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Grande tributo a Massimo Troisi a 25 anni dalla scomparsa













Tributo a Massimo Troisi a 25 anni dalla sua scomparsa
Spettacolo “Mò me lo segno”. Un atto d’amore dovuto.
Teatro delle Muse dal 14 febbraio al 3 marzo 2019


Debutto con la partenza di una ciclo-pedalata dei Postini Salva-Cuore per la consegna di 

buste rosse con versi d’amore di Neruda e un vademecum, redatto da esperti cardiologi, 
per una corretta prevenzione

Massimo Troisi, un mito senza tempo, scomparso a soli 41 anni, il giorno dopo aver 

terminato le riprese del film “Il Postino” che, nonostante l’affaticamento dovuto alla 
malattia congenita al cuore, aveva fortemente deciso di girare. E proprio a questo suo 
ennesimo capolavoro cinematografico è parzialmente dedicato lo spettacolo 
“Mò me lo segno”, un tributo a 25 anni dalla sua dolorosa perdita, reso dal regista e 
drammaturgo Geppi Di Stasio (che ha vissuto per anni a San Giorgio a Cremano) e prodotto 
da Trepareti, in scena al Teatro delle Muse, spazio culturale di consolidata tradizione 
napoletana nel quale il regista dirige la compagnia stabile, dal 14 febbraio al 3 marzo con lo
stesso Di Stasio e Roberta Sanzò e con Alida Tarallo, Carlo Badolato e i musicisti 
Sergio Colicchio e Emiliano Federici. 

Più che la biografia del grande Massimo Troisi sul palco l’essenza della sua poetica, delle 
sue suggestioni, la sintesi del suo pensiero. Nell’ultima parte della sua vita terrena Massimo 
ha voluto incontrare idealmente Pablo Neruda, il poeta degli oppressi. 

E sorprende constatare come i punti in comune tra i due sono davvero tanti, un approccio 
laico alla vita da divenire una sorta di identica visione politica, l’essere figli di ferrovieri, 
l’essere uomini del Sud, l’essere accomunati dall’ideale marino e dalla sensibilità al fascino 
femminile. L’incontro con Neruda è stata l’ultima scelta perché gli ha dedicato il suo cuore, perché ha voluto girare il suo ultimo film prima di un trapianto programmato, una scelta che gli è stata fatale; 
“E se con un cuore nuovo io non fossi più lo stesso?”, pare abbia dichiarato a chi gli 
consigliava di rimandare le riprese de “Il Postino”. 

Era il 1994. E allora musica, con gli immancabili brani di Pino Daniele, donne, poesia, 
immagini e, perché no, divertimento, sono gli ingredienti di “Mò me lo segno”, il cui stesso 
titolo, mutuato da una delle più famose battute di Troisi, sta ad indicare la negazione della 
morte fisica perché le cose da dire, specie se si è dei grandi artisti, avrebbero potuto essere
ancora tantissime. 

Un debutto non casuale quello nella giornata degli innamorati, che vedrà lo svolgimento di 
un evento unico nel suo genere: un raduno di ciclisti, appartenenti all’associazione 
“Pedalando nella storia”, specializzata negli eventi revocativi, per un giorno nel ruolo di 
Postini Salva-Cuore. 

Un compito importante quello di portare in giro sulle due ruote il ricordo di Troisi per 
ribadire alle coppie, di ogni età, ceto sociale e sesso, l’importanza dell’amore per la vita, 
per l’animo umano e il valore di una corretta prevenzione. 

Chiunque volesse aderire al raduno potrà farlo partecipando con la propria bici e 
contattando l’associazione. I Postini Salva-Cuore partiranno il 14 febbraio dal Teatro delle 
Muse, alle ore 16.30, e consegneranno alle persone incontrate lungo il percorso stabilito una
busta (rigorosamente rossa) contenente i versi di Neruda unitamente ad un vademecum di 
regole per mantenere in salute il proprio cuore, redatto da esperti cardiologi, per unire il 
concetto di amore e saluto in un romantico abbraccio.




Percorso Ass.Pedalando nella storia - Postini Salva-Cuore
Ritrovo per la partenza: Teatro delle Muse, via Forlì (zona Nomentano – Policlinico) ore 16.30
Partenza: ore 17.00
Orario previsto di rientro: ore 20.00
Soste previste:
Terrazza del Pincio km 4,5 - Ponte Milvio km 10 - Villa Ada km 15
Iscrizioni: info@pedalandonellastoria.net
Teatro delle Muse via Forlì 43
Spettacolo “Mo’ me lo segno”, scritto e diretto da Geppi Di Stasio
Info per prenotazioni: 06 4423 3649




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