I comici dell'arte già attori professionisti, i quali recitavano, danzavano, cantavano ed erano persino ottimi acrobati, avevano strutturato un preciso codice di recitazione attraverso il quale poter recitare “all'improvviso”: l’uso del copione non era necessario ma fondamentale era quello del canovaccio ovvero una traccia guida sulla quale sviluppare l’improvvisazione teatrale. Si creavano così i cosiddetti lazzi, che come i loro canovacci non conoscevano improvvisazione ma bensì erano creati con grande intelligenza e provati alla perfezione senza nulla lasciare al caso.
E’ con la Commedia dell’Arte che la recitazione acquisisce dignità alla stregua di altre arti che hanno una storia e una tecnica. Nasce il teatro. Quello come lo intendiamo noi. Il teatro all'improvviso influenza e diventa punto costante di riferimento per tutta l'Europa per i grandi drammaturghi come Shakespeare, Moliere, ecc. Nascono le commedie, le farse, il vaudeville. La grande scuola italiana ed europea conosce Stanislavskij il quale a sua volta propone la codificazione dell'improvvisazione attraverso soprattutto la reviviscenza.
Dall'incontro con Stanislavskij nasce il metodo Strasberg che vede nella memoria emotiva il mezzo attraverso cui è possibile, durante la recitazione, fare ricorso controllato alle emozioni. Il teatro europeo soprattutto sbarca in America, e più nello specifico a Broadway. Nascono Musical Comedy, Musical Farsa.
Anche il musical acquisisce e viene influenzato da quei codici che dovrebbero essere imprescindibili.
Esiste la tecnica per recitare, danzare e cantare. Questi seminari vogliono ridisegnare e restituire quei codici di recitazione che ci aiutano a trovare con più facilità quelle linee e diagonali che disegnano la verticale e il baricentro del personaggio/maschera. Affronteremo la stilizzazione delle maschere, scene di canovacci, ma non solo: creeremo dei parallelismi tra scene di Commedia dell'Arte e scene di Musical, per rafforzare attraverso la tecnica dei performer di commedia italiana la forza espressiva dei performer di musical.
Ogni personaggio/maschera ha un suo percorso ben preciso fatto di corpo, voce e gesto e dietro a tutto questo c'é un pensiero, un atteggiamento psicologico. Senza la tecnica e senza i suoi significati, la fame e il carattere di ognuno di essi non diventeranno mai propulsivi e propositivi nei confronti della’ universalità drammaturgica e narrativa. Se si pensa troppo e si agisce poco, il nostro personaggio/maschera rimarrà prigioniero del nodo drammaturgico in cui il suo creatore lo ha collocato, se il nostro corpo non respira, il nostro personaggio/maschera rimarrà asfissiato da un peso che non gli appartiene e che al tempo stesso non gli permette di spiccare il volo verso l'infinito di ogni spettatore.
IL CORSO
All’interno del seminario, passo dopo passo, tracceremo un selciato prodigo tra i personaggi del Teatro della Commedia dell'Arte e di quello Goldoniano con personaggi dei più famosi musical di Broadway. Ragioneremo su come personaggi appartenenti alle più svariate opere possano in realtà essere legati gli uni agli altri da caratteristiche imprescindibili: come Eugenia e Fulgenzio de "Gli Innamorati" di Carlo Goldoni con Danny e Sandy di "Grease" o Katherine e Petruchio di "Kiss Me, Kate" o ancora con Jake e Katherine del neo campione di incassi a Broadway "Newsies"; come il Capitano Spavento de “Le Bravure del Capitano Spavento” di Francesco Andreini con Miguel De Cervantes de “The Man Of La Mancha” o Edward Bloom protagonista del nuovissimo spettacolo “Big Fish”; come Mirandolina de “La Locandiera” sempre di Carlo Goldoni con Dolly di “Hello Dolly”, o Rose del celeberrimo “Gypsy” o ancora Mame, cuore pulsante dell’omonimo spettacolo.
Finalità principe del percorso formativo è l’introduzione e la esplorazione più profonda della “significazione” recitativa del personaggio/maschera attraverso lo studio dei suoi caratteri.
