OPERA LIQUIDA inaugura il TEATRO STABILE IN EUROPA con il Festival "PROVA A SOLLEVARTI DAL SUOLO" in collaborazione con il Teatro Della Luna.
La Direzione della Casa di Reclusione Milano Opera in collaborazione con l’Associazione Opera Liquida, apre alla popolazione civile la sala da 350 posti del carcere. Il primo evento dello Stabile in Opera è il Festival ‘’Prova a sollevarti dal suolo’’, in collaborazione con il Teatro della Luna, che sposta la terza edizione del Festival “Sul Palcoscenico’’ all’interno della Casa di Reclusione.
L’essenza umana nelle sue più profonde sfaccettature è il tema conduttore del Festival, i cui spettacoli ci accompagneranno in luoghi, vissuti e sguardi spesso distanti da noi e allo stesso tempo incredibilmente vicini.
Il Festival si apre giovedì 15 MAGGIO ore 21 con lo spettacolo:
"POTEVO ESSERE IO"- Compagnia Teatrale Dionisi-Di Renata Ciaravino- con Arianna Scommegna- supervisione registica Serena Sinigaglia www.compagniadionisi.it
Uno spettacolo dedicato ai bambini che siamo stati e non smetteremo mai di essere, uno spettacolo dedicato a chi è sopravvissuto all’infanzia e della cui sacralità ha saputo ben poco. I bambini coi genitori terroni che giocavano in cortile a lanciarsi palloncini con dentro le lamette, le mamme che facevano le pulizie negli ospedali, i piedi impigliati in scarpe da tennis con la punta tagliata che diventavano sandali da tennis, per risparmiare. I ragazzi che al parco si sputavano in faccia, dopo essersi tirati i capelli in una piscina comunale, che facevano la tangenziale contromano per scommessa, che facevano l’amore nei parcheggi vuoti dei supermercati. Quei bambini e ragazzi poi sono cresciuti: ognuno a procedere alla cieca cercando di salvarsi. Ma cosa fa sì che ci salviamo? E se uno si salva, veramente si è salvato? Cosa ci fa andare da una parte o dall’altra? Quante volte abbiamo detto: “Potevo essere io, e invece, poi, no”. Potevo essere io è il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita.
Il 22 maggio si prosegue con ‘’ I.P, identità precarie’’ di ilinx teatro con la drammaturgia della giovanissima Amanda Spernicelli. Regia Nicolas Ceruti -Drammaturgia Amanda Spernicelli -Con MariaRosa Criniti, Giulia Lombezzi, Luca Marchiori
www.ilink.org
"Non sono niente. non sarò mai niente. non posso volere d'esser niente. A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo". dal “Libro delle Inquietudini” di Bernardo Soares/Fernando Pessoa
Chi siamo? L’identità di chi e che cosa? Scopriamo l’identità in ciò che facciamo per poi dare sostanza a ciò che siamo. Cambiamo il nostro essere con la stessa velocità e leggerezza con cui cambiamo l’abito, per poi smarrirlo in una di quelle strade che percorriamo per riscoprirci. Tre attori fluiscono sulla scena, seguendo un immaginario reticolo che li costringe a cambiare continuamente direzione, come chiusi in gabbia, in un appartamento, nel privato, nella mente…. Si trasformano di volta in volta e con loro cambia la scena. Il filo rosso che ci conduce attraverso i diversi quadri è la figura dell’ Hikikomori, giovane autorecluso nella propria stanza che osserva il mondo tramite il filtro di uno schermo. Inondati di notizie, di urla, di rumore; come possiamo anche solo per un attimo fermarci ad ascoltare, ad ascoltarci? Carnefici e vittime di un “tutto pieno” che ci auto-reclude. Quando anche la luce dell’ Hikikomori si spegne, rimane solo una voce. La voce di una madre che torna a risuonare. Una volta che siamo rimasti soli col nostro vuoto, esiste ancora la speranza che qualcuno ci riconosca o ci chiami?
