Sabato 14 novembre, alle ore 22.00, all’Arizona 2000 (Via Natale Battaglia, 14 - Milano - ingresso 10 euro con consumazione), NINA MADÙ e le Reliquie Commestibili, in occasione della festa di chiusura del DANAE Festival, presenta dal vivo il suo nuovo disco OCTOPUSSA, con la straordinaria partecipazione delle performer NINA’S DRAG QUEENS. A seguire dj set di ZINGARO (Marlon Brandon – Toilet Club)
NINA MADÙ e le Reliquie Commestibili presenta Octopussa, il suo nuovo disco, indispensabile per escursioni nei bassi fondali cittadini. Sul viscido dorso di OCTOPUSSA, orgogliosissima piovra dotata di tre cuori e la capacità di cambiare colore molto velocemente, insieme a Nina Madù, troviamo il Bullo Psicologico (alias Ulisse Garnerone - ? )e l’Abietto Infame (alias Fabio Marconi - ?).
In questo secondo tentacolare capitolo, la rock band continua il racconto del precedente disco Hirundo con un sound paragonabile a un Frankenstein musicale fatto di elettronica, surf rock, balera, doowop, qualche incursione nell’elettronica pesante e nell’industrial ed altra materia sonora non identificata.
Conosciamo meglio Nina Madù, ovvero Camilla Barbarito in questa intervista.
Ciao Camilla, come prima domanda, per conoscerti meglio, vorrei chiederti: com'è nata la tua passione per il canto e quando hai capito che questa sarebbe stata la tua strada giusta?Fin dalla più tenera età, dalla scuola e dall'ambiente familiare tutti quanti mi hanno sempre incoraggiato sulla strada creativa. Sembrava evidente a tutti che le mie qualità fossero in quella direzione. Con il canto è iniziata in una cantina con alcuni amici da adolescente, la classica garage band…facevamo cover di Jimi hendrix e dei Beatles! Ero timidissima ma me la cavavo bene senza aver mai studiato..
Hai iniziato a studiare canto lirico e jazz per poi approfondire anche il canto popolare ed etnico girando il mondo con tanti concerti. Cosa ti affascina di questi generi musicali e, se dovessi scegliere, quale senti più vicino a te?
La formazione che ho avuto è estremamente anomala ma anche ricca: il canto lirico mi è servito per la tecnica, dopodiché ho sempre ascoltato molti generi di musica diversi, sempre esplorando… Ma il più grande amore rimangono le sonorità tradizionali (di tutto il mondo) con la loro forza. Questo gennaio tornerò in Africa nera finalmente dopo molti anni, vado a nutrirmi oltre che per alcuni concerti.
Nell'ambito teatrale ti sei formata alla Scuola del Teatro del Sole di Milano e hai fondato la compagnia “I vicini di Peppino”, sostenuta dal Teatro Stabile di Torino. Hai partecipato come attrice al Festival Theatre de Realitè di Bamako al Festival di Teatro di Essaouira in Marocco e sei stata anche regista di GIUDITTA,1°Premio Scenario Infanzia 2008, e di PINO finalista Premio Scenario 2009. Se dovessi scegliere: Camilla regista o attrice?
Sinceramente l'unica definizione in cui mi riconosco è quella di cantante, perché come tale ho lavorato con molti ensemble diversi E lì sento di avere un mestiere. Ma è anche vero che la definizione di cantante è molto limitante rispetto a altre cose che ho avuto la fortuna di fare.
In definitiva credo che oggi siano un po' obsolete e queste etichette per alcuni artisti, in cerca come me di un' autorialità ma anche trasversalità attraverso i tanti linguaggi..
Nel 2013 nasce il progetto “Nina Madù e le Reliquie Commestibili” che fonde teatro e musica in una veste molto particolare. Raccontaci di cosa si tratta.
La Madù è un personaggio che ho creato, ed è la voce delle reliquie commestibili, una rock band surreal demenziale Che racconta la società sotto una luce grottesca e molto ironica. Attorno a lei la putiferio family, una rete di artisti e performer milanesi che condividono la passione per l'eccentrico e il non conforme…
Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di fare un road movie di Nina Madù, In cui Lei percorre le tappe di un viaggio tra personaggi E situazioni assurde
E l'altro sarebbe quello di creare un caffè concerto a Milano fertile di atmosfere dense…
Grazie Camilla!
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