“ARBEIT MACHT FREI PER NON DIMENTICARE”
Quarta EdizioneColisseum Cooperativa Sociale Dimensione Movimento
presenta
ANNA, DIARIO FIGLIO DELLA SHOAH
Regia e Coreografie di Tony Lofaro
spettacolo di danza e prosa
31 GENNAIO 2023
TEATRO LIRICO GIORGIO GABER MILANO
“Ideare, coreografare e dirigere “Anna” significa per me muovere
con rispetto un pezzo della nostra storia, nei movimenti dei danzatori raccolgo
tutta la poesia che tento di trasformare da quell’orrore chiamato Shoah” (Tony
Lofaro)
Torna in scena, per la settimana
della Memoria 2023, “Anna, Diario figlio della Shoah”, lo spettacolo teatrale
di danza e prosa, ideato dal coreografo Tony Lofaro, che ne ha firmato
la regia e coreografia.
“Anna” debutterà al Teatro
Fumagalli di Cantù (Co) il 26 e 27 gennaio, farà tappa al Teatro Giacosa
di Ivrea (To) il 28 gennaio e terminerà il suo minitour nel prestigioso Teatro
Lirico Giorgio Gaber di Milano il giorno 31 gennaio.
Lofaro ha voluto fortemente
celebrare i suoi venticinque anni di carriera con “Anna”, venticinque anni di
passione per la danza, onorati dalla messa in scena oggi di questo spettacolo,
significativo dal punto di vista artistico, storico e sociale.
Colisseum ha condiviso l’esigenza di dare corpo e vita alla parte sociale e valoriale
del progetto, inserendolo nell’ambito della quarta edizione dell’“Arbeit
macht frei, per non dimenticare" di Franco Campanella, vicepresidente
della Cooperativa.
Lo scopo è quello di
sensibilizzare quanto più possibile le nuove
generazioni, con una rappresentazione attualizzata di uno dei nostri periodi
storici più bui, in cui la danza trova la sua espressione più grande, divenendo
intensa e persuasiva.
“Anna, Diario
figlio della Shoah” ha ricevuto i Patrocini della
Giunta Regione Lombardia
Assessorato all'Autonomia e Cultura, 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨
(𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀
𝐝𝐢 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐨𝐠𝐨
"𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚"),
𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐮̀,
𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐈𝐯𝐫𝐞𝐚.
Lo spettacolo è nato e cresciuto
in nome del ricordo e della memoria. La messa in scena, in un atto unico, unisce
musica, danza e prosa in un viaggio che ci accompagna partendo dai giorni di
prigionia nel nascondiglio della famiglia Frank sino ai campi di sterminio
nazisti; si snoda così uno spettacolo suggestivo, emozionante, struggente, in
un allestimento di forte impatto visivo ed emozionale, con una colonna sonora
dal taglio cinematografico.
“La danza è protagonista della messa in scena, otto solisti, un
ensemble e comparse che fanno arrivare il cast al completo in palcoscenico a
circa trenta persone. Nelle scene di massa come il viaggio in treno verso
Auschwitz o l’implosione nei campi di sterminio quasi si sfiora quella
sensazione di opera, dove il concetto gestuale e simbolico si amplifica e
moltiplica nei corpi in movimento”. (Tony Lofaro)
La storia della giovane Anna Frank
è raccontata e vissuta dagli occhi e dalle parole del padre Otto Frank, unico
superstite della famiglia ed unico ruolo di parola in scena; ad accompagnare i
due protagonisti otto danzatori solisti ed un grande ensemble di circa 20
elementi.
Nell’ottica
della valorizzazione delle arti, della formazione e del valore sociale di
formazione per i giovani, per le date di Cantù e Milano, lo spettacolo si
avvale della partnership con MTS Musical The School, diretta da Simone Nardini
ed i suoi giovani performers, mentre solo per Ivrea, si è attuata la partnership
con Accademia di danza e spettacolo di Ivrea diretta, da Cristina Taschi e la
partecipazione della sua Compagnia Junior nello spettacolo.
