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GIULIO CESARE - Prima Nazionale al Teatro Litta

9- 15 novembre
Teatro Litta
Prima Nazionale

Giulio Cesare

di William Shakespeare
adattamento di Alberto Oliva e Mino Manni regia Alberto Oliva

con Mino Manni, Alessandro Castellucci, Angelo Colombo, Simone Severgnini

scene e costumi Lucia Giorgio
disegno luci Marco Meola
assistente alla regia Serena Piazza

un ringraziamento particolare a Laura Gerosa di Spazio Lambrate

Una partita a poker con il potere per riflettere sulla crisi della democrazia e sui meccanismi del consenso attraverso le parole ancora oggi illuminanti di William Shakespeare in una messinscena viva e contemporanea in cui Giulio Cesare è il grande assente dell’opera e dalla cui mancanza nasce il conflitto che deflagra nel testo.

Debutta per MTM – Manifatture Teatrali Milanesi al Teatro Litta questa nuova produzione a firma di Alberto Oliva che analizza l’opera più politica del drammaturgo inglese. Dalla sua velleità di Potere assoluto si genera la congiura che lo vede cadere vittima delle celebri 33 coltellate alle Idi di Marzo. Ma si genera anche la guerra civile che insanguina Roma fino a proclamare la sua vittoria postuma e definitiva: l’elezione di Ottaviano a imperatore è infatti l’affermazione del Cesarismo senza Cesare, ma con un suo surrogato
arrogante e spregiudicato, che sancisce la fine della democrazia. A partire da questa assenza di Giulio Cesare (nell’originale appare solo in tre scene e viene ucciso all’inizio del terzo atto) nasce un adattamento del capolavoro shakespeariano che stringe il fuoco su tre figure fondamentali che incarnano altrettanti “tipi” politici che il Bardo ha saputo tratteggiare in maniera efficace per dipingere un quadro impressionista della Politica di tutti i tempi, un dipinto a tinte fosche che illumina le dinamiche universali del Potere e della sete di conquista.

Dalle note di regia

I tre personaggi intorno a cui ruota il testo sono Bruto, Antonio e Cassio, rispettivamente figlio naturale, erede politico e potenziale rivale di Cesare. Tutti e tre sono giovani, tutti e tre frequentano la scena politica romana e ne difendono almeno a parole il regime democratico. La tragedia inizia nel pieno della grande crisi della Repubblica, con il triplice tentativo di acclamare Cesare re e il suo triplice rifiuto – quasi una prefigurazione evangelica. Ma l’affermazione del Cesarismo sembra inevitabile: la congiura che mira a
uccidere l’uomo non sarà in grado di uccidere il volere del popolo che ha bisogno di un capo unico. 

Il desiderio di potere assoluto è la conseguenza del fallimento della Repubblica. Il Destino supera l’individuo, la Storia calpesta gli uomini per imporre la propria evoluzione. L’unico vincitore alla fine del testo sarà proprio la vittima Giulio Cesare che si impone come spettro, carnefice dei suoi carnefici, che si danno la morte con la stessa spada con cui l’hanno perforato. La straordinaria attualità del testo di Shakespeare ci consente di fare una radiografia spietata e illuminante delle dinamiche del potere che si ripetono anche
oggi, in cui viviamo un momento di stagnazione e crisi del sogno democratico che si è celebrato con la fine della seconda guerra mondiale.

Assistiamo a una lenta agonia delle repubbliche occidentali, minacciate da un nemico esterno fatto di tanti assolutismi intransigenti, ma soprattutto dal nemico interno della tolleranza e apertura che in molti casi diventa vulnerabilità e debolezza di idee, pur essendo a livello teorico la grande conquista di civiltà e di libertà che abbiamo ottenuto. Lo spettacolo offre l’opportunità di una riflessione cruda e poetica insieme sulla crisi della democrazia e della libertà nel nostro tempo, portando avanti il percorso su Shakespeare e il potere che la Compagnia I Demoni ha intrapreso nella scorsa stagione con lo spettacolo Shylock – Io non sono come voi.

La compagnia I Demoni nasce nel settembre 2011 per volere del giovane regista Alberto Oliva e dell’attore Mino Manni, già collaboratori con lo spettacolo Garibaldi, amore mio dal testo di Maurizio Micheli, prodotto nel 2010 dal Teatro Giacosa di Ivrea diretto da Paolo Bosisio. Nel triennio 2011-2014 la compagnia ha avuto una residenza stabile al Teatro Libero di Milano dove ha sviluppato il PROGETTO DOSTOEVSKIJ, comprendente gli spettacoli Notti bianche (2011), La confessione dal capitolo censurato dei Demoni
(2011/2012) e Ivan e il diavolo dai Fratelli Karamazov (2013). Il Teatro Out Off ha coprodotto lo spettacolo Il giocatore nel 2014 a conclusione del percorso su Dostoevskij. Nel 2015 la compagnia ha prodotto gli spettacoli Mozart e Salieri e Don Giovanni da Puškin con il sostegno di Next-Regione Lombardia e del Teatro Out Off.

Alberto Oliva, classe ‘84, si laurea in Scienze dei Beni Culturali all’Università Statale di Milano, si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi nel 2009, realizza diversi spettacoli da regista, fra cui Il venditore di sigari (Teatro Litta, Milano), Le Baccanti di Euripide (Teatro Astra, Torino), La danza della morte e Il Padre di Strindberg (Teatro Out Off, Milano), Il Ventaglio di Goldoni, Il Mercante di Venezia di Shakespeare e Enrico IV di Pirandello (prodotti dal Contato del Canavese di Ivrea). Nel 2016 il Teatro Nazionale di Napoli produce Signorina Else con la sua regia. Tiene laboratori per allievi attori e nelle scuole superiori. Nel 2012 vince il Premio Internazionale Luigi Pirandello.

INFORMAZIONI

Teatro Litta – da martedì a sabato ore 20:30 – domenica 16:30 – lunedì riposo

Durata: 1 ora e 30 min Biglietti: intero 24€, ridotti 16/12€ - Abbonamenti: 10 Identità, 5 Identità, IDono

Abbonamenti e convenzioni - www.mtmteatro.it

BIGLIETTERIA MTM

02 86 45 45 45 - biglietteria@mtmteatro.it

Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 19:30

Sede Teatro Litta – corso Magenta, 24Sede Teatro Leonardo – via Ampère, 1 – ang. piazza Leonardo da Vinci

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it

I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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