dal 5 al 14 giugno 2015
MILANO – TEATRO OUT/OFFIL BOSCO
di David Mamet
traduzione di Rossella Bernasconi
con Elena Arvigo e Antonio Zavatteri
regia Elena Arvigo
produzione Bam Teatro
Dal 5 giugno al Teatro Out/Off di Milano sarà in scena Il bosco, di David Mamet. Protagonisti due grandi attori: Antonio Zavatteri ed Elena Arvigo, che firma anche la regia dello spettacolo.
Un bosco, una casa, un lago, un uomo e una donna, sono questi gli ingredienti del dramma, scritto da Mamet nel 1977, ma già un classico del teatro.
Nick e Ruth decidono di passare il fine settimana fuori città, in una casa immersa nel bosco. Qui i due protagonisti, lontani da tutto e da tutti, spingono la loro relazione fino al punto di rottura e il bosco diventa il luogo dove proiettano paure e desideri, dove l’ordinario lascia spazio alla fiaba.
Arriveremo ad essere liberi e finalmente capaci di amare?
Questo è l’interrogativo che percorre lo spettacolo. I due protagonisti parlano, si scontrano, raccontano di fantasmi e ricordi, arrivando alla violenza, fisica e verbale. La cornice simbolica di questo percorso a due è il bosco, luogo magico in cui i desideri e le paure prendono il sopravvento sulla razionalità.
La posta in gioco naturalmente non è sono l’amore romantico, i due personaggi devono trovare il coraggio di attraversare “la notte dei boschi” e finalmente vivere, senza che la paura intralci il loro cammino.
NOTE DI REGIA
Nel corso di un tramonto, di una notte e di una mattina Il bosco tratteggia una storia d’amore fatta di desideri e paure, e sviluppa un rapporto fatto di apparenti banalità, ma soprattutto poetici misteri costruiti con introspezioni, silenzi, omissioni. Il bosco è il palcoscenico immaginario in cui Ruth e Nick proiettano i loro desideri e le loro paure. Ogni cosa perde la sua quotidianità, l’ordinario lascia spazio alla fiaba per dare vita ad una rappresentazione, ad una mimesi del reale. In questo tempo e in questo luogo si rivela l’anatomia del rapporto e si svelano i personaggi.
Ruth e Nick si rivelano attraverso un linguaggio in cui le parole sono oggetti reali, tridimensionali. La storia racconta coerentemente se stessa, ma anche ‘altro’. Questa ambivalenza non è mai ostentata, anzi, è iscritta come un codice, avvertibile, ma nascosto nella struttura poetica del linguaggio. La conversazione, solo apparentemente banale, è trasformata dall’uso del free verse, dal ritmo, dall’associazione lirica delle parole e diventa testo poetico, ricordando le lunghe mondane conversazioni davanti al samovar nei salotti di Checov. I discorsi prendono il posto della sostanza delle cose che questi personaggi non possono o non vogliono affrontare direttamente.
Nonostante i personaggi facciano di tutto per trattenerla, la verità affiora e saranno proprio le parole, usate e abusate, a tradire i personaggi e a svelarne le più intime verità. It's only words...unless they're true, come dice Mamet.
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ELENA ARVIGO, interprete intensa e poliedrica, divisa da sempre tra teatro, cinema e televisione torna alla regia teatrale dopo il recente successo milanese di Maternity Blues (from Medea) di Grazia Verasani e quello romano ottenuto con Donna non rieducabile – memoradum teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini del quale ha realizzato una nuova ed interessante messa in scena .Importante e fortunata anche la sua rappresentazione di 4.48 Psychosis di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani.
Conosciuta per i suoi numerosi ruoli femminili nel teatro indipendente ma anche in produzioni stabili, Elena Arvigo, allieva di Giorgio Strehler, è stata diretta a teatro tra gli altri da Valerio Binasco, Eimuntas Nekrosious, Jacques Lassalle, Luca Zingaretti e Alvis Hermanis Roberto Rustioni (Being Norwegian) e al cinema da Paolo Virzì, Peter Greenway, Ryan Marphy (Eat, Pray, Love) e Vittorio Moroni. In televisione è stata protagonista della Piovra 10 e ha partecipato a numerosi film tv storici, tra i quali ricordiamo Perlasca, Marcinelle, Sotto il cielo di Roma, la serie americana Mental girata tra la Colombia e Los Angeles e quella tedesca In der Mitte eines Lebens.
Elena recita in inglese, francese e tedesco.
Curriculum completo al link http://it.wikipedia.org/wiki/Elena_Arvigo.