Dice Franco Campanella: “Da
Insegnante di scuola, che quotidianamente si confronta con i giovani
adolescenti e le problematiche legate all’età, realizzo quanto siano esposti e
poco preparati a un mondo sempre più fluido e precario, che accentua le
fragilità e le distanze tra pari. Un mondo dove il qui e ora sono un verbo
imperante, un mondo che “dimenticata” perché la velocità è imperante. Ci sono
avvenimenti come quello della guerra e delle brutalità ad essa legata, che
toccano ciascuno di noi, ma delle quali con troppa sufficienza si sorvola. La
memoria degli accadimenti e il ricordo è l’unico e forse ultimo baluardo a
difesa dei valori universali di pace e fratellanza. Ebbene il Progetto “Arbeit macht frei-per non dimenticare”
da me ideato e di cui Anna diario figlio della Shoah è un pezzo fondamentale
del percorso immaginato per le scuole, è la sintesi valoriale di un percorso di
apprendimento significativo dove, attraverso l’arte della danza, della
recitazione, della musica si riscrive con la libertà interpretativa degli
alunni un percorso originale sul tema della shoah. L’intento è quello di
coinvolgere le nuove generazioni, nel ricordo, come forma di conoscenza degli
accadimenti per non dimenticare”
Anna
è un format poliedrico, destinato a un pubblico eterogeneo, pensato per
aggiungersi in termini culturali a quanto già presente nel panorama italiano.
La magia di Anna, diario figlio della Shoah è dovuta all’estro, sensibilità e cura che il Maestro Tony Lofaro direttore artistico di Colisseum, il quale dopo aver raccolto i miei pensieri e desideri è riuscito a creare “lo spettacolo di danza e prosa sulla shoah che sfiora l’anima”. Non finirò mai di ringraziare Tony per avermi e averci regalato un sogno, e un ringraziamento a tutta Colisseum e la squadra che ruota intorno allo spettacolo.
(Franco Campanella)
SINOSSI
ANNA,
DIARIO FIGLIO DELLA SHOAH
1943
A seguito della salita al potere di Hitler e in un crescente clima antisemita, Otto Frank, il padre di Anna, decide di trasferire l’intera famiglia nel 1942 in un nascondiglio di Amsterdam, dove trascorrono la vita con altre quattro persone, in fuga dalla persecuzione nazista e lontano dalle restrizioni che giorno dopo giorno si fanno più dure e severe, sino ai rastrellamenti degli ebrei nella città.
Nel
nascondiglio, la famiglia Frank vive la sua vita nella penombra, al riparo dal
mondo, in giornate che passano lente, ripetitive, ma senza mai perdere le
speranze. È proprio la speranza il motore che accompagna la piccola Anna, che
scrive il suo diario colmo di pensieri sulla situazione a quel tempo,
alternando emozioni che si susseguono, dalle parole leggere di una giovane
ragazza sino a quelle cariche di rabbia e indignazione per il genere umano.
Il 4 agosto del 1944, in
seguito alla soffiata di un informatore fatta alla Sicherheitsdienst, la
polizia tedesca di Amsterdam, il gruppo viene interrogato, arrestato e
deportato nel campo di sterminio di Auschwitz Birkenau.
Da quel
momento, dopo il lungo viaggio in treno con altre centinaia di innocenti verso
la Polonia, la piccola Anna ed Otto vengono separati e mai più si
riabbracceranno; senza la sua Anna Otto vive la sua vita nel campo resistendo
alla fatica e agli stenti, sino a riuscire a fuggire grazie alla benevolenza di
una guardia nazista.
Scampati
agli orrori delle malattie e dell’epilogo delle camere a gas che toccano a
migliaia di persone, Otto torna a casa, unico sopravvissuto della famiglia,
dove trova Kitty, il diario di Anna. Nulla sarà più come prima per lui, ma la
sua piccola tornerà ancora ed ancora nei suoi sogni per molto tempo.
