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Saverio Marconi in scena al Teatro San Babila con "Variazioni Enigmatiche".

Saverio Marconi torna in scena come attore e sceglie Schmitt e le sue “Variazioni enigmatiche”, già straordinario successo di pubblico e di critica in Europa (in Francia lo spettacolo è stato interpretato da Alain Delon, in Inghilterra da Donald Sutherland). 
Ho avuto la grande fortuna di collaborare con Schmitt per l’edizione francese del musical ”Nine” che ho diretto alle Folies Bergère - dice Marconi - e con Gabriela Eleonori l’abbiamo incontrato anche qualche mese fa per confrontarci sulla regia dello spettacolo. Oggi che ho l’età giusta per affrontare un personaggio come Abel Znorko, non ho avuto dubbi che “Variazioni Enigmatiche” fosse il testo più giusto per tornare sul palcoscenico come interprete.” Il titolo dell’opera fa riferimento a Enigma Variations, composizione del musicista inglese Edward Elgar, quattordici variazioni su una melodia che sembra impossibile da riconoscere, così come Schmitt sembra concepire il rapporto tra gli esseri umani come qualcosa che possiamo solo intuire. “Unire prosa e musica - prosegue Marconi - permette di aggiungere al significato delle parole un messaggio ancora più ampio e universale.”

Un testo mai prevedibile, che alterna sentimenti con drammatici colpi di scena, in cui l’ironia più tagliente si trasforma in commozione, la tenerezza in folle crudeltà. È la storia del confronto disperato fra due uomini, Abel Znorko - misantropo, Nobel per la letteratura che si è ritirato a vivere da eremita in un’isola sperduta del mare della Norvegia, vicino al Polo Nord (ma conserva un intenso rapporto epistolare con la donna amata) - e Erik Larsen (interpretato da Gian Paolo Valentini), sconosciuto giornalista cui lo scrittore concede un’intervista. L’incontro, tra ferocia e compassione, si trasforma in una sconvolgente scoperta di verità taciute e dell'illusione in cui i due si sono calati.

La scenografia, curata da Carla Accoramboni, segue l’idea di una scena sospesa, una casa che ha pareti ma non ne ha, come l’isola dove si svolge la storia, il cui disvelamento graduale è un capolavoro di letteratura teatrale.

Anche il disegno luci, firmato da Valerio Tiberi, giocherà un ruolo fondamentale, ricreando all’interno un ambiente intimo e caldo ed evocando invece il gelido crepuscolo artico che filtra dall’esterno. La scelta di affidare a Gabriela Eleonori la regia nasce dalla volontà di una prospettiva femminile nella lettura di una storia in cui una donna, con la sua assenza, è comunque protagonista.

Éric-Emmanuel Schmitt

Si è affermato nell’ultimo decennio come uno degli autori di lingua francese più letti e rappresentati al mondo. Nato nel 1960, frequenta l’Ecole Normale Supérieure di Parigi, dove consegue un dottorato in Filosofia e la massima abilitazione all’insegnamento. La fama di Schmitt si è accresciuta come autore di testi teatrali con “Il Visitatore”, una pièce che ipotizza un incontro tra Freud e un misterioso visitatore, forse Dio: l’opera diventa in breve tempo un classico ed entra a far parte del repertorio teatrale internazionale. Seguono numerosi successi, tra cui “Variazioni Enigmatiche”, “Il Libertino”, “L’hotel dei due mondi”, “Piccoli crimini coniugali”, “I miei vangeli” (Il Vangelo secondo Pilato). Acclamato da pubblico e critica, le sue opere hanno vinto numerosi Molières e il ‘Grand Prix du Théâtre’. I suoi libri sono stati tradotti in 43 lingue. Più recentemente, i racconti che compongono il suo Ciclo dell’Invisibile – una serie di racconti che ruotano intorno al rapporto tra l’infanzia e la spiritualità (”Milarepa”, “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”,“Oscar e la Dama Rosa”, “Il bambino di Noè” e “Le sumo qui ne pouvait pas grossir”) - hanno ottenuto un enorme successo sia nelle librerie che sui palcoscenici.

La sua carriera letteraria si sviluppa come romanziere: a “La setta degli egoisti” seguono “Il Vangelo secondo Pilato” e “La parte dell’Altro”. Fra le sue opere anche “When I was a Work of Art”, una stravagante e contemporanea versione del mito di Faust e “La mia vita con Mozart”, sorprendentemente originale raccolta di corrispondenza privata con il compositore.

La sua produzione annovera anche due raccolte di racconti: “Odette Toulemonde e altre storie”, otto racconti di donne alla ricerca della felicità - ispirate al suo primo film - e “Il Sognatore d’Ostend”, un incredibile tributo al potere dell’immaginazione. Nel 2010 pubblica “Ulisse da Bagdad”, una saga picaresca dei nostri giorni che conduce a una riflessione sulla condizione umana e la terza raccolta di racconti, “Concerto in Memoria di un Angelo”, premiata col Prix Goncourt de la Nouvelle.

Forte del successo internazionale del suo “Odette Toulemonde”, ha adattato per il grande schermo anche “Oscar e la Dama in rosa” (2009). Diplomato al Conservatorio di Lione e
profondamente amante della musica, Schmitt ha tradotto in francese “Le Nozze di Figaro” e “Don Giovanni”. Éric-Emmanuel Schmitt vive a Bruxelles e tutte le sue opere nella versione
originale in francese sono pubblicate da Albin Michel.


TEATRO SAN BABILA

dal 21 al 30 novembre

SAVERIO MARCONI GIAN PAOLO VALENTINI


VARIAZIONI ENIGMATICHE

di Eric-Emmanuel Schmitt

regia di Gabriela Eleonori


Biglietti

da euro 22 a euro 27,50

presso il Teatro San Babila Telefono 02 798010 - Corso Venezia 2/A – 20121 Milano - www.teatrosanbabilamilano.it


Spettacoli
martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 20.30
mercoledì e domenica ore 15.30

riposo: lunedì


Orari Biglietteria
Dal martedì al sabato

dalle ore 10 alle ore 17
Nei giorni in cui c'è spettacolo serale
la biglietteria è aperta anche dalle 19.30


Domenica
dalle ore 14.30 alle ore 17

riposo: lunedì


Parcheggio Convenzionato

PARCHEGGIO PIAZZA MEDA BEST IN PARKING

Piazza Meda, 2/A – 20121 Milano

Tariffa forfait di € 5,00 nella fascia serale dalle 19.30 alle 01.00

ed in quella pomeridiana dalle 14.30 alle 18.30




































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