Cresce l'attesa per il debutto nazionale di
“Green Day’s American Idiot”, la prima punk rock opera in Italia diretta da Marco Iacomelli. Una co-produzione STM – Scuola del Teatro Musicale, Fondazione Teatro Coccia e Reverse Agency, con il sostegno di Fondazione CRT con la regia di Marco Iacomelli.
Prevendita online su www.ticketone.it
Le musiche dei Green Day esplodono in teatro con il musical rivoluzionario dal concept album “American Idiot”
Oltre 700 candidati si sono presentati alle audizioni: giovani performer di talento, alcuni al loro debutto nel teatro professionale.
“Green Day’s American Idiot”, la prima punk rock opera in Italia diretta da Marco Iacomelli. Una co-produzione STM – Scuola del Teatro Musicale, Fondazione Teatro Coccia e Reverse Agency, con il sostegno di Fondazione CRT con la regia di Marco Iacomelli.
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Le musiche dei Green Day esplodono in teatro con il musical rivoluzionario dal concept album “American Idiot”
Oltre 700 candidati si sono presentati alle audizioni: giovani performer di talento, alcuni al loro debutto nel teatro professionale.
Lui lo conosciamo già. Renato Crudo sarà Tunny
Arrivato a 17 anni sentivo che solamente il canto non mi bastava più. Così ho deciso di dedicarmi anche alle altre discipline ed è li che ho scoperto la mia passione per Il teatro musicale. È fantastico unire più discipline insieme. Ti permette di esprimerti sempre al massimo delle possibilità, soprattutto potendo interpretare sempre ruoli differenti. È stato proprio questo aspetto a farmi interessare al musical.
Sei giovanissimo ma hai già avuto modo di cimentarti in diverse produzioni. Quali spettacolo secondo te ha dato modo al pubblico e alla critica del settore di farti conoscere di più e perchè?
Mi piace pensare che ogni spettacolo che ho fatto, proprio perché ognuno unico e diverso dall’alto, abbia fatto emergere qualcosa di me che spero la critica e il pubblico abbiano colto. Sono legatissimo ad ogni spettacolo che ho fatto. Next to Normal è lo spettacolo in cui, secondo me, ho potuto mostrare più sfaccettature.
In “Green Day’s American Idiot” sei Tunny. Parlaci del tuo personaggio.
Tunny rispecchia una parte dei giovani di quegli anni: Forti e decisi all’apparenza, con la voglia di evadere dalla propria piccola realtà e mangiarsi il mondo, ma al tempo stesso fragili e deboli, vittime dei mass media e delle grandi promesse. La mancanza di un punto di riferimento stabile e forte lo costringeranno a porsi delle domande e a fare delle scelte azzardate, che avranno proprio come per i suoi due amici di una vita, delle conseguenze.
Che tipo di preparazione bisogna affrontare per preparsi ad interpretare un ruolo come questo?
Sicuramente tanto studio sulla storia americana e musicale di quegli anni. Mi sono concentrato molto su come venivano considerati i giovani, quali erano le loro abitudini, come venivano trattati dalla società e convinti ad intraprendere determinate scelte. Lo stile musicale poi non è il solito che si sente in Italia: ha bisogno di molto studio e pratica. Una bella sfida.
Per la seconda volta dopo “Next To Normal” sei diretto da Marco Iacomelli che ti ha scelto ancora per un ruolo e per una storia che affronta tematiche forti del mondo giovanile. Senti più nelle tue corde ruoli di questo genere?
Beh forse si, non me lo sono mai chiesto. Ma sono comunque molto orgoglioso di far parte ancora, dopo Next to Normal, di uno spettacolo dai temi così forti, soprattutto prodotto e diretto da delle persone fantastiche come Marco. non posso che essere più felice di così!
Quale brano dell'opera rappresenta di più Tunny e quale invece è più vicino a Renato?
Credo che il Brano che si avvicina di più a Tunny sia “Are we the Waiting”, Quella più vicino a me penso sia “Time of your Life”.
È uno di quegli spettacoli che vale la pena essere visti almeno una volta nella vita. È speciale! L’atmosfera in teatro sarà elettrica, sono sicuro che vi divertirete.
Mi raccomando, non mancate! non ve ne pentirete (pure la rima ho fatto XD) un saluto alla fantastica Claudia e a tutti i suoi lettori. Ci vediamo a teatro! #americanidiot
Cuorgnè, 1990, nasce Renato Crudo, mentre i Green Day pubblicano il secondo EP “Slappy” per la label Lookout! Records.
