Passa ai contenuti principali

Intervista a Fabrizio Corucci: un gigante di bravura e simpatia.

Sta per ripartire il tour di "Frankenstein Junior il musical" per la terza stagione consecutiva.
Un grande successo che ha fatto dello spettacolo e dei suoi personaggi un culto che rimarrà nella storia del nostra teatro musicale.Ho incontrato Fabrizio Corucci, l' incredibile creatura del Dott. Frankenstein. Ecco a voi l' intervista con le splendide fotografie concesse solo per il blog, dalla bravissima 
Giovanna Marino.



1. Ciao Fabrizio, qual'è stata la prima canzone che hai cantato davanti a un pubblico?

Ciao cara Claudia, visto il ruolo che interpreto, il mio cervello non riesce a ricordare troppe informazioni... ma se mi sforzo ricordo che nel lontano 1991 debuttavo in un monologo dal titolo “Una Quartina in Si Bemolle”, uno spettacolo ideato da me e scritto dalla mia cara amica Rossella Gagliardi, dove recitavo e cantavo in panni femminili. Una follia da ventunenne che ora avrei molte remore a rimettere in scena … viva la follia giovanile.La canzone che ricordo era “Segreto d’Amore” di Wanda Osiris e faceva:
“Segreto d’amore, segreto del cuore, “Segreto d’amore, segreto del cuore, è un dolce tepore che scalda ancor più…”
Un inizio niente male…..direi.




2. Hai interpretato tantissimi ruoli nelle opere più famose, da "La Traviata" al "Rigoletto" a "Elisir d' amore" per citarne qualcuna. C'è un ruolo che vorresti interpretare e che finora non ha mai interpretato?


Un ruolo che amo particolarmente e che ho già debuttato, ma che non vedo tra i titoli che hai citato, è quello di “Gianni Schicchi” dall’omonima opera di Giacomo Puccini, ruolo che unisce teatralità e comicità a un grande spartito musicale. Per tornare alla domanda, i ruoli che sogno da una vita sono quelli di “Scarpia” in Tosca di Giacomo Puccini e “Falstaff” nell’omonima opera di Giuseppe Verdi”.
Questi ruoli oltre a pretendere un’importanza vocale e musicale, hanno bisogno di una grande interpretazione scenica.
Il connubio che unisce la musica e la recitazione, la mimica, il gesto e il sentimento al personaggio, sia in ambito drammatico che comico sono una sfida che ogni volta mi dà grande energia e gioia.
3. Fai parte anche di due gruppi la "Radiorcherstra" e "I 4 fuori Onda".Che genere di musica proponete?

La “Radiorchestra” e “I 4 Fuori Onda” sono gruppi formati da musicisti che provengono dall’ambito classico e dal jazz e che hanno avuto occasione di suonare insieme per un anno nella trasmissione “ Ottanta Radio ” di Umberto Broccoli, andata in onda su radio Rai1 nel 2004. Da questa stimolante esperienza è nato un progetto sulla canzone italiana dagli anni ’20 agli anni ‘50. Una storia raccontata non solo attraverso l’interpretazione di brani celebri, ancora oggi capaci di coinvolgere un pubblico vasto ed eterogeneo, ma anche andando a ricercare alcune canzoni dimenticate, seppure altrettanto rappresentative dell’epoca pionieristica della musica popolare italiana, diffusa dalla radio.
Con ironia e sentimento, la Radiorchestra si dimena tra i ritmi sincopati, ispirati allo swing americano, che all’epoca della seconda guerra s’imposero, quasi per esorcismo, con i loro ritornelli allegri e frizzanti . Si tuffa nel lirismo retrò della canzone sentimentale “moderna”, ancora intrisa di languori napoletani, e sulle note di Baciami Piccina, Bongo Bongo, L’Uccellino della Radio, Silenzioso Slow e molte altre, evocando una galleria di ricordi, strizzando l’occhio ad un mondo lontano, che fa ancora sognare.
                                                                  

