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Seminario di tecnica attoriale con Silvano Torrieri: dalla commedia dell' arte al musical.

Prometheus Events, giovane associazione culturale impegnata in ambito teatrale, lancia un nuovissimo stage sul mercato della formazione attoriale in Italia:
LA MASCHERA NELL’OMBRA, un seminario esclusivo tenuto da Silvano Torrieri (tra gli altri: Flashdance, Mamma Mia, A qualcuno piace caldo) con l'assistenza didattica di Jacopo Gilone, un imperdibile viaggio attraverso i secoli, che condurrà gli allievi verso una più salda consapevolezza dell’arte del palcoscenico e dell’essere performer.

L’itinerario prenderà le mosse dalla Commedia dell’Arte e traccerà un lungo sentiero verso il musical di stampo anglosassone. Queste due forme d’arte hanno in comune molto più di quanto si possa immaginare: gli attori del XVI secolo, infatti, dovevano completare tutte le discipline dell’arte scenica: dovevano recitare, cantare, danzare, essere acrobati! Dovevano essere, in sintesi, i virtuosi dell’intrattenimento. Allo stesso modo, danza, canto e recitazione sono oggi i prerequisiti per essere una cosiddetta “triplice minaccia” e, dunque, affrontare il musical con una preparazione a 360 gradi.
IL PROGETTO

I comici dell’arte avevano strutturato un preciso codice di recitazione attraverso il quale poter recitare“all'improvviso”: l’uso del copione non era necessario ma fondamentale era quello del canovaccio ovvero una traccia guida sulla quale sviluppare l’improvvisazione teatrale. Si creavano così i cosiddetti lazzi, che come i loro canovacci non conoscevano improvvisazione ma bensì erano creati con grande intelligenza e provati alla perfezione senza nulla lasciare al caso.

È con la Commedia dell’Arte che la recitazione acquisisce dignità alla stregua di altre arti che hanno una storia e una tecnica. Nasce il teatro. Quello come lo intendiamo noi. Il teatro all'improvviso influenza e diventa punto costante di riferimento per tutta l'Europa per i grandi drammaturghi come Shakespeare, Moliere, ecc. Nascono le commedie, le farse, il vaudeville. La grande scuola italiana ed europea conosce Stanislavskij il quale a sua volta propone la codificazione dell'improvvisazione attraverso soprattutto la reviviscenza.

Dall'incontro con Stanislavskij nasce il metodo Strasberg che vede nella memoria emotiva il mezzo attraverso cui è possibile, durante la recitazione, fare ricorso controllato alle emozioni. Il teatro europeo soprattutto sbarca in America, e più nello specifico a Broadway. Nascono le musical comedies, le musical farces.

Anche il musical acquisisce e viene influenzato da quei codici che dovrebbero essere imprescindibili.

Esiste la tecnica per recitare, danzare e cantare. Questi seminari vogliono ridisegnare e restituire quei codici di recitazione che ci aiutano a trovare con più facilità quelle linee e diagonali che disegnano la verticale e il baricentro del personaggio/maschera. Affronteremo la stilizzazione delle maschere, scene di canovacci, ma non solo: creeremo dei parallelismi tra scene di Commedia dell'Arte e scene di Musical, per rafforzare attraverso la tecnica dei performerdi commedia italiana la forza espressiva dei performer di musical.

Ogni personaggio/maschera ha un suo percorso ben preciso fatto di corpo, voce e gesto e dietro a tutto questo c'é un pensiero, un atteggiamento psicologico. Senza la tecnica e senza i suoi significati, la fame e il carattere di ognuno di essi non diventeranno mai propulsivi e propositivi nei confronti della’ universalità drammaturgica e narrativa. Se si pensa troppo e si agisce poco, il nostro personaggio/maschera rimarrà prigioniero del nodo drammaturgico in cui il suo creatore lo ha collocato, se il nostro corpo non respira, il nostro personaggio/maschera rimarrà asfissiato da un peso che non gli appartiene e che al tempo stesso non gli permette di spiccare il volo verso l'infinito di ogni spettatore.