ANTONIO ZAVATTERI studia recitazione alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Lavora come attore con vari teatri nazionali diretto da registi quali Benno Besson, Alfredo Arias, Marco Sciaccaluga, Andrea De Rosa, Luca Ronconi, Matthias Langhoff. Nel 2002 costituisce con Albert Giusta la sua attuale Compagnia Gank. Inizia qui l’attività da regista mettendo in scena vari spettacoli tra cui la Bottega del Caffè, Don Giovanni, Dealer’s Choice di Patrick Marber. Fa parte inoltre di una delle più importanti compagnie italiane di ricerca, la Popular Shakespeare Kompany diretta da Valerio Binasco, con cui realizza Romeo e Giulietta insieme a Riccardo Scamarcio e La Tempesta di W. Shakespeare. Negli ultimi anni ha iniziato anche a lavorare in televisione lavorando in 1992 di Giuseppe Gagliardi, in Gomorra – la serie di Stefano Sollima; e cinematografica con Gabriele Muccino (Baciami Ancora), Francesca Comencini (Un Giorno Speciale), Maria Sole Tognazzi (Io e Lei), Ben Stiller (Zoolander 2) e in Mia Madre, l’ultimo film di Nanni Moretti. Prossimamente prenderà parte alla nuova produzione Rai Non Uccidere di Giuseppe Gagliardi e alla versione italiana di Parenthood di Lucio Pellegrini.
DAVID MAMET, scrittore, regista e sceneggiatore, racconta con sguardo lucido e feroce il lato violento e ironico degli Stati Uniti, attraverso un linguaggio tagliente e iperrealista.
Ha vinto il premio Pulitzer nel 1984 per l’opera teatrale Glengarry Glen Ross, adattato dallo stesso Mamet per il film Americani, diretto da James Foley.
Nominato due volte agli Oscar: nel 1983 per la sceneggiatura de Il verdetto e poi nel 1998 per la sceneggiatura di Sesso & potere. Scrittore di capolavori che hanno fatto la storia del cinema internazionale, citiamo almeno Il postino suona sempre due volte e Gli intoccabili.
La produzione indipendente BAM TEATRO nasce nel 2007. Produce, coproduce, traduce, mette in scena e distribuisce spettacoli preferibilmente tratti da testi inediti o mai rappresentati in Italia, di autori contemporanei. www.bamteatro.com
IL BOSCO - CREDITI
di David Mamet
traduzione di Rossella Bernasconi
con Elena Arvigo e Antonio Zavatteri
scene Valentina Calvani
luci Andrea Basti
regia Elena Arvigo
INFO E PRENOTAZIONI
Intero 18 Euro - costo prevendita e prenotazione 1,50/1,00 Euro
Riduzione 12 Euro under 25 ; 9 Euro over 65 Convenzione con il Comune di Milano
Orari spettacoli da martedì a venerdì ore 20.45; sabato ore 19.30; domenica ore 16.00
trasporti pubblici tram 12-14 bus 78 Accesso disabili con aiuto
Teatro Out Off 20155 Milano via Mac Mahon 16, Uffici via Principe Eugenio 22 telefono 02.34532140
Fax 02.34532105 info@teatrooutoff.it; www.teatrooutoff.it
Un bosco, una casa, un lago, un uomo e una donna, sono questi gli ingredienti del dramma, scritto da Mamet nel 1977, ma già un classico del teatro.
Nick e Ruth decidono di passare il fine settimana fuori città, in una casa immersa nel bosco. Qui i due protagonisti, lontani da tutto e da tutti, spingono la loro relazione fino al punto di rottura e il bosco diventa il luogo dove proiettano paure e desideri, dove l’ordinario lascia spazio alla fiaba.
Arriveremo ad essere liberi e finalmente capaci di amare?
Questo è l’interrogativo che percorre lo spettacolo. I due protagonisti parlano, si scontrano, raccontano di fantasmi e ricordi, arrivando alla violenza, fisica e verbale. La cornice simbolica di questo percorso a due è il bosco, luogo magico in cui i desideri e le paure prendono il sopravvento sulla razionalità.
La posta in gioco naturalmente non è sono l’amore romantico, i due personaggi devono trovare il coraggio di attraversare “la notte dei boschi” e finalmente vivere, senza che la paura intralci il loro cammino.
NOTE DI REGIA
Nel corso di un tramonto, di una notte e di una mattina Il bosco tratteggia una storia d’amore fatta di desideri e paure, e sviluppa un rapporto fatto di apparenti banalità, ma soprattutto poetici misteri costruiti con introspezioni, silenzi, omissioni. Il bosco è il palcoscenico immaginario in cui Ruth e Nick proiettano i loro desideri e le loro paure. Ogni cosa perde la sua quotidianità, l’ordinario lascia spazio alla fiaba per dare vita ad una rappresentazione, ad una mimesi del reale. In questo tempo e in questo luogo si rivela l’anatomia del rapporto e si svelano i personaggi.
Ruth e Nick si rivelano attraverso un linguaggio in cui le parole sono oggetti reali, tridimensionali. La storia racconta coerentemente se stessa, ma anche ‘altro’. Questa ambivalenza non è mai ostentata, anzi, è iscritta come un codice, avvertibile, ma nascosto nella struttura poetica del linguaggio. La conversazione, solo apparentemente banale, è trasformata dall’uso del free verse, dal ritmo, dall’associazione lirica delle parole e diventa testo poetico, ricordando le lunghe mondane conversazioni davanti al samovar nei salotti di Checov. I discorsi prendono il posto della sostanza delle cose che questi personaggi non possono o non vogliono affrontare direttamente.