4. E per il terzo anno consecutivo sarai la "creatura" più famosa del cinema, e del teatro, in "Frankestein Junior-il musical". Come sei arrivato a fare questa esperienza?
Forse era destino; negli anni della mia adolescenza a un circolo ricreativo del mio quartiere venne proiettato il film “Frankenstein Junior”.
Per inciso, io ed il film siamo quasi coetanei.
Ne rimasi colpito e affascinato, tanto che quando nel 2007 vidi su internet che a Broadway Mel Brooks aveva realizzato il musical sul film, comprai subito il cd e lo spartito delle canzoni.
La parabola continua nel mese di Marzo 2011 quando per pura coincidenza conosco Saverio Marconi e Marco Iacomelli, perché accettai di fare parte del coro per l’opera “Le Convenienze e Inconvenienze Teatrali” di Gaetano Donizetti.
Sono sempre stato un estimatore della Compagnia della Rancia, avendo visto molte produzioni da loro realizzate, una fra le tante “La Cage Aux Folles”, di cui conservo un’audiocassetta (questo naturalmente denota la mia età), e trovandomi di fronte al regista inseguito da anni, fu un emozione potergliela far autografare e con estremo stupore l’emozione fu reciproca.
Incredibilmente poco prima del debutto, parlando, Saverio, mi chiese se fossi interessato a partecipare a un musical.
Il musical era “Frankenstein Junior”; naturalmente questo è stato l’inizio di un iter che mi ha portato dopo due corpose audizioni ad avere assegnato il ruolo della “Creatura”.
Le audizioni per il musical sono molto molto molto più massacranti di quelle per i cantanti lirici, visto che le mie ma anche quelle degli altri, sono durate più di tre ore, con prove di recitazione, canto e ballo (ringrazio per la fiducia riposta da parte della coreografa Gillian Bruce e della sua assistente Ilaria Suss).

5. C'è un aneddoto simpatico che ci vuoi raccontare sulla tua creatura?

Tanto simpatico direi di no, ma alla prima a Roma caddi rovinosamente appena uscito dalla casa dell’eremita, inciampando in qualcosa che non ho mai capito cosa fosse; tutti i colleghi pensarono che mi fossi completamente rotto, ma con agilità felina mi rialzai riprendendo a recitare; il pubblico non si accorse di nulla, ma i dolori iniziarono dopo lo spettacolo, ma questa è un’altra storia.
Di aneddoti ce ne sarebbero tantissimi, perché il clima che si respira all’interno della nostra “Famiglia” è sempre leggero e spensierato; sarà molto difficile lasciare questo spettacolo perchè oramai i rapporti che si sono creati sono e saranno indelebili.


Grazie Fabrizio!
Non perdetevi questo appuntamento a teatro.
Tutte le informazioni sul tour visitando il sito 
www.musical.it

Giovanna Marino
photographer.creative

www,giovannamarino.it



Commenti

Post popolari in questo blog

Torna a Milano la Baltic Sea Youth Philharmonic

Torna a Milano la Baltic Sea Youth Philharmonic, l'orchestra che unisce le diverse tradizioni musicali dei paesi che circondano il Mar Baltico, nella convinzione che la musica non conosca né confini né limiti, sia di natura geografica che di genere. Il tour, realizzato grazie al sostegno di Saipem, debutterà il 10 settembre a Heiden, in Germania, e toccherà, in dieci giorni, nove differenti città in Svizzera, Italia, Danimarca e Polonia. In Italia la Baltic Sea Youth Philharmonic sarà a Milano il 14 settembre nel suggestivo contesto della Basilica di Santa Maria delle Grazie, ospite dell’Associazione Musicale ArteViva, e a Verona il 15 settembre al Teatro Filarmonico per il festival “Settembre dell’Accademia” dove si esibirà per il secondo anno consecutivo. Il pubblico milanese avrà il piacere di applaudire i giovani artisti della Baltic Sea Youth Philharmonic per la quarta volta. L’orchestra, fondata nel 2008 da Kristjan Järvi (affiancato da un prestigioso consiglio di consulent

COPPÉLIA - balletto in tre atti

Martedì 11 Aprile 2017 ore 20,45 - Teatro Manzoni NUOVO BALLETTO CLASSICO direzione artistica Cosi - Stefanescu in COPPÉLIA balletto in tre atti musica di Léo Delibes Coreografia di Marinel Stefanescu Maitre du ballet Liliana Cosi Scene di Hristofenia Cazacu Costumi di Marinel Stefanescu

CALENDAR GIRLS ritorna al Teatro Manzoni

Dal 21 al 26 Febbraio 2017 TEATRO MANZONI AGIDI e ENFI TEATRO  presentano ANGELA FINOCCHIARO e LAURA CURINO CALENDAR GIRLS di TIM FIRTH basato sul film Miramax scritto da JULIETTE TOWHIDE & TIM FIRTH Traduzione e adattamento STEFANIA BERTOLA Regia CRISTINA PEZZOLI