“Magazzino 18”: Giovedì 26 Febbraio al Teatro Coccia il cantautore Simone Cristicchi racconta l’Esodo Istriano. Il giorno dopo la replica per le scuole.
Affrontare un periodo storico importante e recuperare la memoria (anche culturale) della città, legata al tema dell’Esodo Istriano, a pochi giorni di distanza dal Giorno del Ricordo.
E’ inserito all’interno del progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi” finanziato da Fondazione Cariplo, lo spettacolo “Magazzino 18” del cantautore Simone Cristicchi, che la Fondazione Teatro Coccia propone Giovedì 26 Febbraio alle 21, in un evento speciale fuori stagione.
Lo spettacolo è scritto da Cristicchi con Jan Bernas e porta la firma di regia di Antonio Calenda, con musiche e canzoni inedite scritte dallo stesso Cristicchi che sarà accompagnato dal Coro delle Voci Bianche dell’Accademia Langhi di Novara, diretta dal Maestro Alberto Veggiotti.
L’edificio che dà il titolo allo spettacolo, si trova al Porto Vecchio di Trieste. E’ un «luogo della memoria» particolarmente toccante, che racconta una pagina molto dolorosa e poco nota della storia d’Italia: l’esodo degli Italiani dall’Istria. Con il trattato di pace del 1947, infatti, l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera. Circa trecentomila persone scelsero, quindi, di fronte ad una situazione di estrema difficoltà, di abbandonare le loro terre, destinate a non essere più italiane. Nel far questo, abbandonarono tutti i loro umili beni (persino sedie, materassi, letti, stoviglie, fotografie, giocattoli) in questo magazzino, nella speranza di poterli un giorno recuperare, e dove, invece, questi sono rimasti accatastati. Simboli di vite semplici e dello scorrere quotidiano dell’esistenza, ad un tratto interrotto dalla Storia.
Colpito da questa pagina della storia italiana, troppo poco frequentata, Cristicchi ha scelto di ripercorrerla in un testo in cui ogni oggetto riporta alla luce la vita che dietro vi si nasconde e in cui i registri narrativi, i costumi e le atmosfere restituiscono una sorta di reportage storico, in una forma decisamente nuova.
L’iniziativa riporta alla memoria del territorio la storia troppo spesso dimenticata, relativa al Villaggio Dalmazia; un’occasione speciale di recupero della memoria culturale di Novara. Con la stessa finalità, Venerdì 27 febbraio alle 10, al Teatro Coccia andrà in scena la replica dello spettacolo, destinata alle scuole e, a seguire, sempre in teatro, l’incontro tra Simone Cristicchi e gli studenti che assisteranno allo spettacolo.
Per informazioni www.fondazioneteatrococcia.it - 0321.233200.
Affrontare un periodo storico importante e recuperare la memoria (anche culturale) della città, legata al tema dell’Esodo Istriano, a pochi giorni di distanza dal Giorno del Ricordo.
E’ inserito all’interno del progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi” finanziato da Fondazione Cariplo, lo spettacolo “Magazzino 18” del cantautore Simone Cristicchi, che la Fondazione Teatro Coccia propone Giovedì 26 Febbraio alle 21, in un evento speciale fuori stagione.
Lo spettacolo è scritto da Cristicchi con Jan Bernas e porta la firma di regia di Antonio Calenda, con musiche e canzoni inedite scritte dallo stesso Cristicchi che sarà accompagnato dal Coro delle Voci Bianche dell’Accademia Langhi di Novara, diretta dal Maestro Alberto Veggiotti.
L’edificio che dà il titolo allo spettacolo, si trova al Porto Vecchio di Trieste. E’ un «luogo della memoria» particolarmente toccante, che racconta una pagina molto dolorosa e poco nota della storia d’Italia: l’esodo degli Italiani dall’Istria. Con il trattato di pace del 1947, infatti, l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera. Circa trecentomila persone scelsero, quindi, di fronte ad una situazione di estrema difficoltà, di abbandonare le loro terre, destinate a non essere più italiane. Nel far questo, abbandonarono tutti i loro umili beni (persino sedie, materassi, letti, stoviglie, fotografie, giocattoli) in questo magazzino, nella speranza di poterli un giorno recuperare, e dove, invece, questi sono rimasti accatastati. Simboli di vite semplici e dello scorrere quotidiano dell’esistenza, ad un tratto interrotto dalla Storia.
Colpito da questa pagina della storia italiana, troppo poco frequentata, Cristicchi ha scelto di ripercorrerla in un testo in cui ogni oggetto riporta alla luce la vita che dietro vi si nasconde e in cui i registri narrativi, i costumi e le atmosfere restituiscono una sorta di reportage storico, in una forma decisamente nuova.
L’iniziativa riporta alla memoria del territorio la storia troppo spesso dimenticata, relativa al Villaggio Dalmazia; un’occasione speciale di recupero della memoria culturale di Novara. Con la stessa finalità, Venerdì 27 febbraio alle 10, al Teatro Coccia andrà in scena la replica dello spettacolo, destinata alle scuole e, a seguire, sempre in teatro, l’incontro tra Simone Cristicchi e gli studenti che assisteranno allo spettacolo.
Per informazioni www.fondazioneteatrococcia.it - 0321.233200.
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