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INTERVISTA A GIADA D'AURIA - FINALISTA A SANREMO GIOVANI



Gli appassionati di teatro musicale la conoscono molto bene e la stimano tantissimo. Un'artista a 360 gradi. E ora... finalista a Sanremo Giovani. Sto parlando di Giada D'Auria.
Parlando di lei, del suo lavoro, delle sue idee... è nata questa intervista. Buona lettura!


Quando da piccola ti chiedevano “cosa vuoi fare da grande?" cosa rispondevi?

Da piccola volevo insegnare.Volevo emulare le mie maestre.
Ho avuto la fortuna di avere sempre delle grandi educatrici, che non reprimevano la nostra creatività e libertà espressiva.
Già alle elementari la mia meravigliosa insegnante di italiano, Maria Quattrini, ci faceva cantare e disegnare ascoltando musica classica.
Un genio di maestra per questo il mio sogno era quello di insegnare agli altri a capire e a fare le cose.

C'è un icona, un mito che ti accompagna da sempre?

Ho diverse figure artistiche di riferimento. Nella musica sicuramente Erikah Badu e Lauryn Hill, per la loro capacità di volare sulla musica, la
 loro eleganza e versatilità, la loro personalità fortissima.
Per quanto riguarda la capacità di comunicare il proprio mondo interiore Mimì.
Loro sono la mia triade del cuore.
Icona di intelligenza, talento e femminilità per me resta comunque e sempre Frida Kahlo, in onore della quale ho scritto, diretto e interpretato uno spettacolo quest’anno.




Canto, ballo, recitazione... esperienze nel cinema, in televisione, a teatro... cosa ti ricordi del tuo primo provino in assoluto?

Ho avuto la fortuna di capire subito cosa volessi fare da grande, almeno capire che avrebbe avuto a che fare con l’arte.
Sono stata molto fortunata perchè ho sempre lavorato tanto, anche con grandi artisti come Pasquale Squitieri, Claudia Cardinale, Giorgio Albertazzi, Christian De Sica.
Il mio primo provino in assoluto fu per la compagnia delle matinée al Sistina, per la regia di Lino Moretti. Ero una bambina, e decisi di cantare una canzone di Giorgia.
Ero emozionata, ma cantare mi rendeva così felice che sono ho preso coraggio e sono salita sul palco.
Un ricordo bellissimo!

Una grande soddisfazione: finalista a Sanremo Giovani 2019 con il brano “Sola si sta bene”. Come è iniziata questa esperienza? Raccontaci la storia di questo brano.

In realtà essere in finale a Sanremo giovani 2019 è frutto di tanto lavoro, mio e dei miei collaboratori. In questi ultimi due anni abbiamo lavorato tanto.
Tutto è cominciato da un brano, STAI FERMA.
Mi consigliavano tutti di farlo uscire, di diffonderlo, perché sostenevano fosse un bel pezzo. Io avevo timore e paura di quello che avrebbe significato tirare fuori le mie canzoni, i miei testi, le mie storie.Ho sempre scritto e sempre tenuto tutto per me.
Alla fine però condividere con gli altri le mie emozioni è stato l’inizio di un percorso bellissimo di ricerca, di scoperta del mio sound, del “miglior vestito”.
Questo percorso intrapreso con il maestro Massimo Carrieri, il mio produttore artistico e arrangiatore è stato il viaggio che mi ha condotto fin qui.
Un percorso che non è certamente finito, ma che sappiamo continuerà a stupirci e a darci degli input interessanti per crescere. 






Che consiglio ti senti di dare ai giovani che studiano per intraprendere la carriera artistica?

I giovani di oggi non devono aver paura di credere. Perché nessuno crede più a niente e a nessuno. Credere che possa succedere. Credere che se lo determini lo puoi costruire.
Sconsiglierei di cercare la conoscenza in un luogo, ma altrove.
Segnatevi sempre le idee che avete da qualche parte... magari un giorno vi torneranno utili.



Qual è il tuo sogno nel cassetto sia per Giada artista che come donna?