All’interno del seminario, passo dopo passo, tracceremo un selciato prodigo tra i personaggi del teatro della commedia dell'arte e di quello goldoniano con personaggi dei più famosi musical di Broadway. Ragioneremo su come personaggi appartenenti alle più svariate opere possano in realtà essere legati gli uni agli altri da caratteristiche imprescindibili: come Eugenia e Fulgenzio de “Gl’Innamorati” di Carlo Goldoni con Danny e Sandy di “Grease” o Katherine/Lilli e Petruchio/Fred di “Kiss Me, Kate” o ancora con Jake e Katherine del neo campione di incassi a Broadway “Newsies”; come il Capitano Spavento de “Le Bravure del Capitano Spavento” di Francesco Andreini con Miguel De Cervantes/Don Quixote di “The Man Of La Mancha” o Edward Bloom protagonista del nuovissimo spettacolo “Big Fish”; come Mirandolina de “La Locandiera” sempre di Carlo Goldoni con Dolly di “Hello Dolly”, o Rose del celeberrimo “Gypsy” o ancora Mame, cuore pulsante dell’omonimo spettacolo; o ancora, Lelio e Arlecchino de “Il Bugiardo” goldoniano con Joe/Josefine e Jerry/Daphne in “A qualcuno piace caldo”, e tanto altro ancora...

Finalità principe del percorso formativo è l’introduzione e la esplorazione più profonda della “significazione” recitativa del personaggio/maschera attraverso lo studio dei suoi caratteri.

SILVANO TORRIERI

Nasce a Teramo e risiede a Pescara. Dal 1987 al 1990 frequenta la più importante scuola di teatro italiana, la “Scuola di Teatro” del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler. Quella che è oggi la sua umile professionalità è data da tre anni di studio in cui ai validi insegnamenti strehleriani si sono aggiunte le preziose esperienze con personaggi di spicco del mondo del teatro quali, ad esempio, Ferruccio Soleri, Andrea Jonasson, Giulia Lazzarini, Franco Graziosi, Gianfranco Mauri, Dario Del Corno, Marise Flach, Cicely Berry, Brian Cox e Ian McKellen.

L'attore ottiene consenso positivo del pubblico e della stampa interpretando i ruoli di:


Brighella e Silvio nella “edizione del buongiorno” di “Arlecchino servitore di due padroni” di Carlo Goldoni per la regia di Giorgio Strehler, produzione Piccolo Teatro di Milano.

Trappola ne “Le Bravure di Capitano Spavento” di Francesco Andreini per la regia di Gilberto Tofano, co-protagonista insieme a Stefano De Luca, produzione Associazione Teatrale Pistoiese e Teatro Pupi e Fresedde di Firenze.

Malatestino nella “Francesca da Rimini” di Gabriele d'Annunzio per la regia di Luciano Paesani, al fianco di Antonio Salines.

Luca nel “Maresciallo Butterfly” di Roberto Cavosi per la regia di Antonio Calenda, al fianco di Virginio Gazzolo, produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Sir William Catesby nel “Riccardo III” di William Shakespeare per la regia di Antonio Calenda e al fianco di Franco Branciaroli, produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro degli Incamminati.

Il Diavolo nel “Sulle tavole del tuo cuore - L'atto dell'eremita Celestino” di Luigi Maria Musati per la regia di Massimiliano Farau, al fianco di Mariano Rigillo, produzione Teatro Stabile Abruzzese.

Con un intruso Arlecchino ne “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini per la produzione del Theatre du Capitole di Tolosa (Francia).

Joe/Harry nel musical “Flashdance” prodotto dalla Stage Entertainment Italia.

Nel musical “Mamma Mia” sempre prodotto dalla Stage Entertainment Italia.

Nel ruolo di Bienstock nel musical “A Qualcuno Piace Caldo” con Justine Mattera per il Teatro Stabile di Verona.

Come docente ha tenuto corsi di Commedia dell'Arte accanto a Ferruccio Soleri per:
l'Institute del Teatre di Barcellona,lo Stadsschouwburg d'Amsterdam,Le Thèatre Baroque de France di Parigi,l'Athens Concert Hall d'Atene.


INFORMAZIONI

Lo stage è messo a disposizione di scuole e accademie professionali che vogliano offrire un’esperienza unica ai propri allievi. I seminari sono strutturati in tre soluzioni diverse – 20, 40 e 60 ore diluite in uno, due o tre fine settimana – tra cui si potrà scegliere secondo le proprie esigenze.

Per avere LA MASCHERA NELL’OMBRA nella tua accademia e ottenere informazioni dettagliate sul programma didattico e sui costi, scrivi un’email a: info.lamascheranellombra@gmail.com

LA MASCHERA NELL’OMBRA è anche su Facebook.

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