“Non cercare di cambiare questo mondo... ciò che conta davvero… è che questo mondo non cambi te! “
Carlo Infanti
Questo è ciò che il regista, autore e attore Carlo Infanti rappresenta in “Moro, La Verità Negata” la sua nuova produzione teatrale , che ha come fine ultimo quello di farci guardare la realtà con i nostri occhi, di farci affrontare quelle verità che troppo a lungo ci sono state negate.
A distanza di 33 anni dalla scomparsa dell'On. Aldo Moro, dopo il film inchiesta “La Verità Negata” che ha fatto il giro dell'Italia nell'anno del 30esimo del sequestro e della scomparsa del Presidente della DC, il regista Carlo Infanti rivive attualizzando con innovazione quel drammatico momento storico, dal punto di vista di colui che scopre questa fitta trama di macchinazioni nascoste, il tutto condito da vita personale vissuta con le viscere... quella vita che ti trascina e ti porta a scoprire anche le tue verità, le stesse che ti neghi da solo.
L'importanza dell'interazione con il pubblico è sempre stata fondamentale per Carlo, tanto da portarlo a affrontare forse la sfida più azzardata.
Il regista Carlo dichiara: “presento una versione teatrale con nuove rivelazioni, dando la possibilità a quella generazione di vedersi lo spettacolo e chissà forse di riflettere e capire e magari perché no, anche di vergognarsi, forse almeno questa volta riusciremo a convincerli a raccontarci tutta la verità”.
Uno spettacolo dai contenuti importanti e dai ritmi incalzanti, con musiche e canzoni di, Fabrizio de Andrè, Vinicio Caposela, Federico Salvatore e dello stesso Carlo Infanti
105 minuti di tematiche scottanti e segreti svelati raccontati con sapiente verve e dialettica pungente; il pubblico rimarrà coinvolto dagli intrighi e sbigottito dalle verità svelate.
i personaggi del film appaiono magicamente in teatro….e si assiste a duetti e scambi di battute con partecipazioni davvero illustri, a partire dalla figlia di Aldo Moro, Maria Fida Moro, fino a Francesco Forte (ex minsitro) e all’onorevole Falco Accame, dal generale Piero La Porta all’ex vicepresidente della dc Giovanni Galloni, fino ad arrivare alle scottanti rivelazioni di un ex agente gladio, nome in codice franz.
La sapiente regia di carlo infanti mescola gli ingredienti con maestria e il risultato e’ uno spettacolo davvero importante, di forte denuncia e di sicuro impatto.
La mattina del 16 marzo 1978, giorno in cui il nuovo governo, guidato da Giulio Andreotti, stava per presentarsi in Parlamento per ottenere la fiducia, l’auto che trasportava Moro, dalla sua abitazione alla Camera dei Deputati, fu intercettata in via Mario Fani.
Le Br (e non solo loro) in pochi secondi fecero una carneficina degli uomini della scorta e sequestrarono il presidente.
Cosa è successo in quei 55 giorni?
Grazie al regista e attore Carlo Infanti (nella foto in basso) oggi è possibile andare ancora di più nelle viscere della storia della Repubblica Italiana di quegli anni.
«Tanti film e tanti libri sono stati pubblicati e prodotti su questa storia, ma come sempre la verità non è mai unica, univoca. Ma mai come in questo caso si può parlare di verità negate”
Uno spettacolo intenso e ricco di spunti di riflessione.
Un viaggio nell’Italia di quegli anni, che si riscopre non molto diversa da quella attuale.
Una storia vera raccontata nei teatri d’italia e anche nelle scuole, perché questa è una storia che non deve essere dimenticata.
Durata dello spettacolo 105 minuti suddiviso in due atti.
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