Il mio sogno come Giada artista è sicuramente arrivare alle persone con le storie che racconto.Sarebbe meraviglioso poter essere la voce che canta le storie nelle quali gli altri si ritrovano.
Una specie di mega casa del cuore virtuale. Sogno di fare un super Disco con le persone che stimo e alle quali voglio bene. “Super” perché rispecchia la mia anima è la mia voce che è il suo specchio.
... Come donna?
Sogno sempre troppe cose. Sono ribelle e casinista. Sogno di guardare avanti e mai indietro e di scoprirmi ancora felice
.
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PRESENTAZIONE BRANO

SOLA SI STA BENE

Violenza non è necessariamente un gesto. Un’azione. Violenza è molto spesso una condizione. Una donna non amata, lasciata sola, non ascoltata, rinchiusa in una vita che non le appartiene, che la priva della sua stessa identità è di fatto una violenza.

Non saper ascoltare, non saper vedere il grido sordo di sofferenza di una donna che si sta
spegnendo e distruggendo all’interno di una relazione è una caratteristica di molte
relazioni.

In “Sola si sta bene", una donna trova il coraggio di dire la verità, di ammettere che deve andare via, che deve ritrovare se stessa fuori dalla coppia. Perché dipende interamente da quest’uomo.

Gli attaccamenti la divorano. Fa fatica, ma non riesce più a trattenersi, a fare finta di
niente. Tra continue incomprensioni, liti, specchi rotti, porte sbattute, parole che lasciano il segno, questa donna trova la forza di mettere se stessa al primo posto.

Il tiro alla fune non ha più senso. Una storia d’amore non può essere una lotta tra bene e male. Decide di mollare. Di cambiare. Di lasciare la corda. È stanca e ha voglia di nuovi obbiettivi, di autenticità, di emozioni forti, vere, senza compromessi.

Anche sola si può stare bene e la realizzazione di una donna non passa necessariamente
dalla vita di coppia. Il pezzo vuole essere forte, incisivo, cresce di intensità con il testo e ti entra dentro come un tamburo.

Perché le donne sono così. Forti e decise. Quando sanno quello che vogliono non le
ferma più nessuno. Perché la voglia di libertà e di rinascita è alla base di questa storia che ho scelto di raccontare.

Sonorità new soul con contaminazioni elettroniche. A sottolineare non solo la mia identità musicale, ma la modernità di una donna di oggi che sceglie il coraggio alla rassegnazione.

Sceglie il cambiamento alla paura. Credo fortemente nella carica e nella spinta di questo pezzo. E in un testo semplice, ma che arriva al cuore di una donna in maniera diretta.

Sincera.

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Ascolta il brano a questo link Sanremo Giovani Giada D'Auria - Sola si sta bene

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BIOGRAFIA

Giovane cantante professionista romana, da 15 anni calca i più importanti palcoscenici
italiani e Europei come protagonista di musical di fama internazionale come “Grease”
Compagnia della Rancia regia di Federico Bellone, “Flashdance” Stage Entereinment,
“Priscilla la regina del Deserto” original Broadway production, “50 sfumature the Musical
parody” Art Work production, “Processo a Pinocchio”, per la regia di Andrea Palotto,
vincitore dei Musical Awards nella categoria “Spettacoli Inediti”, “Jersey Boys” regia di
Claudio Insegno prodotto dal Teatro Nuovo di Milano vincitore del premio “miglior
musical dell’anno 2015/016” in scena anche a Parigi per tutto settembre 2016 a Les Folies
Bergère. 


Nel 2017 è coprotagonista femminile de “La Febbre del sabato sera” in tour per tutta
Italia. Nel 2018 lavora come coreografa e regista associata del musical “Madagascar”, sia nel tour italiano sia in quello spagnolo.

Sempre in questo anno scrive, produce e dirige uno spettacolo inedito dal titolo “Diversamente Frida” liberamente ispirato all’artista con musiche popolari della tradizione messicana e spagnola.

Nel 2014 è in scena con “Sarà perché ti amo” Musical scritto e diretto da Alfonso Lambo
come protagonista femminile, prodotto da Abramo Allione Edizioni Musicali srl, nota casa
discografica con la quale inizia un percorso musicale realizzando un cd dei più grandi
successi dei Ricchi & Poveri con nuovi arrangiamenti e nuove sonorità.

