FRANCESCO E VIRGINIA BELLOMO
PRESENTANO LA PARTITELLA
DI GIUSEPPE MANFRIDI
CARMINE BUSCHINI NEL RUOLO DI ENRICO
E CON IN ORDINE ALFABETICO
SHARON ALESSANDRI (PIA), DAMIANO ANGELUCCI (ALEX)
SARA BACCARINI (GIANNA), CHIARA BUONVICINO (RITA)
MARIAVITTORIA COZZELLA (NADIA), NOEMI ESPOSITO (LA RUVIDA)
DANIELE GATTI (OSVALDO), CARMINE GIANGREGORIO (RASHID)
TEO GUARINI (ANDREA), FEDERICO INGANNI MACIOCI
VANESSA INNOCENTI (MELANIA), DANIELE LOCCI (MASSIMILIANO)
MARTINA MAIUCCHI (MARA), NICOLÒ MILILLI (GIUSSANI)
ELIO MUSACCHIO (STEFANO), LORENZO PARROTTO (FURIO)
CHIARA TRON (SISSI), GIULIA ZADRA (FLAVIA)
DIREZIONE GENERALE MASSIMO VULCANO
SCENOGRAFIE CARLO DEMARINO MUSICHE ANTONIO DIPOFI
REGIA FRANCESCO BELLOMO
PRODUZIONE ISOLA TROVATA
29 MARZO – 15 APRILE 2018
Carmine Buschini, il personaggio principale della serie televisiva “Braccialetti Rossi” si cimenta ad altri 18 giovani nella splendida Commedia di Giuseppe Manfridi
In quel bizzarro assemblaggio umano che costituisce il microcosmo della ‘partitella’ di calcio non è infrequente ritrovare gomito a gomito il laureato con l‘analfabeta, il quindicenne con il trentenne, l’incontro tra i più diversi strati sociali e tra le più distanti fisionomie culturali. Mescolanza riverberata nelle arlecchinesche tenute da gioco, sperando possano armonizzarsi in una concordata uniformità. I ragazzi si muovono nella illusoria speranza di resistere ai colpi del mondo, a quello spazio temporale, che dovrà spingere il gruppo ad affrontare un domani di fronte al quale anche gli adulti più attrezzati si trovano spiazzati e impreparati. Forse erano anche questi i motivi per cui Pasolini, ottimo calciatore, trovava nell’idea stessa della “Partitella” di cui era appassionato sostenitore e frequente protagonista, tratti di struggente, infantile e malinconica poesia.
NOTE DELL’AUTORE
Uno sterrato ai piedi di una scarpata su cui passa un cavalcavia.
Sul terriccio grumoso, due linee di gesso bianche. Si tratta del ‘corner' di un campetto di calcio presso cui, sin dalle prime ore dell'alba, affluiscono vari ragazzi e ragazze che, disertando la scuola, si sono dati appuntamento lì per una partitella di cui gli uni saranno protagonisti e le altre spettatrici. La situazione è tale da consentire un intreccio di racconti. Piccoli grandi amori... ansie di crescita... sogni di trionfi futuri... progetti matrimoniali... e quant'altro ancora può immaginarsi come alimento fantastico di quell'ineffabile età di passaggio che è possibile individuare nel valico tra l'ultimo anno di scuola e il primo di università, o di lavoro.
L'età delle prime 'chances', delle grandi attese, del futuro che incombe.
Il secondo atto della commedia racconta un'altra partitella giocata in quello stesso campo e dagli stessi ragazzi ma un anno prima della precedente. In questo montaggio 'a ritroso' sarà dato di ricomporre i disegni imperscrutabili del destino che, si scoprirà, ha giocato, come spesso avviene, con le vite di quei ragazzi decidendone a suo piacimento e in ossequio a un'apparente casualità di cui non ha senso, qui, anticipare nulla.
Giuseppe Manfridi
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Da martedì a sabato ore 21, mercoledì e sabato ore 17, domenica ore 17
Dal 1 al 4 aprile non c’è spettacolo
Prezzi da 24 a 34€
PRODUZIONE ISOLA TROVATA
29 MARZO – 15 APRILE 2018
Carmine Buschini, il personaggio principale della serie televisiva “Braccialetti Rossi” si cimenta ad altri 18 giovani nella splendida Commedia di Giuseppe Manfridi
In quel bizzarro assemblaggio umano che costituisce il microcosmo della ‘partitella’ di calcio non è infrequente ritrovare gomito a gomito il laureato con l‘analfabeta, il quindicenne con il trentenne, l’incontro tra i più diversi strati sociali e tra le più distanti fisionomie culturali. Mescolanza riverberata nelle arlecchinesche tenute da gioco, sperando possano armonizzarsi in una concordata uniformità. I ragazzi si muovono nella illusoria speranza di resistere ai colpi del mondo, a quello spazio temporale, che dovrà spingere il gruppo ad affrontare un domani di fronte al quale anche gli adulti più attrezzati si trovano spiazzati e impreparati. Forse erano anche questi i motivi per cui Pasolini, ottimo calciatore, trovava nell’idea stessa della “Partitella” di cui era appassionato sostenitore e frequente protagonista, tratti di struggente, infantile e malinconica poesia.
NOTE DELL’AUTORE
Uno sterrato ai piedi di una scarpata su cui passa un cavalcavia.
Sul terriccio grumoso, due linee di gesso bianche. Si tratta del ‘corner' di un campetto di calcio presso cui, sin dalle prime ore dell'alba, affluiscono vari ragazzi e ragazze che, disertando la scuola, si sono dati appuntamento lì per una partitella di cui gli uni saranno protagonisti e le altre spettatrici. La situazione è tale da consentire un intreccio di racconti. Piccoli grandi amori... ansie di crescita... sogni di trionfi futuri... progetti matrimoniali... e quant'altro ancora può immaginarsi come alimento fantastico di quell'ineffabile età di passaggio che è possibile individuare nel valico tra l'ultimo anno di scuola e il primo di università, o di lavoro.
L'età delle prime 'chances', delle grandi attese, del futuro che incombe.
Il secondo atto della commedia racconta un'altra partitella giocata in quello stesso campo e dagli stessi ragazzi ma un anno prima della precedente. In questo montaggio 'a ritroso' sarà dato di ricomporre i disegni imperscrutabili del destino che, si scoprirà, ha giocato, come spesso avviene, con le vite di quei ragazzi decidendone a suo piacimento e in ossequio a un'apparente casualità di cui non ha senso, qui, anticipare nulla.
Giuseppe Manfridi
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Da martedì a sabato ore 21, mercoledì e sabato ore 17, domenica ore 17
Dal 1 al 4 aprile non c’è spettacolo
Prezzi da 24 a 34€
SALA UMBERTO
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