Patrocinata da TeatroSenzaTempo Produzione di Spettacoli Teatrali in collaborazione con Teatro Sala Uno di Roma
"TEMPO D'ANDARE Migrazioni Teatrali"
Dal 20 al 22 Aprile 2018
TEATRO SALA UNO – ROMA
Piazza di Porta San Giovanni, 10
Ore 20,30 – Domenica pomeridiana ore 18,00
Tre giovani Compagnie raccontano le tre facce del Viaggio. Andare, Tornare, Aspettare.
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VENERDI’ 20 APRILE ore 20,30
"SOGNO AMERICANO"
liberamente ispirato a "Morte di un Commesso Viaggiatore"
adattato e diretto da Virginia Risso
con la partecipazione straordinaria di Alessio Chiodini
e con Daniela Anzellini, Chicco Sciacco, Aldo Sorrentino.
Il testo scritto nel 1949 da Arthur Miller, che all’epoca vinse il Premio Pulitzer e che è ancora considerato come uno dei maggiori successi teatrali del dopoguerra.
Originariamente l’idea era quella di raccontare, anche in chiave comica, quanto si agita all’interno della testa di un uomo (il titolo sarebbe dovuto essere The inside of his head – Dentro la sua
testa), poi Miller arrivò al “Commesso viaggiatore” lavorando sull’ipotesi di restituire, non solo letterariamente, ma anche sul piano della scrittura scenica, il contemporaneo coesistere e compenetrarsi di presente e passato nella vita di un essere umano.
Conseguentemente in “Morte di un commesso viaggiatore” non vi sono flashback, ma soltanto un sovrapporsi di passato e presente e questo perchè, nel suo disperato tentativo di giustificare la propria vita, Willy Loman, il protagonista della pièce, ha distrutto i confini tra la memoria e la realtà.
L’ultimo giorno di vita di Willy, in questo efficace allestimento interpretato da un Alessio Chiodini in splendida forma, diviene quindi non sola la storia di uomo alle prese con debiti, mutui da pagare, relazioni familiari complesse ed irrisolte ma soprattutto una storia collettiva, la storia della società in cui oggi viviamo, società che ha deciso scientemente di bruciare i propri ideali e valori sull’altare di una divinità intrinsecamente effimera quale è il Dio Successo.
MF PRESS – CEL. 366 4538808 – Email: teatrosenzatempo.ufficiostampa@gmail.com
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SABATO 21 APRILE ore 20,30
"I DEMONI DEL PAESE DELLE MERAVIGLIE"
Liberamente ispirato al rapporto
tra Lewis Carrol e Alice Liddell
scritto e diretto da Daniel De Rossi
con Daniel De Rossi e Natalia Cavalleri
Non adatto ai ragazzi con età inferiore ai 16 anni.
Siamo sempre stati affascinati dalla figura di Alice, che ruzzola nella tana del Bianconiglio e inizia la sua meravigliosa avventura. Tutti conosciamo la storia.
Quello che non sappiamo è chi fosse veramente il suo autore. E chi fosse davvero Alice.
Sulla scena un Demone, intrappolato in un luogo-non luogo, una scatola senza inizio né fine in cui, forse, è rimasto per troppo tempo, e un orsacchiotto, presenza finta, muta, incapace di mostrare emozioni, forse un dono dell’autore stesso, forse una proiezione di una mente malata.
Quand’ecco, a spezzare un gioco perverso di illusioni e ripetizioni che potrebbe durare in eterno, una presenza nuova, inaspettata: Alice.
L’ospite indiscreto. La salvatrice. La bambina.
Forse, la causa di tutti i mali.
Da quel momento niente sarà più lo stesso.
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DOMENICA 22 APRILE ore 18,00
"SE A DIDONE IL NULLA PARE"
scritto e diretto da Sandra Rossi
con Elisabetta Raoli, Sandra Rossi, Cristina Frioni, Carlo Colella e con Virginia Menendez.
Liberamente tratto dal IV canto dell’Eneide e dalla Didone Abbandonata di Metastasio.
