Prodotto da Liberipensatori “Paul Valéry” in collaborazione con Archivio Storico Olivetti va in scena
DATTILOGRAFE
SOGNI, CONQUISTE E DELUSIONI DI TRE GRANDI DONNE NEL SECONDO DOPOGUERRA
Sala Delfino, P.za Piero Carnelli – ore 21 – domenica ore 16
Dal 20 al 22 marzo va in scena al Teatro Delfino di Milano, Dattilografe - di Cristian Mascia, regia di Oliviero Corbetta, con Elena Canone, Stefania Rosso, Daniela Vassallo – uno spettacolo allegro e delicato che omaggia quelle donne che nel secondo dopoguerra contribuirono alla rinascita del Paese con lavoro e sacrifici.
Correva l’anno 1957 quando Olivetti dava alle stampe un delizioso volumetto dal titolo Piccola guida di ortografia. Si trattava di uno svelto ed elegante manuale che indicava alle dattilografe, lavoratrici ovviamente privilegiate della fabbrica eporediese, la via per non incappare in “orrori” di ortografia e consentire loro di scrivere le “molte pagine quotidiane in maniera corretta, uniforme, decorosa”. In tempi di correttori automatici, il pensiero di quel mondo, visto attraverso la distanza che il tempo ha accumulato, strappa un sorriso di tenerezza. Eppure quella generazione ha affrontato coraggiosamente un tragico dopoguerra e la ricostruzione di una nazione che, grazie alle solide basi gettate dalla Resistenza, ha saputo, proprio in quegli anni, rialzare la testa. Dattilografe strizza l’occhio alla commedia musicale e vuole essere un omaggio alle donne che allora lavorarono, si sacrificarono e, entrando sempre di più capillarmente nel mondo del lavoro, contribuirono a riscattare agli occhi del mondo un Paese che si era colpevolmente arreso alle infauste lusinghe del regime fascista. Come vivevano quelle donne? Cosa sognavano? Con chi speravano di costruire il futuro? A queste domande cerca di rispondere questo spettacolo nato in stretta collaborazione con l’Archivio storico Olivetti di Ivrea.
Teatro Delfino
Dal 20 al 22 marzo
Sala Delfino, P.za Piero Carnelli - ore 21 – domenica ore 16
Sala Delfino, P.za Piero Carnelli – ore 21 – domenica ore 16
Dal 20 al 22 marzo va in scena al Teatro Delfino di Milano, Dattilografe - di Cristian Mascia, regia di Oliviero Corbetta, con Elena Canone, Stefania Rosso, Daniela Vassallo – uno spettacolo allegro e delicato che omaggia quelle donne che nel secondo dopoguerra contribuirono alla rinascita del Paese con lavoro e sacrifici.
Correva l’anno 1957 quando Olivetti dava alle stampe un delizioso volumetto dal titolo Piccola guida di ortografia. Si trattava di uno svelto ed elegante manuale che indicava alle dattilografe, lavoratrici ovviamente privilegiate della fabbrica eporediese, la via per non incappare in “orrori” di ortografia e consentire loro di scrivere le “molte pagine quotidiane in maniera corretta, uniforme, decorosa”. In tempi di correttori automatici, il pensiero di quel mondo, visto attraverso la distanza che il tempo ha accumulato, strappa un sorriso di tenerezza. Eppure quella generazione ha affrontato coraggiosamente un tragico dopoguerra e la ricostruzione di una nazione che, grazie alle solide basi gettate dalla Resistenza, ha saputo, proprio in quegli anni, rialzare la testa. Dattilografe strizza l’occhio alla commedia musicale e vuole essere un omaggio alle donne che allora lavorarono, si sacrificarono e, entrando sempre di più capillarmente nel mondo del lavoro, contribuirono a riscattare agli occhi del mondo un Paese che si era colpevolmente arreso alle infauste lusinghe del regime fascista. Come vivevano quelle donne? Cosa sognavano? Con chi speravano di costruire il futuro? A queste domande cerca di rispondere questo spettacolo nato in stretta collaborazione con l’Archivio storico Olivetti di Ivrea.
Teatro Delfino
Dal 20 al 22 marzo
Sala Delfino, P.za Piero Carnelli - ore 21 – domenica ore 16
Dattilografe
di: Cristian Mascia (con note a margine di Oliviero Corbetta)
regia: Oliviero Corbetta
cast: Elena Canone, Stefania Rosso, Daniela Vassallo
cast tecnico: musiche originali di Bruno Coli, coreografie di Teodoro Bungaro, grafica di Daniela Vassallo, light designer Pietro Striano, registrazioni Underdog Studio di Matteo Castellan
produzione: Liberipensatori “Paul Valéry” in collaborazione con Archivio Storico Olivetti
biglietti: intero euro 18 – ridotto euro 12
info: www.teatrodelfino.it
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