Anna verrà trasferita nel campo di
sterminio di Bergen-Belsen e morirà
di tifo tra il febbraio e il marzo del 1945.
CREDITS
IDEAZIONE, REGIA E COREOGRAFIA:
Tony Lofaro
DIREZIONE GENERALE: Franco
Campanella
PRODUZIONE ESECUTIVA: Gabriele
Romanò
ORGANIZZAZIONE GENERALE: Ivana
Matola
TESTO: Daniele Cauduro e Tony
Lofaro
DIREZIONE DI SCENA: Stefano
Romeo
AUDIO E VISUAL MAPPING: Mattia
Inverni
DISEGNO LUCI: Marco Caccialupi
SERVICE: E20 Service
COSTUMI: Licia Tinella
ASSISTENTE ALLE COREOGRAFIE:
Martina Battaini
ACTOR COACH: Ilaria Deangelis
MACCHINISTA/ATTREZZISTA:
Nicolò Slavik
VIDEO E GRAFICA: Daniele
Chatrian
FOTO DI SCENA: Giovanna Marino
UFFICIO STAMPA: Silvia Arosio
CAST ANNA
2023
DANIELE CAUDURO Otto Frank
CRISTINA PINI Anna Frank
JACOPO BALLABIO Capo balletto
VINCENZO CAMARDELLA
ALESSIA DE FAZIO
STEFANIA DE LEO
JHOELE GIUFFRIDA
ALDO IUCCI
CRISTIANA LUCIFORA
MARY MOLFESE
GAIA RASULO
DATE
Teatro Fumagalli Cantù
26 gennaio
matinée
scuole ore 10,30
serale ore
20,45
27 gennaio
matinée
scuole ore 10,30
Teatro
Giacosa Ivrea
28 gennaio
serale ore
20,45
Teatro Lirico
Giorgio Gaber
31 gennaio
pomeridiane
scuole ore 15,30
serale ore
20,45
Durata:
75 minuti
BIGLIETTI:
26 gennaio | Teatro Fumagalli,
Cantù
tel. 031 733711, biglietteria del teatro
Teatro Fumagalli Vighizzolo di Cantu'
28 gennaio | Teatro Giacosa, Ivrea https://www.anyticket.it/anyticketprod/Default.aspx...
31 gennaio | Teatro Lirico Giorgio Gaber, Milano
https://www.ticketone.it/.../anna-diario-figlio-della.../
Con il sostegno di:
Sa.Ve Group S.r.l.
TONY LOFARO –
Biografia
Montaltese, nasce nel 1978 ad
Ivrea (Torino).
La sua formazione comincia alla "The Bernstein School of Musical
Theater", in seguito a Milano presso la Spid Dance Academy;
Si perfeziona negli anni a Miami, Londra e New York.
Danzatore forte e versatile, debutta al "Teatro Comunale di Bologna"
diretto da Mauro Bolognini, è stato solista e coreografo ospite del "Jazz
Ballet" di Adriana Cava, al Teatro Nuovo di Torino.
Fra tutte le sue esperienze, nel 2004, con le coreografie di Daniel
Ezralow, è nel corpo di ballo di "Tosca Amore Disperato" di
Lucio Dalla, prodotto da David Zard e nel 2005 è il solista di "Metropolis
Il Musical", opera rock per la regia di Ivan Stefanutti.
Dal 2010 dedica la sua carriera alla coreografia, fra teatro, eventi ed alla
docenza di modern jazz.
Ha firmato, per il regista Maurizio Colombi, prodotti dal Teatro Nuovo di
Milano, "I Promessi Sposi " e "La Divina Commedia" e, per
il Teatro Brancaccio di Roma, la commedia musicale "Vorrei la pelle
nera".