In una terra situata a Nord dell’Africa, vivono la regina Didone e sua sorella Anna, in un clima di ritrovata tranquillità. Vittime dei soprusi del fratello Pigmalione che ha ucciso il marito di Didone, Sicheo, e dal quale sono fuggite anni addietro, hanno fondato la città di Cartagine, prosperosa nel commercio e nelle arti, aiutate dalle tribù vicine, che hanno acconsentito alla sua fondazione, ma che ora minacciano costantemente l’ordine stabilito, attratte non solo dalla prosperità della terra, ma anche dalla bellezza della regina che vi regna.
A causa della malvagia e beffarda Fama, che diffonde a sproposito voci che annunciano l’imminente arrivo di un eroe lontano, Enea, il re della tribù dei Mori, Iarba, intende, con la diplomazia e con la forza, conquistare la bella regina, che rifiuta ostinatamente ogni proposta di matrimonio, convinta del fausto destino che sembra esserle stato riservato dagli Dei. E’ questa la storia scritta dal mito, riportata nei versi dell’Eneide di Virgilio, e rievocata nella Didone Abbandonata di Metastasio.
MF PRESS – CEL. 366 4538808 – Email: teatrosenzatempo.ufficiostampa@gmail.com
Ma Didone aspetta, continua ad attendere l’eroe che annuncia il suo arrivo attraverso presagi notturni, oracoli, ed oscure visioni, incoraggiata incoscientemente dalla sorella Anna, a tal punto che comincia a vivere, nella solitudine delle sue notti insonni e nelle albe oscurate da piogge scroscianti, la sua personale storia d’amore, un amore irreale e visionario, un amore alimentato dalle voci del popolo, dalla solitudine della vedovanza e da un desiderio di maternità incombente. E’, pertanto, una storia moderna, quella di Didone. La storia di una donna coraggiosa ed indipendente e del suo rapporto controverso con il potere, con i doveri dettati dalla fedeltà coniugale a cui è votata, ed il costante timore di risultare inadeguata al ruolo che ricopre. All’interno di un mondo perfetto costruito con tenacia e costanza, rappresentato da un cerchio di pietre, intorno al quale danza Selene, a rappresentare tanto la proiezione che il deterioramento di un sogno, è la parola riportata attraverso i secoli a rimarcare il destino a cui la donna non può ribellarsi, fragile e disarmata di fronte ad un’ossessione che si manifesta con sconosciuta irrazionalità, che mina la roccaforte di certezze all’interno della quale si è rifugiata, e che si manifesta con spietata urgenza, a tal punto da non essere più in grado di discernere il reale da quanto immaginato. E’, quindi, il “nulla che pare” ad essere il fulcro centrale di una storia nata dal mito, quello di Didone, ma che risulta drammaticamente irreale, quasi a mostrare con evidente illogicità il sottile confine oltre il quale la menzogna inflitta dalla mente umana deteriora inesorabilmente la sfera razionale.
Biglietto Posto Unico 10 euro *ABBONAMENTO RASSEGNA: 3 Spettacoli 25 euro*
Infoline e prenotazioni: 3280244530 Gabriele
L'incasso verrà devoluto al sostentamento di giovani attori dimenticati da qualsiasi programma politico.
La supervisione artistica è curata da Antonio Sebastian Nobili
Assistente alla supervisione:Gabriele Olivi
Assistenza Tecnica: Federico Fiordigigli
Presentato e promosso da TeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali: www.teatrosenzatempo.com/migrazioniteatrali
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SABATO 21 APRILE ore 20,30
"I DEMONI DEL PAESE DELLE MERAVIGLIE"
Liberamente ispirato al rapporto
tra Lewis Carrol e Alice Liddell
scritto e diretto da Daniel De Rossi
con Daniel De Rossi e Natalia Cavalleri
Non adatto ai ragazzi con età inferiore ai 16 anni.
Siamo sempre stati affascinati dalla figura di Alice, che ruzzola nella tana del Bianconiglio e inizia la sua meravigliosa avventura. Tutti conosciamo la storia.
Quello che non sappiamo è chi fosse veramente il suo autore. E chi fosse davvero Alice.
Sulla scena un Demone, intrappolato in un luogo-non luogo, una scatola senza inizio né fine in cui, forse, è rimasto per troppo tempo, e un orsacchiotto, presenza finta, muta, incapace di mostrare emozioni, forse un dono dell’autore stesso, forse una proiezione di una mente malata.