Il 29 maggio sarà la volta della compagnia Eco di Fondo con ‘’Nato Ieri’’ per la regia di Giacomo Ferrau-
Drammaturgia Giacomo Ferrau, Giulia Viana Con Andrea Pinna, Libero Stelluti e Giulia Viana.
www.ecodifondo.blogspot.com
Nato ieri è la storia di un bambino, Mino, che nasce ed ha già 42 anni. La sua mamma e il suo papà non sanno come prendersi cura di lui e decidono di lasciarlo all’orfanotrofio, dove una suora, scambiandolo per un genitore, gli affida un bambino rom di 10 anni, Lucignolo. Mino e Lucignolo dovranno vivere insieme, l’uno non potrà stare senza l’altro, ognuno imparando attraverso gli occhi del suo compagno, la ricchezza e l’unicità della propria età, della propria esistenza. Nato ieri nasce da una nostra riflessione su una condizione di spaesamento, di inadeguatezza rispetto a una realtà che non lascia spazio allo spirito del bambino, e che costringe ad una crescita troppo rapida, negando la dimensione della scoperta, del candore, dell’innocenza che permette il gioco, che permette di emozionarsi. Lo spettacolo è stato ospitato al Festival Segnali 2013 ed è stato finalista al Premio Scenario Infanzia 2012.
I tre spettacoli verranno presentati all’interno del carcere.
Il Festival si concluderà invece presso i Frigoriferi Milanesi, con la produzione di Opera Liquida ‘’Ma i sogni li ho presi?’’ di Roger Mazzaro. Regia e drammaturgia Ivana Trettel Con MariaRosa Criniti e Roger Mazzaro Scenografie Bettina Colombo Narrazioni video Milano Scuola di Cinema e Televisione
www.operaliquida.it
E’ la storia di un ragazzo di buona famiglia, scappato di casa a 16 anni e vissuto tra strada e galera fino all’incontro con il teatro, che lo ha portato dritto dritto fino al palco dei Frigoriferi Milanesi. E’ qui che si raggiunge il cuore della vicenda di Roger interpretando i suoi nodi drammatici e ironici in chiave poetica. Lo spettacolo è tratto dall’autobiografia di Roger, cominciata a scrivere durante la carcerazione e ormai pronta alle stampe. Procede, come lo spettacolo, per salti emotivi, narrazione e flash back in cui Roger ripercorre la sua vita dall’infanzia, attraversando la violenza, la crew 16K (gruppo di writers e rappers della Barona – Milano), l’amore, la delinquenza, lo sport, e le continue carcerazioni, per arrivare a raccontare quali sono stati i processi emotivi che lo hanno portato, alla soglia dei 40 anni, ad appropriarsi della propria vita grazie alla fiducia in sé stesso e alla consapevolezza che il cambiamento è possibile, seppur tra mille difficoltà.
Continua poi la collaborazione con Naba Design che si è occupata di realizzare l’ immagine coordinata dell’Associazione e del Festival.
Per info www.teatrodellaluna.com
L’essenza umana nelle sue più profonde sfaccettature è il tema conduttore del Festival, i cui spettacoli ci accompagneranno in luoghi, vissuti e sguardi spesso distanti da noi e allo stesso tempo incredibilmente vicini.
Il Festival si apre giovedì 15 MAGGIO ore 21 con lo spettacolo:
"POTEVO ESSERE IO"- Compagnia Teatrale Dionisi-Di Renata Ciaravino- con Arianna Scommegna- supervisione registica Serena Sinigaglia www.compagniadionisi.it
Uno spettacolo dedicato ai bambini che siamo stati e non smetteremo mai di essere, uno spettacolo dedicato a chi è sopravvissuto all’infanzia e della cui sacralità ha saputo ben poco. I bambini coi genitori terroni che giocavano in cortile a lanciarsi palloncini con dentro le lamette, le mamme che facevano le pulizie negli ospedali, i piedi impigliati in scarpe da tennis con la punta tagliata che diventavano sandali da tennis, per risparmiare. I ragazzi che al parco si sputavano in faccia, dopo essersi tirati i capelli in una piscina comunale, che facevano la tangenziale contromano per scommessa, che facevano l’amore nei parcheggi vuoti dei supermercati. Quei bambini e ragazzi poi sono cresciuti: ognuno a procedere alla cieca cercando di salvarsi. Ma cosa fa sì che ci salviamo? E se uno si salva, veramente si è salvato? Cosa ci fa andare da una parte o dall’altra? Quante volte abbiamo detto: “Potevo essere io, e invece, poi, no”. Potevo essere io è il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita.
