

Info e prenotazioni 0683777148 oppure nuovoteatrolaura@gmail.com


Note di regia

L’idea dello spettacolo nasce da una collaborazione tra me e la produzione “Salenzia”, nella persona di Giulio Neglia. Abbiamo cercato subito un testo che potesse dare un cambiamento di stile alla “Salenzia Teatro”, un testo che potesse andar bene per teatri e piazze e grazie al quale il pubblico potesse divertirsi guardando qualcosa di diverso dal solito teatro comico.

Nasce così il nuovo spettacolo targato “Salenzia”: “Ammazza che…coppia”. Il meccanismo è quello dell’avanspettacolo, l’intreccio, lui, lei l’altro, personaggi molto caratterizzati. Ingegno, Tradimento, cospirazioni, situazioni paradossali, divertimento assicurato. Sono questi i temi che mi hanno fatto amare fin da subito questa pièce teatrale tanto da volerne fare il nuovo spettacolo di punta dell’Associazione Culturale “SALENZIA”.

Dopo “La cena dei Cretini” l’associazione torna con “Camere con crimini”, una commedia che, a mio avviso, incarna perfettamente, in modo ironico, le dinamiche fondamentali di un trio amoroso.

Cosa potrebbe accadere se un uomo, amante di una donna sposata, andasse a letto con la propria segretaria? E se il marito di questa donna scoprisse tutto? E se la donna avesse un terzo uomo per sfuggire alle delusioni degli altri due? E se questi due uomini scoprissero l’ennesima relazione della donna? Tutte queste dinamiche offrono occasioni comiche eccezionali, battute surreali e continuo scambio dei ruoli e di stati d’animo; da tradito a carnefice, da amante a vittima, da idolo a desiderato defunto. Nessuno dei tre personaggi riesce a dichiarare una propria singolarità ma il corso degli eventi li porta a scoprire, paradossalmente, proprio grazie agli improbabili tentati crimini, la verità di uno stato d’interdipendenza del loro triangolo.

Il continuo gioco delle parti, dai toni noir e dai risvolti grotteschi, tradisce senza dubbio un chiaro intento umoristico e d’evasione, ma nel contempo offre numerosi spunti di critica sociale e di approfondimento psicologico, grazie soprattutto alla rapida, continua metamorfosi dei personaggi.

La commedia, grazie ai suoi imprevisti, colpi di scena, giochi di regia e suspance, cattura e diverte lo spettatore fino all’epilogo. Tutti personaggi estremamente divertenti da cui ho cercato di tirare fuori soprattutto il lato umano e insicuro di ognuno di loro. Ho tentato di attualizzare il testo trasportandolo ai giorni nostri. Ho inserito nell’opera precisi connotati di recitazione e di scena, che valorizzano la lingua e la cultura autoctona, usando un linguaggio colloquiale e verosimile per dare ancora più importanza alla maestria degli stessi attori, a discapito della scena resa “minimale”, essenziale, semplicemente funzionale ma che da’ con precisione la sensazione di trovarsi in una stanza d’albergo quasi fosse un appartamento dell’alta borghesia. Come nella tradizione “Salenzia”, “Ammazza che…coppia”, darà un grande incentivo all’immaginazione del pubblico che tra risate e mutamenti d’umore, verrà scosso da riflessioni e pareri sui quali discutere alla fine della stessa performance.

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