Quand’ecco, a spezzare un gioco perverso di illusioni e ripetizioni che potrebbe durare in eterno, una presenza nuova, inaspettata: Alice.
L’ospite indiscreto. La salvatrice. La bambina.
Forse, la causa di tutti i mali.
Da quel momento niente sarà più lo stesso.
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DOMENICA 22 APRILE ore 18,00
"SE A DIDONE IL NULLA PARE"
scritto e diretto da Sandra Rossi
con Elisabetta Raoli, Sandra Rossi, Cristina Frioni, Carlo Colella e con Virginia Menendez.
Liberamente tratto dal IV canto dell’Eneide e dalla Didone Abbandonata di Metastasio.
In una terra situata a Nord dell’Africa, vivono la regina Didone e sua sorella Anna, in un clima di ritrovata tranquillità. Vittime dei soprusi del fratello Pigmalione che ha ucciso il marito di Didone, Sicheo, e dal quale sono fuggite anni addietro, hanno fondato la città di Cartagine, prosperosa nel commercio e nelle arti, aiutate dalle tribù vicine, che hanno acconsentito alla sua fondazione, ma che ora minacciano costantemente l’ordine stabilito, attratte non solo dalla prosperità della terra, ma anche dalla bellezza della regina che vi regna.
A causa della malvagia e beffarda Fama, che diffonde a sproposito voci che annunciano l’imminente arrivo di un eroe lontano, Enea, il re della tribù dei Mori, Iarba, intende, con la diplomazia e con la forza, conquistare la bella regina, che rifiuta ostinatamente ogni proposta di matrimonio, convinta del fausto destino che sembra esserle stato riservato dagli Dei. E’ questa la storia scritta dal mito, riportata nei versi dell’Eneide di Virgilio, e rievocata nella Didone Abbandonata di Metastasio.
MF PRESS – CEL. 366 4538808 – Email: teatrosenzatempo.ufficiostampa@gmail.com
Ma Didone aspetta, continua ad attendere l’eroe che annuncia il suo arrivo attraverso presagi notturni, oracoli, ed oscure visioni, incoraggiata incoscientemente dalla sorella Anna, a tal punto che comincia a vivere, nella solitudine delle sue notti insonni e nelle albe oscurate da piogge scroscianti, la sua personale storia d’amore, un amore irreale e visionario, un amore alimentato dalle voci del popolo, dalla solitudine della vedovanza e da un desiderio di maternità incombente. E’, pertanto, una storia moderna, quella di Didone. La storia di una donna coraggiosa ed indipendente e del suo rapporto controverso con il potere, con i doveri dettati dalla fedeltà coniugale a cui è votata, ed il costante timore di risultare inadeguata al ruolo che ricopre. All’interno di un mondo perfetto costruito con tenacia e costanza, rappresentato da un cerchio di pietre, intorno al quale danza Selene, a rappresentare tanto la proiezione che il deterioramento di un sogno, è la parola riportata attraverso i secoli a rimarcare il destino a cui la donna non può ribellarsi, fragile e disarmata di fronte ad un’ossessione che si manifesta con sconosciuta irrazionalità, che mina la roccaforte di certezze all’interno della quale si è rifugiata, e che si manifesta con spietata urgenza, a tal punto da non essere più in grado di discernere il reale da quanto immaginato. E’, quindi, il “nulla che pare” ad essere il fulcro centrale di una storia nata dal mito, quello di Didone, ma che risulta drammaticamente irreale, quasi a mostrare con evidente illogicità il sottile confine oltre il quale la menzogna inflitta dalla mente umana deteriora inesorabilmente la sfera razionale.
Biglietto Posto Unico 10 euro *ABBONAMENTO RASSEGNA: 3 Spettacoli 25 euro*
Infoline e prenotazioni: 3280244530 Gabriele
L'incasso verrà devoluto al sostentamento di giovani attori dimenticati da qualsiasi programma politico.
La supervisione artistica è curata da Antonio Sebastian Nobili
Assistente alla supervisione:Gabriele Olivi
Assistenza Tecnica: Federico Fiordigigli
Presentato e promosso da TeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali: www.teatrosenzatempo.com/migrazioniteatrali
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