TEATRO CARCANO
Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia
a cura di Elisa Greco
Ronald Reagan Colpevole o innocente?
In attesa di Marie Curie ecco il verdetto della giuria popolare Ronald Reagan assolto !!!
Il palcoscenico del Teatro Carcano si è trasformato, per il secondo appuntamento del format Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia®, a cura di Elisa Greco, in aula di tribunale con il pubblico nel ruolo di giuria popolare. Imputato lo statista americano Ronald Reagan, impersonato dal prof Antonio Martino, già Ministro degli Esteri e Ministro della Difesa che con convinzione e arguzia ha raccontato le motivazioni delle azioni e ricordato i successi della politica reaganiana A sostenere l’ accusa l’ avvocato penalista Davide Staccanella, subentrato in corsa nel dibattimento, che con determinazione ha documentato i singoli capi di imputazione e con una veemente arringa ha chiesto la condanna A difenderlo Alessandro De Nicola, avvocato, deputy leader del Corporate Group di Orrick, presidente dell'Adam Smith Society, che, rivolgendosi alla giuria popolare a sua volta si è impegnato a controbattere le teorie accusatorie. Di forte impatto la testimonianza del Segretario di Stato George Shultz interpretato dal giornalista Gianni Riotta, cosi come significativa la testimonianza di Paolo Messa, direttore del Centro Studi Americano, che ha posto in risalto il significato dell’ azione reaganiana nello scenario politico internazionale. A presiedere il dibattimento quale Presidente della Corte Carlo Nordio, magistrato procuratore aggiunto a Venezia, che ha proclamato, commentandolo e condividendolo, il verdetto espresso da un pubblico attento e consapevole del suo ruolo di giuria popolare: “ Ronald Reagan è stato assolto commenta l’ autrice Elisa Greco” con una votazione ampiamente favorevole riflettendo il giudizio che generalmente l’ opinione pubblica esprime su quegli anni. Tuttavia sarà cosi ? il dubbio permane “
I tre capi di imputazione
1. Reato p e p. dall’art. 640 c.p. (truffa) perché, applicando le teorie economiche liberiste della supply-side economics (c.d. Reaganomics), traendo in inganno gli elettori del popolo americano, conseguiva un ingiusto profitto morale proprio, consistito nell’ottenere la rielezione a Presidente, con conseguente ed irreparabile danno economico alle Finanze Pubbliche degli USA.
In Usa, Washington, tra il 1981 e il 1989.
2. Reato p. e p. dall’art. 422 c.p. (strage) perché al fine di porre in pericolo la pubblica incolumità dei passeggeri del volo Iran Air 655 partito dall’Iran e abbattuto da un missile terra-aria sparato dall’incrociatore statunitense Vincennes in territorio aereo iracheno, causava la distruzione del velivolo, la morte dei 290 passeggeri - di cui 66 bambini.
In Iran il 3 luglio 1988.
3. Reato p. e p. dall’art. 323 commi 1 e 2 c.p. (Abuso d’ufficio) perché abusando della sua posizione di Presidente del Sindacato degli attori, assumeva parte attiva nella campagna di “epurazione” dagli Studios da elementi ritenuti filo-comunisti e anarchici, passava all’FBI informazioni su attori che considerava sleali e testimoniava avanti alla Commissione per le attività americane (HUAC) riguardo la sospetta influenza dei comunisti sull’industria cinematografia, così arrecando loro un danno ingiusto di rilevante entità consistito nell’esclusione, per quegli attori, da ogni ingaggio cinematografico.
In Hollywood, California, tra il 1947-1952.
Prossimo appuntamento lunedì 14 dicembre ore 20,30: Marie Curie
Il palcoscenico del Teatro Carcano si è trasformato, per il secondo appuntamento del format Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia®, a cura di Elisa Greco, in aula di tribunale con il pubblico nel ruolo di giuria popolare. Imputato lo statista americano Ronald Reagan, impersonato dal prof Antonio Martino, già Ministro degli Esteri e Ministro della Difesa che con convinzione e arguzia ha raccontato le motivazioni delle azioni e ricordato i successi della politica reaganiana A sostenere l’ accusa l’ avvocato penalista Davide Staccanella, subentrato in corsa nel dibattimento, che con determinazione ha documentato i singoli capi di imputazione e con una veemente arringa ha chiesto la condanna A difenderlo Alessandro De Nicola, avvocato, deputy leader del Corporate Group di Orrick, presidente dell'Adam Smith Society, che, rivolgendosi alla giuria popolare a sua volta si è impegnato a controbattere le teorie accusatorie. Di forte impatto la testimonianza del Segretario di Stato George Shultz interpretato dal giornalista Gianni Riotta, cosi come significativa la testimonianza di Paolo Messa, direttore del Centro Studi Americano, che ha posto in risalto il significato dell’ azione reaganiana nello scenario politico internazionale. A presiedere il dibattimento quale Presidente della Corte Carlo Nordio, magistrato procuratore aggiunto a Venezia, che ha proclamato, commentandolo e condividendolo, il verdetto espresso da un pubblico attento e consapevole del suo ruolo di giuria popolare: “ Ronald Reagan è stato assolto commenta l’ autrice Elisa Greco” con una votazione ampiamente favorevole riflettendo il giudizio che generalmente l’ opinione pubblica esprime su quegli anni. Tuttavia sarà cosi ? il dubbio permane “
I tre capi di imputazione
1. Reato p e p. dall’art. 640 c.p. (truffa) perché, applicando le teorie economiche liberiste della supply-side economics (c.d. Reaganomics), traendo in inganno gli elettori del popolo americano, conseguiva un ingiusto profitto morale proprio, consistito nell’ottenere la rielezione a Presidente, con conseguente ed irreparabile danno economico alle Finanze Pubbliche degli USA.
In Usa, Washington, tra il 1981 e il 1989.
2. Reato p. e p. dall’art. 422 c.p. (strage) perché al fine di porre in pericolo la pubblica incolumità dei passeggeri del volo Iran Air 655 partito dall’Iran e abbattuto da un missile terra-aria sparato dall’incrociatore statunitense Vincennes in territorio aereo iracheno, causava la distruzione del velivolo, la morte dei 290 passeggeri - di cui 66 bambini.
In Iran il 3 luglio 1988.
3. Reato p. e p. dall’art. 323 commi 1 e 2 c.p. (Abuso d’ufficio) perché abusando della sua posizione di Presidente del Sindacato degli attori, assumeva parte attiva nella campagna di “epurazione” dagli Studios da elementi ritenuti filo-comunisti e anarchici, passava all’FBI informazioni su attori che considerava sleali e testimoniava avanti alla Commissione per le attività americane (HUAC) riguardo la sospetta influenza dei comunisti sull’industria cinematografia, così arrecando loro un danno ingiusto di rilevante entità consistito nell’esclusione, per quegli attori, da ogni ingaggio cinematografico.
In Hollywood, California, tra il 1947-1952.
Prossimo appuntamento lunedì 14 dicembre ore 20,30: Marie Curie
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