Il 22 maggio si prosegue con ‘’ I.P, identità precarie’’ di ilinx teatro con la drammaturgia della giovanissima Amanda Spernicelli. Regia Nicolas Ceruti -Drammaturgia Amanda Spernicelli -Con MariaRosa Criniti, Giulia Lombezzi, Luca Marchiori
www.ilink.org
"Non sono niente. non sarò mai niente. non posso volere d'esser niente. A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo". dal “Libro delle Inquietudini” di Bernardo Soares/Fernando Pessoa
Chi siamo? L’identità di chi e che cosa? Scopriamo l’identità in ciò che facciamo per poi dare sostanza a ciò che siamo. Cambiamo il nostro essere con la stessa velocità e leggerezza con cui cambiamo l’abito, per poi smarrirlo in una di quelle strade che percorriamo per riscoprirci. Tre attori fluiscono sulla scena, seguendo un immaginario reticolo che li costringe a cambiare continuamente direzione, come chiusi in gabbia, in un appartamento, nel privato, nella mente…. Si trasformano di volta in volta e con loro cambia la scena. Il filo rosso che ci conduce attraverso i diversi quadri è la figura dell’ Hikikomori, giovane autorecluso nella propria stanza che osserva il mondo tramite il filtro di uno schermo. Inondati di notizie, di urla, di rumore; come possiamo anche solo per un attimo fermarci ad ascoltare, ad ascoltarci? Carnefici e vittime di un “tutto pieno” che ci auto-reclude. Quando anche la luce dell’ Hikikomori si spegne, rimane solo una voce. La voce di una madre che torna a risuonare. Una volta che siamo rimasti soli col nostro vuoto, esiste ancora la speranza che qualcuno ci riconosca o ci chiami?
Il 29 maggio sarà la volta della compagnia Eco di Fondo con ‘’Nato Ieri’’ per la regia di Giacomo Ferrau-
Drammaturgia Giacomo Ferrau, Giulia Viana Con Andrea Pinna, Libero Stelluti e Giulia Viana.
www.ecodifondo.blogspot.com
Nato ieri è la storia di un bambino, Mino, che nasce ed ha già 42 anni. La sua mamma e il suo papà non sanno come prendersi cura di lui e decidono di lasciarlo all’orfanotrofio, dove una suora, scambiandolo per un genitore, gli affida un bambino rom di 10 anni, Lucignolo. Mino e Lucignolo dovranno vivere insieme, l’uno non potrà stare senza l’altro, ognuno imparando attraverso gli occhi del suo compagno, la ricchezza e l’unicità della propria età, della propria esistenza. Nato ieri nasce da una nostra riflessione su una condizione di spaesamento, di inadeguatezza rispetto a una realtà che non lascia spazio allo spirito del bambino, e che costringe ad una crescita troppo rapida, negando la dimensione della scoperta, del candore, dell’innocenza che permette il gioco, che permette di emozionarsi. Lo spettacolo è stato ospitato al Festival Segnali 2013 ed è stato finalista al Premio Scenario Infanzia 2012.
I tre spettacoli verranno presentati all’interno del carcere.
Il Festival si concluderà invece presso i Frigoriferi Milanesi, con la produzione di Opera Liquida ‘’Ma i sogni li ho presi?’’ di Roger Mazzaro. Regia e drammaturgia Ivana Trettel Con MariaRosa Criniti e Roger Mazzaro Scenografie Bettina Colombo Narrazioni video Milano Scuola di Cinema e Televisione
www.operaliquida.it
E’ la storia di un ragazzo di buona famiglia, scappato di casa a 16 anni e vissuto tra strada e galera fino all’incontro con il teatro, che lo ha portato dritto dritto fino al palco dei Frigoriferi Milanesi. E’ qui che si raggiunge il cuore della vicenda di Roger interpretando i suoi nodi drammatici e ironici in chiave poetica. Lo spettacolo è tratto dall’autobiografia di Roger, cominciata a scrivere durante la carcerazione e ormai pronta alle stampe. Procede, come lo spettacolo, per salti emotivi, narrazione e flash back in cui Roger ripercorre la sua vita dall’infanzia, attraversando la violenza, la crew 16K (gruppo di writers e rappers della Barona – Milano), l’amore, la delinquenza, lo sport, e le continue carcerazioni, per arrivare a raccontare quali sono stati i processi emotivi che lo hanno portato, alla soglia dei 40 anni, ad appropriarsi della propria vita grazie alla fiducia in sé stesso e alla consapevolezza che il cambiamento è possibile, seppur tra mille difficoltà.
Continua poi la collaborazione con Naba Design che si è occupata di realizzare l’ immagine coordinata dell’Associazione e del Festival.
Per info www.teatrodellaluna.com
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