Corvetto
– Niguarda – Giambellino –Gallaratese - Adriano
IL
FANCIULLINO DI MILANO
progetto
di Renata Ciaravino
vincitore
del Bando delle Periferie Milano 2018
direzione
organizzativa Marta Ceresoli
produzione
dionisi
Ultimamente ho passato
un bel po’ di tempo a chiacchierare con gente che ha 80, 90, 100
anni. A loro chiedo: “Ce l’hai ancora un fanciullino dentro di
te?” Qualcuno mi manda a cagare. Qualcuno mi fa rispondere
direttamente da quel fanciullino. E allora ci divertiamo. Molti a
quella età ballano come dovessero respirare. Non so perché mi
piaccia parlare con loro. Forse mi fa star bene sapere che si fa
l’amore in macchina a 80 anni “per sentirsi due ladri”. Forse
perché mi avevano detto che a quell’età ci si fa solo la pipì
addosso pensando alla morte; o si pensa solo a non essere derubati
del borsellino nel parcheggio di Carrefour; o si diventa stalker dei
medici di base. Eppure la gente ancora si ama, chi se l’aspettava.
Tutta storta, col girello, la pipi, la morte alla porte, le rughe, il
mento crollato, l’occhio chiuso da un aneurisma, i rimpianti, la
guerra che hai fatto a 8 anni. Oppure ancora piange, a 90 anni, per
quel figlio che, per quella donna che non, per quel viaggio mai
fatto. Ecco, quei corpi pieni di macchie, rughe, parrucchini e
bigodini, cicatrici, dita storte per l’artrosi, che sanno benissimo
cos’è la passione (anche se non hanno mai pensato di poterla
raccontare, anche se l’avevano dimenticata), mi fanno sentire che
c’è vita, quel tipo di vita in grado di intaccare con la propria
scompostezza di lacrime, mazurke e pipì i sogni totalitari delle
infuencer. Mi piace pensare di provare a raccontarle queste vite.
Abbiamo parlato con questi fanciulli in Boifava/Chiesa Rossa e in
Bovisa. Ora li andiamo a trovare al Giambellino, a Corvetto, a
Niguarda, Gallaratese e Quartiere Adriano. 10 mesi di Fanciullino. 5
spettacoli. Un film. Un libro. Pascoli oggi avrebbe 163 anni…
Renata
Ciaravino
Il fanciullino è quel bambino dentro di noi che continua a gioire e si rifiuta di porre l’attenzione solo su ciò che della nostra vita non va. Ma in una città come Milano cosa resta nei ragazzi di settanta, ottanta, novant'anni di quel fanciullo? Sopravvive? C'è? Riesce a parlare?
Dopo due edizioni del Fanciullino (la prima al Teatro Ringhiera nel quartiere Boifava-Chiesa Rossa e la seconda in Bovisa) il fortunato e poetico progetto – vincitore del Bando delle Periferie 2018 del Comune di Milano - si apre alla città intera.
In questi mesi il gruppo di lavoro nato intorno al progetto sta incontrando ed intervistando gli anziani dei quartieri milanesi per farsi raccontare le loro storie e comprendere se in loro sopravvive quel bambino che guarda il mondo con l’ingenuità, l’innocenza e l’intelligenza proprie dell’infanzia, che si emoziona per ciò che non si può comprendere con la sola ragione, che si rifiuta di porre l’attenzione solo su ciò che della vita non va.
Il progetto consiste nell’avviare un numero considerevole di “incontri/interviste” di “carattere emotivo” con gli abitanti over 70 dei quartieri milanesi Corvetto, Niguarda, Giambellino, Gallaratese e Adriano che abbiano come tema la loro infanzia, la loro relazione con il quartiere, le loro visioni sullo stesso, e indagare se quello spirito fanciullo è presente negli anziani di Milano o se è sopito sotto il peso dell'età e dell'esclusione sociale.
I luoghi di incontro sono quelli in cui le persone riescono anche solo per poche ore a sorridere e divertirsi: le balere, in primo luogo e ancora i centri di quartiere, i circoli e ovunque ci sia musica e voglia di raccontarsi.
Dall’intero materiale raccolto verranno tratti i temi narrativi e le visioni per la costruzione di
cinque giornate – tra maggio e giugno 2019 - di festa “fanciullina” che coinvolgerà gli anziani del quartiere e i cittadini dell’intera città di Milano con cinque spettacoli eventi site-specific interattivi che vedranno come co-autori gli abitanti over settanta dei quartieri. E ancora sarà realizzato un film documentario che racconterà le fasi del progetto, un prodotto artistico autosufficiente, riproducibile e indirizzabile ovunque e un libro che raccoglierà le narrazioni degli abitanti dei quartieri periferici prescelti, particolarmente interessanti dal punto di vista storico, sociologico e culturale.
Per
segnalare “fanciullini” da coinvolgere nel progetto
contattare GIADA ULIVI - 3403532603
Altre
info e contatti: marta ceresoli 3481886432 (organizzazione)
- maddalena
peluso 3406968133 (ufficio stampa)
Renata
Ciaravino
Diplomata
alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” in Scrittura
Drammaturgica, approfondisce gli studi al Théâtre du Rond-Point di
Parigi e a Le Centre des Arts Scéniques di Bruxelles. Scrive per il
teatro, la televisione, la musica, la radio collaborando tra gli
altri con Serena Sinigaglia, Gianna Nannini, Elisabetta Pozzi,
Arianna Scommegna, Franco Però, Laura Curino, Veronica Cruciani,
Francesco Micheli. Scrive per il cinema come autrice e sceneggiatrice
(Indiana Production, Rai Cinema, Officine-Anteo). I suoi testi
teatrali sono stati tradotti in francese, tedesco, turco, polacco,
inglese, valenciano, slovacco e sloveno. Ha insegnato all’Università
di Pristina in Kosovo. Dal 2001 affianca al suo lavoro di autrice
quello di direttrice e consulente artistica.
Alla
fine del 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo “Potevo essere
io”.
COMPAGNIA
TEATRALE DIONISI
La
Compagnia Teatrale Dionisi, fondata nel 2000, lavora da sempre sulla
drammaturgia contemporanea e le tematiche contemporanee, civile e
sociali.
Ad
oggi ha prodotto più di 15 spettacoli, circuitati in Italia e
all’Estero.
Dal
2011 la Compagnia organizza il Festival Teatrale Mixitè,
sull’inclusione nella differenza.
La
Compagnia Dionisi è stata sostenuta negli anni da:
Comune
di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Fondazione
Cariplo, Comune di Sesto San Giovanni, Comune di Brescia, Camera di
Commercio di Milano, Agos, Hong Kong Production e da, tra gli altri:
Teatro Stabile della Sardegna, Casa degli Alfieri, Fondazione
Gallarate, Astiteatro, Outis (Centro Nazionale di drammaturgia
Contemporanea), E.T.I. (Ente Teatrale Italiano), Scuola d’Arte
Drammatica “Paolo Grassi”, Scuola civica di Cinema e Nuovi media
di Milano, Kilowatt Festival, Teatro dell’Orologio. La direzione
artistica è di Renata Ciaravino.
Commenti
Posta un commento