Partecipa alla realizzazione di un secondo disco “Il Primo Agosto” prodotto dalla Tornado e Freak Musical Company.

Lavora come cantante e corista in “Domenica in 7 giorni”, con Pippo Baudo per Rai Uno.
Studia canto classico e moderno, tecnica jazz e canto soul con la soprano Giosiana
Pizzardo, Tiziana Salvador, Cheryl Porter, Loretta Martinez, sua vocal coach, docente di di tecnica vocale, voice craft ed esperta di logopedia per cantanti.

Perfeziona i suoi studi sulla voce con il famoso vocal coach delle star di Hollywood Eric
Vetro durante la sue permanenza a Los Angeles. Autrice di testi teatrali tra cui “Sarai per me”, spettacolo inedito che ha debuttato in Italia come spettacolo off nel 2014, con il quale si andava ad indagare le relazioni intime tra uomo e donna.

Approfondisce la sua formazione per una maggiore completezza artistica studiando
recitazione e danza, passando dal teatro comico alla commedia dell'arte con insegnanti del calibro di Lydia Biondi, Francesca Draghetti, Roberto Stocchi, fino a dedicarsi a
masterclass intensive tenute dall’acting coach Bernard Hiller a Los Angeles.

Si diploma all'Accadmia del Teatro dell'Orologio di Roma (accademia triennale di teatro
sperimentale) diretta dal regista Riccardo Cavallo, partecipa a seminari di recitazione
presso la NUCT Università del cinema di Roma diretti da Sergio Rubini.

Cinema e fiction:“The Clan” film diretto e interpretato da Christian De Sica, “La Squadra 7” Rai3, “Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia” Rai1, “Negli occhi dell'assassino” Canale5, “Il giorno della Soah” docufilm di P.

Da qualche anno collabora insieme al pianista e compositore Massimo Carrieri per il suo progetto discografico scrivendo testi e melodie.



Progetto " GIADA"

Finalmente le parole diventano musica. Tutte quelle frasi rimaste chiuse dentro un
quaderno per decenni, si sono trasformate in note, in suoni, in melodie e ritmo.
La maturità di una donna che ha deciso di prendere in mano la propria vita e buttarsi a
capofitto in una passione, la musica, che da tutta la vita la accompagna.
Nel 2017 esce il primo singolo “Stai ferma”, che riesce a raggiungere i cuori di
tantissime persone. Il video riceve molte visualizzazioni in poco tempo e il nome di
Giada inizia a fare capolino anche nell‘ambiente discografico. Sonorità pop melodiche
e un tema molto attuale e controverso, l’omosessualità femminile.

L’anno dopo il secondo singolo esce nell’estate. “Vita, morte e miracoli”. Fresco,
ritmato con marcate e spiccate sonorità R&B. Anche qui il video la fa da padrone
andando a delineare ancora meglio quello che la musica e le parole già esprimono in
maniera precisa ed essenziale. La voglia di una donna di riprendere in mano la propria
vita. Di ricominciare in una nuova città.

Con “Sola si sta bene”, il singolo presentato, si va a delineare ancora di più il carattere
di un’artista veramente poliedrica ma con una precisa identità musicale e stilistica. La
voglia di mettersi in gioco, sempre presente, nei suoi testi, qui si fa ancora più
presente. Una donna che, dopo una grossa delusione, decide di mettersi in gioco, di
assaporare la propria solitudine, Di bastare a se stessa e cercare la propria essenza.
Dopo questi 3 brani il progetto ha preso piede e, nella primavera del 2019, uscirà
l’album completo. Sonorità new soul, con forti contaminazioni hip hop e elettroniche
che valorizzano la voce calda, sabbiata e distorta di Giada. Un timbro originale per
un’artista unica. Un’artista con alle spalle anni di palchi importanti in giro per l’Italia.
Il disco mirerà a celebrare il mondo femminile, raccontarne le sfumature, la verità, la
complessità, senza scendere nel vittimismo o nel falso moralismo. Parole dirette,
crude, ma anche sognanti e oniriche, sempre però vere e genuine. Proprio come Giada.

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