Dopo essere stata selezionata ed aver emozionato oltre 300 piccoli e grandi spettatori alla finale del Concorso Internazionale Siparietto d’Autunno presso l'Auditorium Zotti di Pordenone, l’associazione culturale La Gilda dei Guitti torna a Roma con la storia di Natale più bella di sempre, Canto di Natale con la regia di Silvia Faccini.
Gianni Pasquali, Davide Saccucci, Giulia Vacca, Federico Diotallevi, Federica Perotta e Silvia Costantini daranno nuovamente vita ai personaggi di Dickens nella bella cornice del Teatro L’Aura Sabato 19 Dicembre alle ore 17,00 e Domenica 20 Dicembre alle ore 15,30.
Lo spettacolo fonda la sua regia sullo stile della commedia musicale, con l'utilizzo di musiche originali scritte dal compositore Gabriele Vendittelli.
La scenografia è costruita con il metodo pop-up, al fine di stimolare la fantasia e sottolineare la spettacolarità della fiaba stessa.
Un pomeriggio per tutta la famiglia con il fine di riscoprire il vero senso del Natale.
EVENTO https://www.facebook.com/events/120627308303957/
SITO WEB http://lagildadeiguitti.wix.com/gilda#!canto-di-natale/c1g0w
Info e Prenotazioni
Teatro L’Aura
0683777148
nuovoteatrolaura@gmail.com
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Sinossi
Ebenezer Scrooge, ricco, avaro e scorbutico proprietario di un negozio di cambio, un tempo aveva un socio, Giacobbe Marley, morto però la vigilia di Natale di sette anni fa.
Proprio la sera della vigilia di Natale riceve la visita dello spirito di Marley che gli rivela di essere ancora in tempo per mutare il suo destino... gli annuncia allora la visita imminente di tre spiriti: uno che incarna il Natale passato, un altro quello presente e l'ultimo il Natale futuro.
Tre spiriti, tre atti tra realtà, magia e premonizioni, riuscirà Scrooge a mutare l'indole meschina ed egoista che gli appartiene?
Una storia dolce e dai vari significati che parla diretta al cuore, come una favola che fa parte di ognuno di noi.
Note di Regia
«Buono Spirito, tu ti commuovi perché sei buono, tu hai pietà di me.
Dimmi, assicurami ch'io posso ancora, mutando vita, cangiar queste scene che m'hai mostrate!»
Canto di Natale è una favola senza tempo, sempre attuale.
Ogni spettatore, grande o piccolo che sia, vive assieme a Scrooge un viaggio molto scomodo, che fa bruciare gli occhi e contrarre la pancia.
La magia di questa storia sta proprio nel testimoniare una verità così semplice da essere continuamente dimenticata: amare. E lasciarsi amare.
Soprattutto se, poi, è Natale.
E allora sì a canti inediti di reminescenze disneyane, che esaltano e accompagnano l'animo in questo viaggio nella vita, alla fine, di ognuno di noi.
E se le musiche sono ben consonanti alla liricità se vogliamo del sogno di Scrooge, non potevano essere da meno le scenografie.
L'idea del pop-up per creare il pendolo mobile della camera da letto, il camino, il tavolo e via dicendo nasce non solo dall'esigenza di avere una scatola trasformabile e snella intorno all'attore, ma soprattutto vuole invitare gli spettatori a dimenticare ogni effetto speciali della grande Hollywood e a tornare indietro nel tempo, dove un uomo cavalcioni ad una scopa altri non era che “un cavalier in sella al suo destrier”.
Un invito quindi a sognare, semplicemente e sempre, con l'eterno “C'era una volta..”.
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