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AMERICAN IDIOT- Intervista a Natascia Fonzetti

Manca meno di un mese al debutto nazionale di GREEN DAY’S AMERICAN IDIOT.
Dopo Broadway e Londra, nel 2017 arriva finalmente in Italia il musical scritto da Billie Joe Armstrong, con le musiche dei Green Day, con la regia di Marco Iacomelli.

“Green Day’s American Idiot” è ispirato alla epica rock opera “Tommy” degli Who e per Billie Joe Armstrong rappresenta, dal giorno del debutto mondiale, non solo un modo per raccontare la sua vita e quella dei suoi due amici/colleghi Mike Dirnt e Tré Cool, ma anche un nuovo mezzo espressivo per proporre una lettura critica della società.

Abbiamo conosciuto alcuni dei protagonisti di questo spettacolo: Luca Gaudiano, Renato Crudo e Ivan Iannacci. Oggi conosciamo Natascia Fonzetti, che interpreta Whatsername




A 14 anni ha iniziato a studiare canto lirico. Cosa ti ha spinto a intraprendere questa
disciplina?

In realtà è stato quasi per caso. Durante l’adolescenza facevo tantissimo sport e cantavo per un coro gospel. Un insegnante di canto notò le mie qualità vocali e mi indirizzo verso il canto lirico. Lo studio di questa disciplina non durò molto perché ho avuto sempre un animo rock e ribelle, non era il mio posto, ma devo dire che questo tipo di formazione mi ha aiutata moltissimo nel lavoro. A mio parere bisogna essere versatili e pronti a qualsiasi genere musicale, soprattutto nel musical.

Quale esperienza teatrale, fino ad oggi, credi sia stata la più “perfetta” per te, e perché?

Facile: Maureen Johnson in "Rent". Spesso ci sono personaggi che sogni di fare, che
combaciano perfettamente con te stessa. Sono molto legata a Maureen e mi manca spesso. Fondamentalmente ho bisogno di salire sul palco e sentire il mio stomaco che bolle, che fa male, ho bisogno di quel dolore, di quella energia per stare bene. Un altro personaggio che mi sta facendo "vivere", sarà scontato, ma è proprio Whatsername.

In “Green Day’s American Idiot” sei Whatsername. Raccontaci chi è questa ragazza.

Vedremo per la prima volta Whatsername apparire da una finestra, come Giulietta.
Una Giulietta ribelle però, che viene subito travolta dall’amore di questo curioso ragazzo,
Johnny.
Whatsername vive le stesse paure di Johnny , anche lei priva di riferimenti e sicurezze, ma davanti a determinate situazioni verrà fuori la sua grande forza e maturità che si scontrerà in pieno con St. Jimmy, l’alter ego di Johnny. Per il resto mancano ancora tanti colori a questo personaggio e, se volete conoscerla meglio però, il miglior modo è venire a teatro.

Quale aspetto della storia di quest'opera ti ha colpito di più quando hai letto il copione?

Posso dire che adoro proprio la parte iniziale della storia, durante il brano "American
Idiot" . Siamo tutti un po' "Idiot".
Questo spettacolo è così vicino alle nostre vite attuali, tanti burattini davanti alla TV, allo
Smartphone; poi c’è qualcuno che si sveglia e si stacca da queste catene per urlare con rabbia contro chi ha il controllo, e lì comincia la ribellione.
Credo che il coreografo Michael Cothren Peña abbia centrato in pieno questo disagio nel
quale i ragazzi vivono.

Che rapporto hai con la musica dei Green Day?

Ascoltavo spesso i Green Day sui canali musicali e alla radio nel periodo adolescenziale
Rock/Punk che mi porto sempre dietro. Era proprio l’album "American Idiot" che andava di
brutto nel 2004 e i testi ti facevano già pensare allo schifo "sotto ai tappeti delle nostre case".
A quel periodo associo il colore verde, se penso ai loro video immagino cascate di liquido
verde!
Loro stessi sono molto partecipi e interessati a questo spettacolo , ci sostengono!
I GREEN DAY ci sostengono!
E credetemi non avrei mai pensato di ritrovarmi qui, in verità non riesco ancora a realizzare.

Amore e ribellione secondo il più celebre gruppo punk rock statunitense. Quale spunto di riflessione, secondo te, lo spettacolo offre al pubblico?


Come dicevo prima lo spettacolo non potrebbe andare in scena in un periodo migliore di
questo, soprattutto dopo l’elezione di Trump in America.
Spero che il pubblico per una attimo si fermi a pensare che la vita è un bene prezioso, che per quanto doloroso sia, c’è sempre una speranza da cercare.
Spero che il pubblico torni a casa, spenga per un attimo quelle scatolette infernali, e si
concentri sull’amore che ha intorno, perché solo l’amore ti rende ribelle, libero e felice.

Diretto da Marco Iacomelli,“Green Day’s American Idiot” debutterà al Teatro Coccia di
Novara il 21 e 22 gennaio 2017 e poi sarà in scena al Teatro della Luna di Assago dal 26
gennaio al 12 febbraio 2017. Invita i nostri lettori a venire a teatro.


Penso che finalmente ci sia qualcosa di diverso in Italia che fa muovere le farfalle nello
stomaco. Direi che siamo tutti un pò stanchi delle solite storielle del c**** che più volte
vengono riproposte dai musical in teatro! Band dal vivo, musiche dei Green Day, un gruppo di artisti realmente innamorati che vogliono fare Rock!
Se un po' vi ho incuriosito venite a trovarci e poi venite personalmente da me a dirmi cosa ne pensate!
"Don’t wanna be an American Idiot!"

Biglietti su www.ticketone.it




BIOGRAFIA NATASCIA FONZETTI

Monopoli, 1989, nasce Natascia Fonzetti, mentre i Green Day pubblicano “1.000 Hours”, il loro primissimo EP, grazie alla lungimiranza di Livermore della Lookout! Records. 

Natascia a 14 anni studia canto lirico, che presto affianca a danza e recitazione. Nel 2011 si diploma presso la SDM - La Scuola Del Musical di Milano. Dopo divertenti esperienze performative per Mirabilandia e Costa Crociere, dal 2014 è nei cast di “All'ombra del Conte” della On stage, di “Priscilla la Regina del Deserto” prodotto da M.A.S. In “Un marito Ideale” diretto da gipeto è Lady Gertrude Cheveley, in “Rent” è Maureen, nel 2016 in “Fame” è la batterista Grace “Metal” Lambchops e partecipa al doppiaggio cantato di “Equestria Girls” dei “My little Pony”.

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