IL DOCENTE
SILVANO TORRIERI
Nasce a Teramo e risiede a Pescara. Dal 1987 al 1990 frequenta la più importante scuola di teatro italiana, la “Scuola di Teatro” del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler. Quella che è oggi la sua umile professionalità è data da tre anni di studio in cui ai validi insegnamenti strehleriani si sono aggiunte le preziose esperienze con personaggi di spicco del mondo del teatro quali, ad esempio, Ferruccio Soleri, Andrea Jonasson, Giulia Lazzarini, Franco Graziosi, Gianfranco Mauri, Dario Del Corno, Marise Flach, Cicely Berry, Brian Cox e Ian McKellen.
L'attore ottiene consenso positivo del pubblico e della stampa interpretando i ruoli di:
• Brighella e Silvio nella “edizione del buongiorno” di “Arlecchino servitore di due padroni” di Carlo Goldoni per la regia di Giorgio Strehler, produzione Piccolo Teatro di Milano;
• Trappola ne “Le Bravure del Capitano Spavento” di Francesco Andreini per la regia di Gilberto Tofano, co-protagonista insieme a Stefano De Luca, produzione Associazione Teatrale Pistoiese e Teatro Pupi e Fresedde di Firenze;
• Malatestino nella “Francesca da Rimini” di Gabriele d'Annunzio per la regia di Luciano Paesani, al fianco di Antonio Salines;
• Luca nel “Maresciallo Butterfly” di Roberto Cavosi per la regia di Antonio Calenda, al fianco di Virginio Gazzolo, produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia;
• sir William Catesby nel “Riccardo III” di William Shakespeare per la regia di Antonio Calenda e al fianco di Franco Branciaroli, produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro degli Incamminati;
• il Diavolo nel “Sulle tavole del tuo cuore - L'atto dell'eremita Celestino” di Luigi Maria Musati per la regia di Massimiliano Farau, al fianco di Mariano Rigillo, produzione Teatro Stabile Abruzzese;
• con un intruso Arlecchino ne “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini per la produzione del Theatre du Capitole di Tolosa (Francia);
• Joe/Harry nel musical “Flashdance” prodotto dalla Stage Entertainment Italia;
• nel musical “Mamma Mia” sempre prodotto dalla Stage Entertainment Italia;
• nel ruolo di Bienstock nel musical “A Qualcuno Piace Caldo” con Justine Mattera per il Teatro Stabile di Verona;
• ed altrettanti ruoli importanti in Compagnie Teatrali nazionali ed internazionali.
Come docente ha tenuto corsi di Commedia dell'Arte accanto a Ferruccio Soleri per:
• l'Institute del Teatre di Barcellona;
• lo Stadsschouwburg d'Amsterdam;
• Le Thèatre Baroque de France di Parigi;
• l'Athens Concert Hall d'Atene;
• L'Amalia Theatre di Salonicco.
PROGRAMMA del CORSO
La commedia dell'Arte: origine e caratteri delle Maschere. Si prevede l'ausilio di proiezioni di diapositive raffiguranti quadri e stampe d'epoca relative ai personaggi della Commedia dell'Arte e ai loro predecessori.
• Origine e caratteri delle Maschere
• Drammaturgia
• Perché nasce la Commedia dell’Arte? E come mai ha avuto tanto successo?
• Stilizzazione storica delle Maschere: (Zanni, Pantalone, Brighella, Il Dottore, Il Capitano, Colombina, Arlecchino): movimenti, gesti e recitazione peculiari di ogni personaggio.
• Improvvisazioni delle Maschere: libera invenzione da parte dei partecipanti al corso di brevi scene fra differenti Maschere.
• Improvvisazioni dei Personaggi/Maschera: dalla Commedia dell'Arte al Musical.
• Elaborazione e strutturazione delle improvvisazioni: verso una rappresentazione teatrale (esemplificazione).
Come avveniva la recitazione dei comici? Possiamo avere un’idea sul “come” tramite le numerose testimonianze iconografiche, sebbene siano state soggette all’interpretazione personale dell’artista.
Training fisico:
• Respirazione
• Rilassamento attivo
• Neutralità
• Risuonatori
• Ritmo, tono e volume
• Attenzione e tensione scenica
Il nostro corpo ha delle resistenze e nel quotidiano subisce passivamente le cattive e buone abitudini che caratterizzano il nostro “essere personaggio in società”. Occorre lavorare sulla neutralità e percepire i limiti del nostro corpo. Solo su una pagina totalmente bianca possiamo disegnare i nostri personaggi da interpretare.
