25 maggio 2014 alle ore 21.00
al nuovo Teatro Sancarluccio
Via San Pasquale a Chiaia 49
Napoli
nella rassegna TUTTO IL MONDO E' PALCOSCENICO
la Compagnia di Teatro Experimenta
presenta
PRELUDIO A
LA TRAGEDIA DI RE RICCARDO III
DI WILLIAM SHAKESPEARE
Personaggi
INTERPRETI
Riccardo di Gloucester, poi re Riccardo III
ROBERTO AZZURRO
Narratore, poi Clarence, fratello di Riccardo
RICCARDO DE LUCA
Lady Anna, poi moglie di Riccardo III
ANNALISA RENZULLI
Elisabetta, regina e moglie di Edoardo IV
FRANCESCA RONDINELLA
Brakenbury, luogotenente della Torre di Londra
Rivers, fratello della regina
Hastings, gran ciambellano
Stanley, conte di Derby
SALVATORE VENERUSO
con l'apparente presenza di Antonio Mocciola
e l'elaborazione musicale della canzone "Greensleeves" di Giosi Cincotti
assistenti
Michele Romano e Roberta De Pasquale
costumi e organizzazione
Roberta De Pasquale
drammaturgia e regia
Riccardo De Luca
NOTE
Preludio perché ci sono immensi Riccardo III nella storia e non si può non fare i conti con loro, per quanto immaginando questi conti un giocoso incontro/scontro.
Preludio alla ingarbugliata storia del Riccardo di Gloucester shakespeariano, dal sapore teatral/didattico ché se ne sappiamo qualcosa in più comprendiamo meglio a fondo.
Preludio a quello che sarà il nostro Riccardo III, con le chiavi di lettura ben visibili, assieme ad alcuni dei personaggi e delle scene del primo atto più un prologo e un epilogo scritti ex novo che ci facevano "play" e ci rendevano il preludio un gioco a sé.
"La tragedia di re Riccardo terzo". Lo chiamerò così, come l'originale, perché dà un senso di coinvolgente paragone: il titolo “Riccardo III” fa pensare subito alla storia di "quel" personaggio, invece “La tragedia di re
Riccardo terzo” sollecita a pensare che il protagonista non sia la storia di un solo uomo ma “la tragedia”, che è la tragedia di tanti, io credo di tutti gli uomini.
Riccardo è la macchina umana del potere spietato, quella migliore, quella più potente. Totalmente affascinante, per questo. Noi ci abbandoniamo a
questa macchina, alle sue bugie, alle sue malefatte, alla sua capacità di essere disumano, perché Riccardo è quello che tutti noi vorremmo essere: l'uomo che punta l'obiettivo senza remore né variazioni
perditempo.
Quello che vorremmo avere è il POTERE, e questo si acquista solo con l'assoluta DETERMINAZIONE, senza umani cedimenti. E poi l'ultima, sublime capacità, che forse è la vera molla sottesa a tutto ciò: il DIVERTIMENTO. La capacità di svolgere le proprie nefandezze, le corse di sangue, le irripetibili sconcezze, divertendosi.
Immensa è l'attrazione psicologica di Gloucester su tutti i personaggi, esattamente la stessa che i grandi uomini politici, i grandi statisti, i condottieri di tutti i tempi, esercitano sulla psiche anomica e frustrata dei comuni attori sociali: è una forma d'amore, d'imitazione, di appartenenza, quella fuga dalla libertà di cui Eric Fromm ritiene essere la responsabile di qualunque abdicazione del proprio essere e la pone in relazione alla nascita delle grandi dittature.
Ma non sempre è così. Essa si manifesta in tutti i regimi, più o meno democratici, perché è di tutti gli individui, nascostamente, anche del più insignificante degli uomini, imitare, emulare, voler essere, seppure in sogno, come il tiranno, come il potente, e se non ce la fanno, è perché conservano rimasugli di coscienza, di umanità, di patetici tentativi, inutili e dannosi, di salvarsi l'anima. E qui periscono. Il principe dei disumani sarà, tout court, il principe. E gli altri saranno nulla.
