MILENA VUKOTIC ANTONELLO AVALLONE
in
Regina Madre
di Manlio Santarelli
regia Antonello Avallone
lo spettacolo sostituisce il previsto Le fuggitive
Nelle stesse date (dal 6 al 15 febbraio), Milena Vukotic sarà protagonista della commedia REGINA MADRE di Manlio Santanelli con Antonello Avallone, anche regista dello spettacolo. Scene e costumi sono di Red Bodò.
Commedia a due personaggi ambientata ai nostri giorni, “Regina Madre” prende le mosse da un classico ‘ritorno a casa'. Alfredo, grigio cinquantenne segnato dal duplice fallimento di un matrimonio naufragato, che ancora lo coinvolge, e di un’attività giornalistica nella quale non è riuscito ad emergere, un giorno si presenta a casa della madre dichiarandosi deciso a rimanervi per poterla assistere nella malattia. In realtà egli nutre il segreto intento di realizzare uno scoop da cronista senza scrupoli: raccontare gli ultimi mesi e la morte della vecchia signora.
in
Regina Madre
di Manlio Santarelli
regia Antonello Avallone
lo spettacolo sostituisce il previsto Le fuggitive
La Produzione del Teatro Ghione ha comunicato di non poter rappresentare lo spettacolo Le fuggitive con Valeria Valeri e Milena Vukotic programmato al Teatro San Babila dal 6 al 15 febbrai, a causa di un infortunio occorso alla Signora Valeria Valeri e del conseguente ricovero in ospedale.
Nelle stesse date (dal 6 al 15 febbraio), Milena Vukotic sarà protagonista della commedia REGINA MADRE di Manlio Santanelli con Antonello Avallone, anche regista dello spettacolo. Scene e costumi sono di Red Bodò.
Commedia a due personaggi ambientata ai nostri giorni, “Regina Madre” prende le mosse da un classico ‘ritorno a casa'. Alfredo, grigio cinquantenne segnato dal duplice fallimento di un matrimonio naufragato, che ancora lo coinvolge, e di un’attività giornalistica nella quale non è riuscito ad emergere, un giorno si presenta a casa della madre dichiarandosi deciso a rimanervi per poterla assistere nella malattia. In realtà egli nutre il segreto intento di realizzare uno scoop da cronista senza scrupoli: raccontare gli ultimi mesi e la morte della vecchia signora.
Ma la vecchia signora, di nome Regina, seppure affetta da ogni specie di infermità, appartiene alla categoria delle matriarche indistruttibili. Tra i due personaggi in scena si instaura così un teso duello, condotto mediante uno scambio ininterrotto di ricatti e ritorsioni, di menzogne e affabulazioni. Fa da cornice alla vicenda un interno dall’aria domestica e rassicurante, che però, nell’offrire un perimetro ben preciso ai fantasmi
mentali dei protagonisti, finisce per assumere i toni e le suggestioni di un realismo allucinato. In questo microcosmo dai confini continuamente invocati e negati, madre e figlio si inseguono, si cercano e si respingono saccheggiando presente, passato e futuro, in una incalzante altalena di emozioni che hanno nel grottesco la tonalità dominante. A soccombere, alla fine, sarà il figlio. Ma, come sempre accade nelle coppie legate per la vita e per la morte, anche qui non sarà possibile, e neanche legittimo,distinguere il vincitore dal vinto. Rappresentata in tutta Europa e ancora in scena in molte nazioni,
Regina Madre vanta, tra le sue prime recensioni, quella di Eugène Ionesco.
Dalla recensione de Il Messaggero in occasione delle repliche a Roma lo scorso ottobre: “Andate a vederla, la signora Vukotic, protagonista insieme ad Antonello Avallone (anche regista) di un testo assai ben costruito… Lo spettacolo è una lotta corpo a corpo che la coppia (madre-figlio) ingaggia senza esclusione di colpi, sorretta dal fuoco di fila di battute sempre sensate, spesso ironiche, non di rado pronube di sincera comicità. Grande prova per gli attori che danno prova di realismo interpretativo”.
Corso Venezia, 2/A - 20121 Milano
Uffici: 02 76341384 - Biglietteria: 02 798010
www.teatrosanbabilamilano.it
mentali dei protagonisti, finisce per assumere i toni e le suggestioni di un realismo allucinato. In questo microcosmo dai confini continuamente invocati e negati, madre e figlio si inseguono, si cercano e si respingono saccheggiando presente, passato e futuro, in una incalzante altalena di emozioni che hanno nel grottesco la tonalità dominante. A soccombere, alla fine, sarà il figlio. Ma, come sempre accade nelle coppie legate per la vita e per la morte, anche qui non sarà possibile, e neanche legittimo,distinguere il vincitore dal vinto. Rappresentata in tutta Europa e ancora in scena in molte nazioni,
Regina Madre vanta, tra le sue prime recensioni, quella di Eugène Ionesco.
Dalla recensione de Il Messaggero in occasione delle repliche a Roma lo scorso ottobre: “Andate a vederla, la signora Vukotic, protagonista insieme ad Antonello Avallone (anche regista) di un testo assai ben costruito… Lo spettacolo è una lotta corpo a corpo che la coppia (madre-figlio) ingaggia senza esclusione di colpi, sorretta dal fuoco di fila di battute sempre sensate, spesso ironiche, non di rado pronube di sincera comicità. Grande prova per gli attori che danno prova di realismo interpretativo”.
Corso Venezia, 2/A - 20121 Milano
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