Con Giorgio Pasotti protagonista, cura le coreografie di uno stravagante
"Don Chisciotte" e per la regia di Wayne Fowkes firma l'opera musical
"Otello L'ultimo Bacio".
È ideatore di un inedito Piccolo Principe di Saint-Exupéry in prosa e danza in
tour nazionale dal 2013 e firma regia e coreografia di “Sindrome da Web” in
première al Castello Sforzesco di Milano. Dal 2020 l’intenso e celebre diario
di Anna Frank diventa "Anna, Diario figlio della Shoah”, spettacolo di
danza e prosa di cui è autore, regista e coreografo.
FRANCO
CAMPANELLA
VICE
PRESIDENTE COOPERATIVA SOCIALE COLISSEUM
Mi
sono sempre chiesto, da uomo e cittadino, che cosa potessi fare per lasciare un
segno tangibile della mia presenza in questa vita e la risposta è stata
Colisseum. Ho fondato la Cooperativa con l’intento di creare qualcosa che fosse
rispondente ai miei valori, al credo che mi anima, al desiderio di scoperta e
di movimento, ho avuto la fortuna di camminare a fianco di persone che ancor
prima che soci, sono stati compagni di vita e di avventura, a cui devo molto
dal punto di vista umano e lavorativo. Da sognatore ho sempre creduto e lottato
per i grandi ideali, ho sempre visto le opportunità laddove gli altri vedevano
i problemi. Sono fermamente convinto che quello che facciamo e ciò che ci
rappresenta e questo è il modo che conosco per lasciare un segno, il mio segno.
La
magia di Anna diario figlio della Shoah la tempesta devastante è dovuta
all’estro, sensibilità e cura che il Maestro Tony Lofaro direttore artistico di
Colisseum, il quale dopo aver raccolto i miei pensieri e desideri è riuscito a
creare “lo spettacolo di danza e prosa
sulla shoah che sfiora l’anima”. Non finirò mai di ringraziare Tony per
avermi e averci regalato un sogno, e un ringraziamento a tutta Colisseum e la
squadra che ruota intorno allo spettacolo.
COOPERATIVA
SOCIALE COLISSEUM
Viene fondata a Como nel 1990 da
un gruppo di insegnanti di educazione fisica, con lo scopo di integrare
conoscenze, competenze e opportunità lavorative nel campo dell’avviamento e
della pratica delle discipline motorie e sportive. Nel 2020 siamo stati
premiati con il Global Excellence Award dalla rivista Lux come Best Community
Physical Education Initiative - Italy.
Realizza servizi rivolti alla persona
e promuove progetti il cui ambito generale è quello delle attività motorie.
All’interno di essa, opera uno staff di professionisti con formazioni e
competenze diverse: insegnanti di educazione fisica (laureati in Scienze
Motorie), psicomotricisti, terapisti della riabilitazione, educatori,
psicologi. Ci avvaliamo della collaborazione di specialisti e altre realtà di
rilievo, presenti sul territorio comasco e, a seconda delle necessità, su
quello nazionale.
L’obiettivo prioritario è il
raggiungimento della soddisfazione di coloro che entrano in rapporto con le
varie attività: disabili, pazienti, genitori, anziani, associazioni,
organizzazioni committenti e partner, nonché lavoratori. La cooperativa crede fermamente
nell’idea che al centro del proprio operato ci sia la persona, la quale ha sempre
diritto al movimento e al proprio benessere psico-fisico, qualsiasi sia la sua
condizione iniziale: il mantenere costantemente vivo un atteggiamento di
interesse e di disponibilità verso gli altri, l’investire sulla formazione del
personale, per migliorare la professionalità e le competenze, sono elementi che
consentono una continua crescita della qualità del servizio offerto.
Il contributo delle diverse
professionalità consente di ideare, promuovere e proporre una serie di servizi
ampiamente articolati, considerando l’unità psicofisica delle persone e
utilizzando le discipline motorie a fine educativo, preventivo, riabilitativo.