Riccardo De Luca
Per info e prenotazioni:
081 410 44 67 - 081 544 88 91 suoniescene@libero.it
al nuovo Teatro Sancarluccio
Via San Pasquale a Chiaia 49
Napoli
nella rassegna TUTTO IL MONDO E' PALCOSCENICO
la Compagnia di Teatro Experimenta
presenta
PRELUDIO A
LA TRAGEDIA DI RE RICCARDO III
DI WILLIAM SHAKESPEARE
Personaggi
INTERPRETI
Riccardo di Gloucester, poi re Riccardo III
ROBERTO AZZURRO
Narratore, poi Clarence, fratello di Riccardo
RICCARDO DE LUCA
Lady Anna, poi moglie di Riccardo III
ANNALISA RENZULLI
Elisabetta, regina e moglie di Edoardo IV
FRANCESCA RONDINELLA
Brakenbury, luogotenente della Torre di Londra
Rivers, fratello della regina
Hastings, gran ciambellano
Stanley, conte di Derby
SALVATORE VENERUSO
con l'apparente presenza di Antonio Mocciola
e l'elaborazione musicale della canzone "Greensleeves" di Giosi Cincotti
assistenti
Michele Romano e Roberta De Pasquale
costumi e organizzazione
Roberta De Pasquale
drammaturgia e regia
Riccardo De Luca
NOTE
Preludio perché ci sono immensi Riccardo III nella storia e non si può non fare i conti con loro, per quanto immaginando questi conti un giocoso incontro/scontro.
Preludio alla ingarbugliata storia del Riccardo di Gloucester shakespeariano, dal sapore teatral/didattico ché se ne sappiamo qualcosa in più comprendiamo meglio a fondo.
Preludio a quello che sarà il nostro Riccardo III, con le chiavi di lettura ben visibili, assieme ad alcuni dei personaggi e delle scene del primo atto più un prologo e un epilogo scritti ex novo che ci facevano "play" e ci rendevano il preludio un gioco a sé.
"La tragedia di re Riccardo terzo". Lo chiamerò così, come l'originale, perché dà un senso di coinvolgente paragone: il titolo “Riccardo III” fa pensare subito alla storia di "quel" personaggio, invece “La tragedia di re
Riccardo terzo” sollecita a pensare che il protagonista non sia la storia di un solo uomo ma “la tragedia”, che è la tragedia di tanti, io credo di tutti gli uomini.
Riccardo è la macchina umana del potere spietato, quella migliore, quella più potente. Totalmente affascinante, per questo. Noi ci abbandoniamo a
questa macchina, alle sue bugie, alle sue malefatte, alla sua capacità di essere disumano, perché Riccardo è quello che tutti noi vorremmo essere: l'uomo che punta l'obiettivo senza remore né variazioni
perditempo.
Quello che vorremmo avere è il POTERE, e questo si acquista solo con l'assoluta DETERMINAZIONE, senza umani cedimenti. E poi l'ultima, sublime capacità, che forse è la vera molla sottesa a tutto ciò: il DIVERTIMENTO. La capacità di svolgere le proprie nefandezze, le corse di sangue, le irripetibili sconcezze, divertendosi.
Immensa è l'attrazione psicologica di Gloucester su tutti i personaggi, esattamente la stessa che i grandi uomini politici, i grandi statisti, i condottieri di tutti i tempi, esercitano sulla psiche anomica e frustrata dei comuni attori sociali: è una forma d'amore, d'imitazione, di appartenenza, quella fuga dalla libertà di cui Eric Fromm ritiene essere la responsabile di qualunque abdicazione del proprio essere e la pone in relazione alla nascita delle grandi dittature.
Ma non sempre è così. Essa si manifesta in tutti i regimi, più o meno democratici, perché è di tutti gli individui, nascostamente, anche del più insignificante degli uomini, imitare, emulare, voler essere, seppure in sogno, come il tiranno, come il potente, e se non ce la fanno, è perché conservano rimasugli di coscienza, di umanità, di patetici tentativi, inutili e dannosi, di salvarsi l'anima. E qui periscono. Il principe dei disumani sarà, tout court, il principe. E gli altri saranno nulla.
Riccardo De Luca
Per info e prenotazioni:
081 410 44 67 - 081 544 88 91 suoniescene@libero.it
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