Renato già al liceo studia canto e recitazione, con una precoce passione per il musical. Diplomato alla BSMT - Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, diretta da Shawna Farrell, nel 2014, dopo aver preso parte a diverse produzioni, anche in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna, come “Les Miserables”, “Ragtime”, “Love Story”, è il protagonista del musical “Come Erika e Omar… È tutto uno Show!” con regia di Enzo Iacchetti. Nel 2015 è Henry nel musical “Next to Normal” diretto da Marco Iacomelli. È nel cast del musical “Evita” diretto da Gianni Marras, interpreta TJ nel musical “Sister Act” diretto da Saverio Marconi e Bride nel musical “Titanic” diretto da Gianni Marras.
Cosa ha fatto scattare in te la passione per il musical e quindi iniziare ad intraprendere gli studi?
Arrivato a 17 anni sentivo che solamente il canto non mi bastava più. Così ho deciso di dedicarmi anche alle altre discipline ed è li che ho scoperto la mia passione per Il teatro musicale. È fantastico unire più discipline insieme. Ti permette di esprimerti sempre al massimo delle possibilità, soprattutto potendo interpretare sempre ruoli differenti. È stato proprio questo aspetto a farmi interessare al musical.
Sei giovanissimo ma hai già avuto modo di cimentarti in diverse produzioni. Quali spettacolo secondo te ha dato modo al pubblico e alla critica del settore di farti conoscere di più e perchè?
Mi piace pensare che ogni spettacolo che ho fatto, proprio perché ognuno unico e diverso dall’alto, abbia fatto emergere qualcosa di me che spero la critica e il pubblico abbiano colto. Sono legatissimo ad ogni spettacolo che ho fatto. Next to Normal è lo spettacolo in cui, secondo me, ho potuto mostrare più sfaccettature.
In “Green Day’s American Idiot” sei Tunny. Parlaci del tuo personaggio.
Tunny rispecchia una parte dei giovani di quegli anni: Forti e decisi all’apparenza, con la voglia di evadere dalla propria piccola realtà e mangiarsi il mondo, ma al tempo stesso fragili e deboli, vittime dei mass media e delle grandi promesse. La mancanza di un punto di riferimento stabile e forte lo costringeranno a porsi delle domande e a fare delle scelte azzardate, che avranno proprio come per i suoi due amici di una vita, delle conseguenze.
Che tipo di preparazione bisogna affrontare per preparsi ad interpretare un ruolo come questo?
Sicuramente tanto studio sulla storia americana e musicale di quegli anni. Mi sono concentrato molto su come venivano considerati i giovani, quali erano le loro abitudini, come venivano trattati dalla società e convinti ad intraprendere determinate scelte. Lo stile musicale poi non è il solito che si sente in Italia: ha bisogno di molto studio e pratica. Una bella sfida.
Per la seconda volta dopo “Next To Normal” sei diretto da Marco Iacomelli che ti ha scelto ancora per un ruolo e per una storia che affronta tematiche forti del mondo giovanile. Senti più nelle tue corde ruoli di questo genere?
Beh forse si, non me lo sono mai chiesto. Ma sono comunque molto orgoglioso di far parte ancora, dopo Next to Normal, di uno spettacolo dai temi così forti, soprattutto prodotto e diretto da delle persone fantastiche come Marco. non posso che essere più felice di così!
Quale brano dell'opera rappresenta di più Tunny e quale invece è più vicino a Renato?
Credo che il Brano che si avvicina di più a Tunny sia “Are we the Waiting”, Quella più vicino a me penso sia “Time of your Life”.
Biglietti su www.ticketone.it |
Debutto Nazionale per “Green Day’s American Idiot” il 21 e 22 gennaio 2017 al Teatro Coccia di Novara e poi dal 26 gennaio al 12 febbraio 2017 al Teatro della Luna di Assago.Perchè venire a vedere lo spettacolo? Invita i nostri lettori.
È uno di quegli spettacoli che vale la pena essere visti almeno una volta nella vita. È speciale! L’atmosfera in teatro sarà elettrica, sono sicuro che vi divertirete.
Mi raccomando, non mancate! non ve ne pentirete (pure la rima ho fatto XD) un saluto alla fantastica Claudia e a tutti i suoi lettori. Ci vediamo a teatro! #americanidiot
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BIOGRAFIA RENATO CRUDO
Renato già al liceo studia canto e recitazione, con una precoce passione per il musical. Diplomato alla BSMT - Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, diretta da Shawna Farrell, nel 2014, dopo aver preso parte a diverse produzioni, anche in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna, come “Les Miserables”, “Ragtime”, “Love Story”, è il protagonista del musical “Come Erika e Omar… È tutto uno Show!” con regia di Enzo Iacchetti. Nel 2015 è Henry nel musical “Next to Normal” diretto da Marco Iacomelli. È nel cast del musical “Evita” diretto da Gianni Marras, interpreta TJ nel musical “Sister Act” diretto da Saverio Marconi e Bride nel musical “Titanic” diretto da Gianni Marras.
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