"Taxi a due piazze": la doppia vita di Mario Rossi.

Che cosa è disposto a fare e a dire un uomo per proteggere un segreto? 

"Taxi a due piazze" è la storia del tassista bigamo che da 25 anni diverte il pubblico. E' un classico della commedia brillante. creato dal commediografo inglese Ray Cooney che ha debuttato a Londra 31 anni fa ed è rimasto in scena senza interruzioni fino al 1992.

Mario Rossi (Gianluca Guidi) rimane coinvolto in una rissa tentando di evitare uno scippo ai danni di una signora anziana, ma ahimè... la signora lo scambia per un teppista e lo prende a "borsettate in testa". Ma l'uomo, nella confusione del momento,commette un errore: fornisce i suoi dati alla polizia dando come indirizzo Piazza Risorgimento, e all'ospedale, dov'è stato portato per medicarsi, fornisce come domicilio Piazza Irnerio.

Nel frattempo le due mogli, Carla e Barbara (Silvia Delfino e Biancamaria Lelli) preoccupate del ritardo del marito, denunciano la sua scomparsa ai rispettivi commissariati di zona.

Mario viene riportato a casa della moglie Carla dall'Ispettore Pettinicchio (Antonio Pisu) che chiede all'uomo spiegazioni sui due diversi indirizzi; il tassista cerca di trovare un espediente per non dire la verità ma l'Ispettore rimane sospettoso. 

Per cercare aiuto Mario confida la sua bigamia al vicino di casa rompiscatole e nullafacente Walter Fattore (Giampiero Ingrassia). E da questo momento partono un sussegguirsi di bugie e di situazioni esilaranti. 

Barbara riceve la vista del Brigadiere Laurinchia (Renato Cortesi) proprio mentre Mario rientra a casa. Anche il Brigadiere rimane sospettoso per i doppi indirizzi e quindi, Mario, fornisce una versione diversa dell'incidente avuto la sera prima facendo credere che si tratta di un omonimo e che sono solo "coincidenze".

Le bugie di Mario cominciano a complicarsi in un crescendo di battute e situazioni quasi tragicomiche. Pur di non dire la verità  trasformerà la moglie Carla in una suora che gira "porta a porta" a chiedere offerte, la moglie Barbara sarà prima la sua cameriera e poi un travestito, l'amico Walter diventerà un fattore (di nome e di fatto) alle prese con barbabietole e mele deliziose, e poi sarà il suo compagno fingendo davanti a Pettinicchio una relazione omosessuale con lui.

Sul palco un unico ambiente per la doppia vita del nostro tassista rappresentato da un salotto con quattro porte dove i personaggi si divincolano da una situazione all'altra. E da queste porte entrerà anche Bobby (Piero Di Blasio) l'esuberante vicino di casa di Barbara e Mario che, anche se si troverà in mezzo a situazioni non del tutto chiare, si preoccuperà solo di asciugare la vernice rossa che dal suo bagno si è rovesciata sul pavimento andando ad allagare la toilette dei Rossi.

Sul finale Mario, non riuscendo più a districarsi dalle sue bugie, decide di dire tutta la verità davanti a Pettinicchio e Laurinchia. Sarà creduto?

Una commedia dai ritmi serratissimi, un testo ironico dalle mille sfaccettature dove le risate fanno da padrone per due ore di puro divertimento.

Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia formano una coppia scenica davvero insuperabile, una sintonia e un affiatamento che raramente si percepisce così forte su un palcoscenico. 
Meravigliose Silvia Delfino e Biancamaria Lelli, simpaticissima la presenza di Renato Cortesi e dell'esilarante Piero Di Blasio. Piacevolissima rivelazione per me Antonio Pisu.

Non perdetevi questo appuntamento con il bel Teatro e prendete il Taxi di Mario Rossi che rimarrà parcheggiato al Teatro Nuovo di Milano fino a domenica 19 aprile. Per finire vi ripropongo la simpaticissima video intervista di qualche giorno fa a Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia.