Tiziano Barbafiera Cantante/Compositore. I suoi interessi musicali spaziano dall’opera alla musica moderna, alternando il canto classico al PoP/Rock.
E' lui l'artefice delle bellissime musiche di Georgie il musical.Lo abbiamo intervistato per voi...
A che età hai capito che la musica avrebbe fatto parte della tua vita?
Guarda, non ti dirò frasi del tipo “la musica è sempre stata la mia vita, era nel mio destino, nel mio DNA” etc perché non è vero. Sicuramente il fatto che i miei genitori mentre ero in pancia a mia madre ascoltassero Led Zeppelin e Pink Floyd ha sicuramente influito!:)
Ho cominciato a studiare musica intorno a 10 anni più o meno, negli anni precedenti i primi rudimenti mi sono stati dati da babbo Leo.
Pensa che da adolescente volevo fare il veterinario…poi la musica ha preso il sopravvento; la voce credo di averla ereditata da mia nonna Viviana. Decisi che fare il musicista mi avrebbe portato fama, soldi e successo. Infatti tornassi indietro farei il veterinario.
Come avrai capito a me piace scherzare in continuazione…
Quali sono i tuoi miti musicali?
Ho vari miti musicali, da musicisti a cantanti. Ho una formazione classica, sono diplomato in canto lirico al Conservatorio di Firenze e sono tenore, ma provengo dal Rock Pop, che tutt’oggi adoro e che amo cantare e suonare…anche se ai puristi classici la cosa non piace più di tanto!!!:).
A me piace la buona musica in generale, non ho problemi ad alternare generi musicali distanti.
Ho vari miti, Joey Tempest, Freddie Mercury, David Paich, Michael Bolton, Puccini, Hanz Zimmer, Massimo Ranieri, Muse, Queen….posso andare avanti ore te lo dico…
Certamente è cambiato, più che altro perché oggi la tecnologia ci viene incontro su tutto, anche nella musica. E’ cambiato l’approccio, il metodo, ma credo che di fondo i “rudimenti” fondamentali siano rimasti inalterati, e secondo me è un bene. Esempio, un allievo “Mi insegni la tecnica di canto del pianto come il cantante dei Muse?”. Gli ho spiegato che una tecnica identica ne aveva già parlato un certo Manuel Garcia…..ma ne parlava intorno al 1840.
Non sono un conservatore, ma certe cose devono rimanere oggi come domani.
Hai un sogno nel cassetto?
Uno??? Magari, ne avrò almeno 16….NON musicalmente parlando sarebbe quello di vincere al gratta e vinci, estinguere il mutuo e farmi una famiglia. MUSICALMENTE vorrei vedere in scena Georgie; sto lavorando da tempo a un progetto di robe mie…insomma ne ho tanti, ma ne parlo poco, è una questione di scaramanzia.
Hai composto le musiche di Draculea e Edward ed ora Georgie il musical. Come si inizia a comporre brani per un musical?
Per me non esiste una regola precisa…inizio e basta. Solitamente il primo brano che compongo è quello che poi contiene la melodia principale del lavoro, il leitmotiv. E Per quanto riguarda Georgie ho il dovere di ringraziare l’amico e sceneggiatore Claudio Crocetti!!!
Georgie il musical .. portiamolo in scena: invita i lettori a sostenere il progetto patrocinato da Avis comunale Roma e Milano.
Credeteci, nel senso vi preghiamo di credere in noi, in questo progetto. Non lo dico perché l’ho scritto (ma un po’ anche si) , ma perché è veramente bello, sentito, sincero, una storia affascinante, venuto dal cuore senza nessuna limitazione o imposizione.
E’ un lavoro genuino e soprattutto, cosa non da poco per i tempi che corrono, ORIGINALE. Capisco che oggi è difficile scommettere su lavori originali, meglio affidarsi a spettacoli famosi e collaudati…ma se non ci diamo una mossa, anche in campo musicale, l’Italia resta al palo. Con tutto il rispetto, non ho intenzione di fare la ballerina di Lap dance, io volevo fare il veterinario...
Ho cominciato a studiare musica intorno a 10 anni più o meno, negli anni precedenti i primi rudimenti mi sono stati dati da babbo Leo.
Pensa che da adolescente volevo fare il veterinario…poi la musica ha preso il sopravvento; la voce credo di averla ereditata da mia nonna Viviana. Decisi che fare il musicista mi avrebbe portato fama, soldi e successo. Infatti tornassi indietro farei il veterinario.
Come avrai capito a me piace scherzare in continuazione…
Quali sono i tuoi miti musicali?
Ho vari miti musicali, da musicisti a cantanti. Ho una formazione classica, sono diplomato in canto lirico al Conservatorio di Firenze e sono tenore, ma provengo dal Rock Pop, che tutt’oggi adoro e che amo cantare e suonare…anche se ai puristi classici la cosa non piace più di tanto!!!:).
A me piace la buona musica in generale, non ho problemi ad alternare generi musicali distanti.
Ho vari miti, Joey Tempest, Freddie Mercury, David Paich, Michael Bolton, Puccini, Hanz Zimmer, Massimo Ranieri, Muse, Queen….posso andare avanti ore te lo dico…
Cantante, compositore e insegnante.Secondo te é cambiato il modo di fare musica nel corso degli anni? Se sì in che cosa?
Certamente è cambiato, più che altro perché oggi la tecnologia ci viene incontro su tutto, anche nella musica. E’ cambiato l’approccio, il metodo, ma credo che di fondo i “rudimenti” fondamentali siano rimasti inalterati, e secondo me è un bene. Esempio, un allievo “Mi insegni la tecnica di canto del pianto come il cantante dei Muse?”. Gli ho spiegato che una tecnica identica ne aveva già parlato un certo Manuel Garcia…..ma ne parlava intorno al 1840.
Non sono un conservatore, ma certe cose devono rimanere oggi come domani.
Hai un sogno nel cassetto?
Uno??? Magari, ne avrò almeno 16….NON musicalmente parlando sarebbe quello di vincere al gratta e vinci, estinguere il mutuo e farmi una famiglia. MUSICALMENTE vorrei vedere in scena Georgie; sto lavorando da tempo a un progetto di robe mie…insomma ne ho tanti, ma ne parlo poco, è una questione di scaramanzia.
Hai composto le musiche di Draculea e Edward ed ora Georgie il musical. Come si inizia a comporre brani per un musical?
Per me non esiste una regola precisa…inizio e basta. Solitamente il primo brano che compongo è quello che poi contiene la melodia principale del lavoro, il leitmotiv. E Per quanto riguarda Georgie ho il dovere di ringraziare l’amico e sceneggiatore Claudio Crocetti!!!
Georgie il musical .. portiamolo in scena: invita i lettori a sostenere il progetto patrocinato da Avis comunale Roma e Milano.
Credeteci, nel senso vi preghiamo di credere in noi, in questo progetto. Non lo dico perché l’ho scritto (ma un po’ anche si) , ma perché è veramente bello, sentito, sincero, una storia affascinante, venuto dal cuore senza nessuna limitazione o imposizione.
E’ un lavoro genuino e soprattutto, cosa non da poco per i tempi che corrono, ORIGINALE. Capisco che oggi è difficile scommettere su lavori originali, meglio affidarsi a spettacoli famosi e collaudati…ma se non ci diamo una mossa, anche in campo musicale, l’Italia resta al palo. Con tutto il rispetto, non ho intenzione di fare la ballerina di Lap dance, io volevo fare il veterinario...
Grazie Tiziano!
Per seguire il maestro Barbafiera
Per le vostre promesse di donazione
Letteralmente adoro quest'uomo....un genio assoluto....da sposare! Kla
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