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Giornata di studi "Opere d'arte del XX secolo confiscate in Lombardia"

A cura di Paolo Campiglio, con la collaborazione di Beatrice Bentivoglio-Ravasio e Flora Berizzi.

La giornata di studi è incentrata sul delicato e quanto mai attuale tema delle opere d’arte confiscate e del loro riutilizzo sociale a beneficio della collettività attraverso la destinazione a musei pubblici. L’occasione è data da un cospicuo numero di opere di artisti del XX secolo, taluni di grande rilievo nel panorama nazionale e internazionale, pervenuto nella disponibilità dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata a seguito di due sequestri effettuati in Lombardia. 
Dall’esigenza di conservare, studiare e catalogare tale patrimonio in vista della sua musealizzazione è nata la collaborazione tra Agenzia, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Università degli Studi di Pavia, Open Care. L’obiettivo della giornata di studi è quello di fare il punto sullo stato della questione sotto i diversi profili, storico-artistico, conservativo, metodologico, e di richiamare l’attenzione su un aspetto ancora poco noto della disciplina relativa ai patrimoni confiscati, ma di grande interesse per la comprensione del fenomeno della criminalità organizzata: quello legato ai beni culturali. 

E’ noto infatti come il mercato dell’arte contemporanea sia alimentato oltre che da istituzioni, appassionati e collezionisti anche da grandi investitori di capitali nazionali e internazionali per i quali l’opera d’arte del XX secolo, parallelamente a oro, diamanti e preziosi, rappresenta un “bene rifugio” di grande appeal e prestigio sociale. Era inevitabile dunque – e gli ultimi e recenti sequestri assurti agli onori delle cronache lo dimostrano – che il settore divenisse facile preda di personaggi senza scrupoli e ambito privilegiato per traffici illeciti e operazioni di riciclaggio, difficilmente arginabili e intercettabili da parte delle autorità, e per questo particolarmente cari agli asset criminali. 

L’evento, realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea, dello Stato Italiano e della Regione Lombardia, in applicazione dei regolamenti CE 1083/2006 (art. 69) e CE 1828/2006, è curato dall’Università degli Studi di Pavia in partnership con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Segretariato regionale e Polo museale per la Lombardia, e l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata e in collaborazione con Open Care – Servizi per l’Arte, società da anni impegnata nello studio e valorizzazione di patrimoni artistici - attraverso i dipartimenti di art consulting, conservazione e restauro, logistica per l’arte – con cui è stato stipulato un accordo di sponsorizzazione. In occasione della giornata di studi, sarà esposta un’esemplare selezione di opere di importanti artisti italiani e internazionali provenienti dai patrimoni confiscati.

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