Nonostante i personaggi facciano di tutto per trattenerla, la verità affiora e saranno proprio le parole, usate e abusate, a tradire i personaggi e a svelarne le più intime verità. It's only words...unless they're true, come dice Mamet.
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ELENA ARVIGO, interprete intensa e poliedrica, divisa da sempre tra teatro, cinema e televisione torna alla regia teatrale dopo il recente successo milanese di Maternity Blues (from Medea) di Grazia Verasani e quello romano ottenuto con Donna non rieducabile – memoradum teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini del quale ha realizzato una nuova ed interessante messa in scena .Importante e fortunata anche la sua rappresentazione di 4.48 Psychosis di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani.
Conosciuta per i suoi numerosi ruoli femminili nel teatro indipendente ma anche in produzioni stabili, Elena Arvigo, allieva di Giorgio Strehler, è stata diretta a teatro tra gli altri da Valerio Binasco, Eimuntas Nekrosious, Jacques Lassalle, Luca Zingaretti e Alvis Hermanis Roberto Rustioni (Being Norwegian) e al cinema da Paolo Virzì, Peter Greenway, Ryan Marphy (Eat, Pray, Love) e Vittorio Moroni. In televisione è stata protagonista della Piovra 10 e ha partecipato a numerosi film tv storici, tra i quali ricordiamo Perlasca, Marcinelle, Sotto il cielo di Roma, la serie americana Mental girata tra la Colombia e Los Angeles e quella tedesca In der Mitte eines Lebens.
Elena recita in inglese, francese e tedesco.
Curriculum completo al link http://it.wikipedia.org/wiki/Elena_Arvigo.
ANTONIO ZAVATTERI studia recitazione alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Lavora come attore con vari teatri nazionali diretto da registi quali Benno Besson, Alfredo Arias, Marco Sciaccaluga, Andrea De Rosa, Luca Ronconi, Matthias Langhoff. Nel 2002 costituisce con Albert Giusta la sua attuale Compagnia Gank. Inizia qui l’attività da regista mettendo in scena vari spettacoli tra cui la Bottega del Caffè, Don Giovanni, Dealer’s Choice di Patrick Marber. Fa parte inoltre di una delle più importanti compagnie italiane di ricerca, la Popular Shakespeare Kompany diretta da Valerio Binasco, con cui realizza Romeo e Giulietta insieme a Riccardo Scamarcio e La Tempesta di W. Shakespeare. Negli ultimi anni ha iniziato anche a lavorare in televisione lavorando in 1992 di Giuseppe Gagliardi, in Gomorra – la serie di Stefano Sollima; e cinematografica con Gabriele Muccino (Baciami Ancora), Francesca Comencini (Un Giorno Speciale), Maria Sole Tognazzi (Io e Lei), Ben Stiller (Zoolander 2) e in Mia Madre, l’ultimo film di Nanni Moretti. Prossimamente prenderà parte alla nuova produzione Rai Non Uccidere di Giuseppe Gagliardi e alla versione italiana di Parenthood di Lucio Pellegrini.
DAVID MAMET, scrittore, regista e sceneggiatore, racconta con sguardo lucido e feroce il lato violento e ironico degli Stati Uniti, attraverso un linguaggio tagliente e iperrealista.
Ha vinto il premio Pulitzer nel 1984 per l’opera teatrale Glengarry Glen Ross, adattato dallo stesso Mamet per il film Americani, diretto da James Foley.
Nominato due volte agli Oscar: nel 1983 per la sceneggiatura de Il verdetto e poi nel 1998 per la sceneggiatura di Sesso & potere. Scrittore di capolavori che hanno fatto la storia del cinema internazionale, citiamo almeno Il postino suona sempre due volte e Gli intoccabili.
La produzione indipendente BAM TEATRO nasce nel 2007. Produce, coproduce, traduce, mette in scena e distribuisce spettacoli preferibilmente tratti da testi inediti o mai rappresentati in Italia, di autori contemporanei. www.bamteatro.com
IL BOSCO - CREDITI
di David Mamet
traduzione di Rossella Bernasconi
con Elena Arvigo e Antonio Zavatteri
scene Valentina Calvani
luci Andrea Basti
regia Elena Arvigo
INFO E PRENOTAZIONI
Intero 18 Euro - costo prevendita e prenotazione 1,50/1,00 Euro
Riduzione 12 Euro under 25 ; 9 Euro over 65 Convenzione con il Comune di Milano
Orari spettacoli da martedì a venerdì ore 20.45; sabato ore 19.30; domenica ore 16.00
trasporti pubblici tram 12-14 bus 78 Accesso disabili con aiuto
Teatro Out Off 20155 Milano via Mac Mahon 16, Uffici via Principe Eugenio 22 telefono 02.34532140
Fax 02.34532105 info@teatrooutoff.it; www.teatrooutoff.it
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