Lo scopo del lavoro all’interno dell’équipe, arricchito dai frequenti contributi
provenienti dall’esterno, è quello di migliorare sempre più la qualità e la
prossimità dei servizi offerti, perseguendo l’interesse della comunità allo
sviluppo della persona e all’integrazione.
Sa.Ve. Group
S.r.l. - Saverio Cutrullà, Founder
Ho
accettato volentieri di sostenere la produzione dello spettacolo” Anna. Diario
figlio della
shoah,
la tempesta devastante”, messo in scena dalla Cooperativa Sociale Colisseum di
Como, perché sono da sempre attento alla storia e alle storie. Da imprenditore,
mi confronto quotidianamente con la fatica e la responsabilità delle scelte ed
ho ben presente come le mie decisioni in campo aziendale si traducano in vita
vissuta da altri. La storia drammatica di Anna Frank e della sua famiglia è
inserita in un contesto storico che grazie a Dio non si manifesta nel nostro
tempo… non almeno con la medesima forma politica e culturale orientata allo
sterminio razziale. Certamente la sofferenza dell’individuo e delle comunità, quando
non dei popoli, ancora caratterizza la nostra società ed è per questo che
suscitare emozioni per fare memoria, come fanno benissimo gli interpreti di
Colisseum, è un gesto di responsabilità sociale che affianco con autentica
partecipazione. La mia azienda, Sa.Ve Group – servizi strutturali integrati –
si occupa di servizi e non esiste servizio che non implichi rapporti con le
persone e le comunità. Per questo sono tra i sostenitori di questo spettacolo:
perché senza memoria non c’è comunità… e noi vogliamo sentirci parte ovunque si
manifesti il nostro operare.
Saverio
Cutrullà
ATI GROUP S.r.l. - Arnaldo Tiranti, Ceo/Founder
Conosciamo il progetto Colisseum, perché lo abbiamo incontrato privatamente con le nostre famiglie - possiamo dire che generazioni di comaschi hanno avuto modo e occasione
di conoscere e frequentare le attività promosse da Colisseum
- ma anche per questioni
lavorative.
Consociamo quindi la serietà, la competenza, la passione e quella vena di utopia che attraversa
le persone che dirigono
questo progetto.
Per questo proviamo
come prima cosa una sincera
gratitudine.
Non è semplice trovare imprese dove la capacità pragmatica
e realizzativa di fare le
cose è sempre
accompagnata ad ogni istante dalla dimensione di senso e da una visione non meramente
economica.
Del resto, si tratta di un’impresa sociale e possiamo affermare -
per quanto abbiamo avuto modo di sperimentare con mano - che la dimensione sociale e gli obiettivi sono perseguiti con forte determinazione. C’è poi una caratteristica del “fare” di Colisseum che ci ha sempre colpito:
è la capacità di coniugare
le attività di carattere motorio e psicomotorio, la consapevolezza della natura sociale
delle attività ideate e proposte
con la dimensione espressiva ed artistica.
Per questo, quando ci hanno parlato, raccontato di ANNA e mostrato questo progetto di Teatro Danza abbiamo immediatamente deciso che lo avremmo appoggiato.
In ultimo ma non ultimo siamo convinti
che il messaggio da cui trae ispirazione questo spettacolo sia un messaggio
capace di fare due cose fondamentali e in apparente
contraddizione: fare memoria,
funzione fondamentale per garantire la vita consapevole di ogni comunicato
umana e al tempo stesso smuovere la sensibilità di chi vive oggi in mondi fortunatamente diversi ma i cui orizzonti di senso sembrano opachi e sbiaditi.
Quanta vita viene da quelle pagine e quanta ne vuole riprodurre
quel palco, quelle voci, quei corpi che danzano? Il messaggio che viene da questa storia e che questo spettacolo sa veicolare è un messaggio
di vita che desideriamo - con
i nostri limitati mezzi - contribuire a diffondere
Gli amministratori di ATI GROUP S.r.l.
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