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Al Teatro Martinitt arrivano le "Piccole gonne" di Alessandro Fullin.

Dal 19 febbraio all’8 marzo fruscìo di sottogonne e atmosfere elisabettiane per una spassosa parodia del classico “Piccole donne” di Mary Alcott, firmata dall’estro pungente e dissacrante di Alessandro Fullin. Tutti uomini gli interpreti, tranne una: al pubblico individuarla. Ma non sarà facile, in una gara a chi è più donna.

“Infeltrimento teatrale di un classico della letteratura americana”. Così l’autore, volto noto della tv e della comicità, ha definito la sua commedia. 

E infatti il copione è liberamente tratto da “Little women” di Mary Alcott, di cui propone una rilettura tagliente e ironica. Un classico imprescindibile per le giovani donne almeno fino agli anni ’60, il romanzo originale è un affresco dell’America pioniera e puritana del XIX secolo che qui Fullin, senza paura di osare, contamina con riferimenti all’epoca moderna. Lo spettacolo, nella più schietta tradizione elisabettiana, è interpretato da soli attori uomini, con un’unica eccezione. Il pubblico non creda però che sia facile individuare l’intrusa perché su questo palco nessuno lascerà nulla di intentato per esprimere la propria femminilità...

PICCOLE GONNE è una commedia scritta, diretta e interpretata da Alessandro Fullin, con Sergio Cavallaro, Simone Faraon, Mario Contenti, Ivan Fornaro, Tiziana Catalano e Paolo Mazzini.

La storia è nota: nell’America dell’800, Mrs March -una madre estremamente apprensiva- è decisa a sistemare le sue quattro figlie con matrimoni all’altezza delle proprie aspettative. L’impresa non è da poc,o perché purtroppo nessuna delle ragazze ha molto da offrire ai propri corteggiatori. Un aspetto tutt’altro che avvenente, anzi decisamente stucchevole, non contribuisce a compensare le scarse qualità. Mrs March tuttavia non si dà per vinta e, coadiuvata dall’avara Zia March, riuscirà infine a portare all’altare ognuna delle sue protette: Mag, una giovane senza illusioni; Jo, una futura scrittrice; Amy, una pittrice che non conosce il successo e la gracile Beth, dalla salute cagionevole. Sullo sfondo un’America che mescola con ironia la Guerra di Secessione con l’invasione dell’Iraq, la presidenza Lincoln con quella Obama, Fort Laramie con Guantanamo…


Info e prenotazioni:

TEATRO MARTINITT

Via Pitteri 58, Milano - Tel. 02 36.58.00.10

Orario spettacoli: giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 16.30 e ore 21, domenica ore 18.

Biglietteria: da martedì a sabato ore 10-20, domenica ore 15-17.30; lunedì chiuso.

Ingresso: 20 euro - Abbonamenti a partire da 100 euro per 11 spettacoli.


Il Martinitt

Un giovane teatro dai grandi numeri (30.000 spettatori lo scorso anno e già 1600 abbonamenti in sole 4 stagioni) che crede davvero nei nuovi talenti di casa nostra, tanto da riservare loro il suo palcoscenico in esclusiva e da aver indetto il concorso “Una Commedia in cerca d’autori”, dedicato ad autori tra i 18 e i 40 anni, residenti in Lombardia. In premio la soddisfazione di veder il proprio testo diventare un vero e proprio spettacolo, che andrà in tournée in varie piazze d’Italia.




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