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Intervista a Edea- Avere due origini differenti è un punto di forza.

Vi ho già presentato "Dall'Africa" il primo album di Edea per Verba Manent disponibile anche su tutte le piattaforme digitali.
Qui il precedente articolo
http://www.tgmusicaleteatroinitalia.com/2015/07/il-primo-album-di-edea-dallafrica.html
Per conoscere meglio questa giovane e promettente artista, ho avuto il piacere di intervistarla e chiederle qualche curiosità....

Ciao Edea, molto piacere. Per conoscerti meglio vorrei per prima cosa farti una domanda. Quando hai capito che avresti voluto fare la cantante? Hai qualche mito musicale a cui ti sei ispirata?

Ciao! il piacere è il mio! Dunque, ti dirò... quando ero piccola non avrei mai immaginato che, un giorno, avrei fatto la cantante! sono sempre stata molto timida, e non avrei mai creduto che un giorno sarei riuscita a cantare davanti a qualcuno, sebbene cantare mi piacesse da sempre! Ed è proprio la prima volta che ho messo piede su un palco che ho capito che quella era la mia strada: stranamente non avevo più paura, la mia timidezza era sparita...insomma, mi sentii a casa davvero dal primo istante, dal primo contatto diretto col pubblico e con la musica. Dunque, cosa potevo desiderare di più di questo? avevo 16 anni... ed oggi come allora, continuo a sentirmi a casa!

Musicalmente parlando ho molti miti, cantanti e gruppi che mi hanno insegnato tanto, come Mia Martini, o parlando di musica straniera, dei Queen. Miti si, ma non mi sono mai ispirata a nessuno in realtà, sono sempre andata alla ricerca di me stessa, di qualcosa di nuovo, perchè volevo che il mio "modo" fosse solo mio, e basta... da questa mia volontà nasce il mio nuovo album.



E' uscito il tuo primo album che si intitola "Dall'Africa". Otto brani con contaminazioni musicali diverse che appartengono alla cultura musicale africana e italiana. Essendo tu di origiini africane, quale tra questi stili senti più vicino a te?


Sono nata e cresciuta in Italia, e all'inizio non è stato facile capire quale metà di me "pesasse" di più nella mia vita, soprattutto da bambina. Oggi posso dire con certezza che pesano in egual modo, e che le mie origini servono a bilanciare il mio io, che è davvero molto complesso!E cosi è anche per gli stili, sento che mi appartengono entrambi perchè , a fasi alterne, tutti e due i generi sono stati sempre presenti durante la mia crescita!
Credo che avere due origini differenti sia un punto di forza, sia per la musica che per la vita in generale.


Mi incuriosisce molto il brano "Yo Ma Yo". Cosa significa?

"Yo Ma Yo" è una parola di origine africana, tipica delle regioni del sud. E' un incipit, una parola ricorrente nei canti dei lavoratori delle terre, che incita appunto a lavorare tanto e bene. Un "rafforzativo che rinforza", come dico sempre. Nel pezzo, però , è inteso più come una preghiera, un Yo ma Yo che sia un augurio, che porti fortuna e che sia di buon auspicio.

Parola nella quale credo molto, come anche l' autore di questo splendido testo, Vincenzo Incenzo, che ha scritto ispirato dalle note meravigliose di Lorenzo Sebastianelli...e le chitarre di Alessandro Colapicchioni l' hanno resa speciale, magica... Sono innamorata di questo mio pezzo! Ci ho messo dentro tutta me stessa!


Nel tuo disco ci sono collaborazioni importanti come quella con l’autore Vincenzo Incenzo, il chitarrista Phil Palmer, la cantautrice australiana Justine Eltakchi, Fonopoli e Duccio Forzano. Come sono nate queste collaborazioni?


Tutto nasce dal fortunato incontro tra me e Vincenzo Incenzo, una sera d' estate, per un evento nel quale nessuno dei due doveva essere presente! insomma una casualità, e un insieme di coincidenze totalmente inaspettate. Da lì abbiamo iniziato a collaborare, e con noi Lorenzo Sebastianelli, che è stato essenziale, ha svolto un lavoro perfetto, anche lui al posto giusto nel momento giusto! Poi è subentrato anche Alessandro Colapicchioni, che ha reso il lavoro ancor più perfetto e spettacolare... insomma, una squadra che mai cambierei! E poi la leggenda Phil Palmer alle chitarre in "Dall' Africa", il videoclip ufficiale affidato alla regia del grande Duccio Forzano, il duetto con la cantante australiana Justine Eltacki, sottolineato dalla bellezza dell' attrice Chiara Conti nel suo videoclip... Tutto parte da Vincenzo, e dalla sua etichetta, la Verba Manent Music.


Cosa pensi dei talent musicali?

Credo siano un' ottima vetrina. di certo il modo piu diretto ed immediato per entrare nelle case e nelle orecchie delle persone...ma bisogna giocarsela bene, si rischia di bruciarsi in fretta tanto quanto rapida è stata l ascesa. Purtroppo, oggi è davvero uno dei pochi modi per emergere in Italia, anche per questo anch'io ho tentato Sanremo con Sanremolab (vincendolo, con Arisa e Simona Molinari), e Xfactor (arrivando alla fase finale televisiva su rai due).

Oggi però non so se lo rifarei...ma questo lo penso per me, che le ho già provate. Per un giovane alle prime armi credo che invece sia importante per arricchire il proprio bagaglio: la gavetta si fa anche in questo modo!


Hai un sogno nel cassetto?

Beh...di certo entrare in più orecchie possibili: più ne saranno, e meglio sarà!


Grazie Edea!

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