Il personaggio/maschera:
• Il baricentro del personaggio/maschera
• Probabilità del baricentro: il personaggio/maschera che danza
• I prolungamenti del corpo
• Il corpo involucro del gesto e della parola
• Il ritmo, il tono e il volume nel corpo/gesto/parola
• Volto fisso: il sentimento della maschera
• I giochi del volto/maschera/personaggio
• Probabilità della voce: il personaggio/maschera parla, canta e danza
• Le linee e le diagonali del nodo drammatico
• La regola del 3
Il nostro corpo ha una voce, un ritmo e delle tensioni. Capire come nascono i nostri movimenti, il nostro respiro e la nostra voce é di basilare importanza per costruire un personaggio/maschera.
INDUMENTI NECESSARI
1. Una tuta o altro indumento comodo
2. Un paio di scarpe da ritmica da ginnastica (leggere)
LA SEDE
Il seminario avrà luogo a Milano presso l’ATELIER DEL TEATRO E DELLE ARTI.
COS’E’ A.T.A.?
L'attuale residenza nell'ATELIER DEL TEATRO E DELLE ARTI, all'interno del progetto ARTEPASSANTE, vuole essere un progetto pilota di quello che vorremmo che fosse uno spazio multidisciplinare in cui noi ci occuperemmo di accogliere tutto ciò che può essere considerato, con una definizione che amiamo molto, teatro artigianale e artigianato teatrale.
Un luogo nel quale i giovani usciti dalle scuole milanesi di teatro possano facilmente realizzare i loro progetti, partendo dalla scrittura dei progetti, dando disponibilità di sale prove, offrendo la consulenza di professionisti in grado di aiutare nella ricerca di fondi, supportando nella diffusione pubblicitaria ed infine dando la possibilità di andare in scena in un teatro frequentato da un vasto pubblico.
Un luogo in cui i giovani scenografi possano seguire ed apprendere le metodologie e le maestranze di professionisti affermati nel campo, di realizzare i loro progetti, dove possano incontrare compagnie giovani interessate al loro lavoro.
Un luogo dove la cittadinanza potrà trovare realtà creative nuove, giovani, fortemente schierate verso un coinvolgimento diretto del pubblico nel processo creativo e produttivo.
Un luogo dove la cittadinanza stessa potrà avere voce in capitolo nelle scelte di direzione artistica, per esempio attraverso il crowdfunding, e potrà avvicinarsi da protagonista al mondo dell'arte e del teatro, con particolare attenzione ai giovani disoccupati o con disagi, agli anziani, ai bambini e agli extracomunitari.
L’Atelier del Teatro e delle Arti durante il giorno si presenta come un grande atelier caratterizzato soprattutto dall’artigianato teatrale ma anche dalla presenza di pittori, scultori e sarti. La sera invece diventa un laboratorio di formazione teatrale e musicale, predisposto anche per ospitare eventi, musicali, teatrali, conferenze e dibattiti.
Per ciò all’interno del progetto diamo una certa importanza al miglioramento della logistica e della tecnica a disposizione nello spazio, prevedendo un nuovo service luci e audio, la costruzione di tribune e palchi in legno completamente smontabili e modulabili in base alle esigenze.
Non ultima tra le nostre priorità quella di costruire queste strutture immaginando di portarle ‘in superficie’, presso altre strutture, eventi nei quartieri e ovunque sia interessante e possibile rendere visibile il nostro lavoro.
La Direzione Artistica e Tecnica de LA MASCHERA NELL’OMBRA ci tiene a ringraziare pubblicamente A.T.A., in particolare modo le figure di Andrea Cavarra (Presidente dell’associazione ZORBA OFFICINE CREATIVE) e Camillo Dedori (Responsabile e Coordinatore di ARTEPASSANTE)
Il seminario avrà luogo a MILANO in collaborazione ARTEPASSANTE e ZORBA - officine creative presso l' ATELIER DEL TEATRO E DELLE ARTI che si trova nel mezzanino del passante di Repubblica (fermata Metro Gialla) nelle giornata del 31/1 - 1/2, 7/2 - 8/2, 14/2 - 15/2 per un totale di circa 60 ore.
Il seminario è tenuto da SILVANO TORRIERI con l'assistenza didattica di JACOPO GILONE. Assistente alla progettualità è NINO PRATTICO’.
PER INFORMAZIONI, COSTI E ISCRIZIONI: info.lamascheranellombra@gmail.com - 3391287487 (Jacopo)
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