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I nuovi talenti del Teatro Musicale. Intervista a Paola Fareri


Paola nasce Salvador de Bahia il 1 Agosto del 1991 ma barese di adozione si diploma al liceo classico Socrate.Studia danza per 7 anni presso la scuola Etoile e canto jazz presso Il Pentagramma. Nel 2011 si iscrive alla scuola di musical On Stage (Conversano) con la direzione artistica di Simone Sibillano.

Conosciamola insieme.


Quando hai capito che da grande avresti voluto fare questo mestiere?


Da grande? Non credevo di essere diventata già grande. In realtà ogni volta che mi fanno questa domanda la mia risposta è sempre la stessa : PINOCCHIO IL GRANDE MUSICAL. Avevo più o meno 13 anni quando lo vidi per la prima volta e me ne innamorai. E ricordo che durante i saluti finali pensai a quanto si potessero sentire appagati quei meravigliosi artisti che ci avevano tenuti incollati alle poltrone per due ore o poco più e che ora raccoglievano le acclamazioni di un pubblico entusiasta ed emozionato. Quindi più che aver capito di voler fare “questo” mestiere direi di aver capito che nient’altro mi avrebbe reso felice allo stesso modo. Poi tra il pensiero e la sua attuazione ne è passata di acqua sotto i ponti. Più o meno 10 anni ma devo ammettere di essere stata anche abbastanza fortunata.

Raccontaci il tuo primo provino.

Beh il mio primissimo provino fu per interpretare Esmeralda nel cast del 10° anniversario di Notre Dame de Paris. Presi il treno da Bologna (dove studiavo) e andai a Roma, senza avvertire nessuno (non avendo alcuna aspettativa preferì non dirlo nemmeno ai miei genitori). Fui fortunata perchè a provinarmi fu Paola Neri. Ricorderò sempre il clima di serenità che riuscì a creare (tuttora sento alcuni dei ragazzi provinati con me) e la ringrazierò sempre per la fiducia datami. In conclusione, tolta la delusione del non essere stata scelta alla fine, posso dire di avere un ottimo ricordo del mio primo provino. Il secondo invece, ovvero il primo andato a buon fine, è stato quello per Spring Awakening in cui lavoro attualmente e che mi ha regalato molte soddisfazioni.


In questa stagione ti abbiamo vista in "America il musical" e "Spring Awakening". Parlaci dei tuoi personaggi.

Due personaggi molto diversi, accumunati solo da me che li interpreto :D Maria Esposito è una 17enne napoletana, orfana, tenace, determinata, caparbia, irriverente che non si fa scappare l’occasione di dare la sua opinione anche quando non è richiesta e che non ama mostrare la sua fragilità. Grazie alla sua tempra riuscirà a riscattarsi arrivata in America. Martha Bessel invece è una 15enne figlia di una famiglia medio borghese che vive la sua adolescenza nel periodo del fascismo (secondo l’adattamento Italiano dello spettacolo). Martha è una ragazza molto fragile, precisa, ansiosa che cerca sempre di restare ai margini. Tra le sue amiche è colei la cui opinione è ininfluente ed è innamorata del ragazzo più “sfigato” della scuola. Rivelerà alle amiche di subire violenze fisiche e sessuali da parte del padre ma non avrà nessun riscatto in quanto, per paura di essere cacciata di casa, non denuncerà mai. Il primo è un personaggio che mi permette di divertirmi e far divertire, si spera, il pubblico. Il secondo è un personaggio che mi tiene in tensione durante tutto lo spettacolo. Entrambi i ruoli mi hanno regalato soddisfazioni in questa stagione e sono sicura me ne regaleranno ancora nella prossima.


Paola assomiglia ai suoi personaggi?

Paola assomiglia a Maria, decisamente. O forse Maria assomiglia a Paola. In ogni caso determinazione, caparbietà e perfino l’adozione sono cose che ci accomunano. Non posso dire lo stesso di Martha. E’ un personaggio in cui tutti i sentimenti, tra cui l’odio verso un padre che la stupra e una madre che finge di non vedere, l’amore nei confronti di Moritz che nemmeno sa della sua esistenza, la sofferenza per la lontananza dell’unica amica che può capirla, Ilse e così via finiscono per implodere dentro di lei. Direi che Paola è assai lontana, per fortuna, da Martha Bessel.

Musical, opera moderna o commedia musicale?
Tutti e tre. Non vedo perché uno debba escludere l’altro. Ho attraversato diverse fasi nelle quali ho avuto modo di approfondire prima la commedia musicale italiana (amo profondamente Garinei e Giovannini e conosco molte delle loro commedie a memoria) successivamente l’opera moderna (fra tutte quelle che prediligo sono NDP e Tosca-Amore Disperato, anche se di recente ho assistito a Romeo e Giulietta Ama e Cambia il Mondo, di cui avevo precedentemente visto l’edizione francese, che mi ha stupito per le meravigliose voci del cast e le bellissime coreografie) e infine il MUSICAL (da Wicked, The Lion King, Little Mermaid a quelli più vicini all’opera come The Phantom, Les Miz, JCS a quelli più rock come Matilda e ovviamente Spring Awakening). Insomma amo il teatro musicale in tutte le sue sfaccettature e mi sentirei fortunata se riuscissi a lavorare anche in un opera o commedia musicale.


Se potessi scegliere un ruolo in uno spettacolo, chi vorresti essere?

I ruoli che sogno sono due. Ma per scaramanzia non li rivelerò… Non si sa mai nella vita. Per quanto riguarda invece uno spettacolo già prodotto in Italia mi sarebbe piaciuto interpretare la fatina in Pinocchio perché trovo che “Vita” sia davvero un capolavoro del musical italiano.





Progetti per il futuro?

Nella prossima stagione riprenderanno le tournee di America e di Spring Awakening , quindi in questo immediato futuro mi aspettano Maria e Martha…Poi chissà. Io ce la metterò tutta, sempre.

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